Arrosto di maiale con le prugne (Ingredienti per 4 persone)
- 600gr circa di lombo di maiale
- 200gr di prugne secche
- 2dl di sidro
- 2 carote
- 1 cipolla
- 50gr di burro
- 2 chiodi di garofano
- 2dl di brodo (meglio se di carne)
- timo
- alloro, sale e pepe
Soufflè alle Fave (ingredienti per sei persone):
Il nostro paese, così ricco di ricette regionali, ha 1000 dolci per le feste. Molti manicaretti si trovano purtroppo solo nelle zone d’origine, o poco più. Il panettone, il un dolce tipico della tradizione milanese, in Italia può essere senza dubbio considerato il dolce più importante del Natale, nelle sue varie declinazioni, dalla classica alle più fantasiose, visto che, per diffusione ormai non manca nelle tavole di nessuna delle regioni italiane.
E’ il diretto successore del “pane grande“, ricco di frutta, uvetta, spezie, canditi e miele che veniva usato nei riti cristiani. Si narra che per facilitarne la lievitazione, le donne, tracciavano con la fede nuziale una croce sull’impasto. Esistono più storie sull’origine del panettone, a noi di Ginger & Tomato piace raccontare questa:
Siamo nell’epoca degli Sforza e dei Visconti, alla corte del Duca Ludovico è aria di festa a palazzo siamo prossimi alla vigilia del Natale. Dopo una gran banchetto tra musiche e danze è il momento del dolce che corona non solo la serata, ma anche il lavoro eccelso del capo cuoco. Per questa occasione il cuoco aveva preparato un dolce speciale che però, malauguratamente, si era bruciato.
Come rimediare a questo disastro? Se il Duca avesse solo immaginato avrebbbe punito con una pena tremenda il povero cuoco. Da dietro i fornelli si avvicinò Toni, il piccolo sguattero che propose di usare il suo dolce confezionato con gli avanzi di quello bruciato con l’aggiunta di alcune uova un pò di zucchero, un pizzico di uvetta e dei pezzetti di cedro. Un dolce modesto preparato qualche volta per allietare la sua umile famiglia, che con molto riguardo offrì al capo cuoco. Questi, inizialmente diffidente, prese questo dolce ben confezionato con una grande cupola racchiusa da una crosta bruna e lo collocò su un grande piatto dorato, poi lo fece portare nella sala del festino. Un grande applauso salutò l’apparizione del dolce, la duchessa inebriata dal profumo soave, fece il primo taglio ed in un batter d’occhio non rimase più neanche una sola fetta. Il Duca in persona volle complimentarsi con il capo cuoco e il piccolo sguattero, a sua volta sbigottito si rifugiò in cucina.
A distanza di poco tempo la verità emerse e “el pan del Toni” indicava un nuovo dolce, dal sapore piacevolissimo che nel tempo si trasformo in “Panetton“.