Un piatto unico per ogni occasione: riso al forno ai peperoni

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TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Il riso al forno è uno di quei piatti che a casa mia si mangiava spesso, per così dire, nel senso che era uno dei potenziali piatti domenicali o una soluzione da offrire a delle cene tra amici, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che non era affatto un piatto così comune, che molte persone non l’avevano mai mangiato e che il riso viene maggiormente considerato come timballo, se non è risotto, e non come una bella “pasta al forno“!

Questa variante è davvero un ottimo piatto unico e io trovo sia perfetto per l’estate così come  lo è l’insalata di riso. Non solo si può preparare con anticipo, e quindi è molto pratico per portarlo a una cena al mare o per averlo già pronto, solo da riscaldare nel forno, dopo una giornata sulla spiaggia, in più è davvero sostanzioso, è un perfetto pasto a sè che può tranquillamente essere seguito solo da una macedonia di frutta fresca o un gelato.

Tesso le lodi del riso al forno, perchè se è preparato bene, non è secco, le porzioni vengono fuori perfette e contornate da un po’ di sughetto e da mozzarella filante, bè, insomma, è davvero una delizia culinaria, casereccio, casalingo, saporito e anche volendone preparare la variante più semplice, riso al sugo e mozzarella, con pangrattato e parmigiano grattugiato, è un piatto che fa sempre la sua figura e sazierà anche i commensali più esigenti.

Gli originali arancini di riso napoletani

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TEMPO: un pomeriggio in totale | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Prima o poi dovevo cimentarmi anche in questo. E lo spunto è arrivato proprio da Ginger&Tomato. Per un’occasione piuttosto importante si prospettava un bel pranzo all’aperto in un parco, una giornata “di festa” condita però anche da un aspetto lavorativo e dalla presenza di un po’ di persone care. Torte rustiche, la migliore soluzione rispetto a dei classici panini. Anche perchè così le torte rustiche le avrei anche offerte. E poi una follia: gli arancini. Le palline di riso fritte (per intenderci) non si mangiano fredde, preparate il giorno prima, ma la logica non fa sempre parte del mio modo di agire.

Cerco una ricetta, nel mio libro di cucina napoletana e ne trovo una. Dò una sbirciatina, mi colpiscono i supplì raccontati da Liulai, originale ricetta laziale, e allora devo provare entrambi. Risultato: un lunghissimo pomeriggio tra due pizze rustiche e una montagna di arancini e supplì, attesa per il raffreddamento, palline su palline, alcune solo da formare (i supplì) e altre anche da farcire (gli arancini). Il risultato è stato fantastico. Visto che era la mia prima volta durante la frittura qualche arancino (e anche qualche supplì) si è leggermente aperto, e sono stati una parte della nostra cena, ottimi, caldi, la mozzarella filante, croccanti.

Gli altri sono arrivati il giorno seguente al parco, una gran bella soddisfazione! Sono davvero contenta quando mi dicono che la mia cucina è squisita, fantasiosa, spontanea, e soprattutto sono contenta quando accanto a questo tutti aggiungono che per la mia giovane età è una cosa bellissima che io sappia già cucinare così tante cose! Non è una questione di essere vanitosi. E’ la tradizione, la discendenza, ciò che si tramanda con le parole, con lo sguardo, con i vecchi libri di cucina tra le cui pagine emergono foglietti con appunti culinari, è il profumo che passa dal focolare dell’infanzia a quello dell’età adulta. E’ un’eredità che mi sono presa, che avevo nelle mani, e che voglio portare avanti e tramandare nel tempo.

Polpette al prosciutto e marsala

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ricordiamoci sempre di preparare le polpette quando ci avanza il pane! Io utilizzo anche la crosta a volte, lasciandola a bagno nel latte, o nell’acqua, per rendere il tutto più leggero, per un po’ di tempo in più rispetto alla mollica. E’ un ottimo modo di non far seccare eccessivamente il pane, fino a non poterlo più utilizzare, visto che è il principale alimento che non andrebbe mai buttato via. Inoltre io ho quasi sempre la carne macinata nel congelatore, visto che credo sia estremamente versatile e  che possa servire per moltissime preparazioni.

Avere sempre una certa quantità di carne macinata può essere una mossa astuta, infatti credo proprio di non essere l’unica a fare questa cosa! Si può preparare un ragù, anche all’ultimo momento, magari se si ha anche qualche carota, un soffritto con la cipolla veloce e si può improvvisare un pranzo buonissimo.  Poi si può fare una pasta, bianca o al pomodoro, con la carne macinata e la mozzarella, oltretutto io congelo anche la mozzarella, da buona napoletana mangio solo quella di bufala e quelle che compro al supermercato le uso solo per cucinare! Si possono poi preparare degli hamburger fatti in casa, semplicemente battendo la carne e dandole la forma rotonda, e in più la si può cucinare al piatto o in padella, strapazzandola con le uova.  Infine non dimentichiamoci  che con gli stessi ingredienti base delle polpette, carne macinata e pane, si possono preparare anche delle buonissime verdure ripiene, aggiungendo un po’ di formaggio o semplicemente spolverandole con il parmigiano grattuggiato.

Polpette con crostini, utilizzando il pane raffermo

A casa mia il pane non si butta mai. I miei genitori erano piccoli durante la seconda guerra mondiale, e come tutti i nostri parenti o nonni che hanno vissuto in periodi di ristrettezze, conoscono sempre mille ricette per riutilizzare il pane vecchio.

Inoltre, a Napoli sono molti i piatti la cui base sono alimenti poveri, proprio come il pane. Molteplici sono quindi le combinazioni per gustarlo in maniera pratica e veloce. Permettetemi un po’ di retorica, allora: non gettatelo mai (e se dovete proprio farlo, dategli un piccolo bacio, come per ringraziarlo 😉 ) e cercate di ricordare che per ogni persona che può disporre di questo alimento in abbondanza, ce n’è sempre qualcuno che desiderebbe averlo.

Le polpette con i crostini, sono una maniera efficace di utilizzare tutto il pane duro che avete in casa. E scacciare via i sensi di colpa gustando un lauto pranzetto.

Polpettone alla rucola……..buono, fresco e a lunga consevazione


Per troppo tempo si è attribuito al termine polpettone un senso dispregiativo, come di un qualcosa di indigeribile e che rimane sullo stomaco. Anche nel linguaggio comune quando si vuole dire di una persona che è pesante spesso lo si definisce un gran polpettone. Questo tuttavia è ingiusto in quanto in cucina molte sono le varianti di questo piatto decisamente appetitoso e, tra l’altro, non dimentichiamoci che alla base del cosiddetto polpettone vi sono i deliziosi hamburger, saporite polpettine variegate anche con le verdure. Il polpettone in definitiva è carne macinata in cui sempre più spesso gli aromi trovano una loro giusta collocazione. Dopo avervi parlato del polpettone alle prugne, buono ma decisamente invernale, oggi vi proponiamo una ricetta più estiva e che potrà essere conservato in frigorifero per alcuni giorni.
Polpettone alla rucola (ingredienti per quattro persone)