TEMPO: 55 minuti inclusa la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si |BAMBINI: si
Visto che ultimamente mi stanno arrivando molte richieste di consigli per le torte di compleanno ho pensato di proporre, oltre alle numerose che già trovate su GINGER, anche un classico della cucina francese il Moelleux alla Banana. Si tratta di una torta piuttosto semplice arricchita però dal gustoso sapore della banana e da una ghiotta crema al formaggio che farà da “glassa”. Questa ricetta poi va bene in ogni periodo dell’anno, dal momento che le banane si trovano praticamente sempre. Inoltre si tratta di una torta che si conserva anche 4 giorni se la avvolgete dentro la pellicola alimentare, ed infin ,se mai dovesse avanzare, potete affettarla e surgelarla per una merenda dell’ultimo minuto.
Di questi tempi è naturale cominciare a pensare alle vacanze. Personalmente la mia vacanza ideale la immagino al mare, magari distesa sulla spiaggia di una delle isole Baleari.
Le Baleari sono conosciute come le isole dell’eterna primavera. Il clima è mite e tipicamente mediterraneo con una media delle temperature estive intorno ai 27°. Temperature che permettono sia di godersi il mare e la spiaggia senza soffrire troppo il caldo ma anche di visitare le bellezze delle cittadine isolane. Ecco perchè potrebbero costituire una meta di viaggio ideale.
Oggi vi propongo queste tartellette soprannominate delle Baleari appunto perchè richiamano i sapori autentici di queste isole. Accompagnate da una spremuta di arancia fresca, non solo costituiscono un’ottima colazione, ma vi catapultano nell’atmosfera vacanziera. Provare per credere.
TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si
Continuiamo sulla scia delle fragole, il frutto per eccellenza di maggio e proponiamo per la nostra rubrica La Cucina Rapida i muffin con le fragole e mandorle. D’altra parte cosa c’è di più rapido di un muffin da preparare? praticamente niente. Queste tortine sono effettivamente i dolci più veloci e semplici che esistano, non necessitano neanche di un mixer, é sufficiente avere una forchetta. Il matrimonio tra fragole e mandorle é veramente fantastico, ed il profumo che avrà la vostra casa mentre i muffin si cuoceranno ricorderà gli odori delle torte antiche, quando le donne stavano in casa e esprimevano il loro amore per la famiglia attraverso la creazione di stupendi momenti di dolcezza!
Muffin alle fragole e mandorle
Ingredienti per 12 muffin
200 gr di farina 00 | 130 gr di zucchero semolato | 1 cucchiaio di lievito | 1 pizzico di sale | 2 uova sbattute | 125 ml di latte | 60 gr di burro fuso | 250 gr di fragole lavate e tagliate a pezzi | 4 cucchiai di confettura di fragole | 1 fialetta di essenza di mandorla | 12 mandorle intere pulite e private della pellicina.
I sofficini, chi non ricorda la famosa pubblicità nella quale, dopo aver praticato un’incisione sul dorso di queste simpatiche crepes ripiene, fuoriusciva un sorriso smagliante? Credo che quell’immagine ormai faccia parte dell’immaginario collettivo.
Da qualche tempo non li compro più, in generale tendo a riprodurre in casa i cibi confezionati e surgelati che si trovano in commercio. Vi assicuro che la soddisfazione di portare in tavola una riproduzione così perfetta dell’originale è immensa, così come grande è la tranquillità di mangiare un prodotto genuino che non contiene altro che ingredienti sani.
E allora vi lascio questa ricetta con la quale potrete sbizzarrirvi sia per quanto riguarda la forma che il ripieno, abbondando con ciò che più vi piace. Questa volta ho scelto di ottenere dei cuori ripieni, ma oltre alla classica mezzaluna, potrete optare per dei quadrati, o dei rombi, o ancora dei fiori, tutto sta alla vostra fantasia.
Qualche suggerimento per il ripieno? Il classico con mozzarella e pomodoro, o mozzarella e prosciutto, o verdure (tipo spinaci o zucchine) o funghi, tutti mescolati a della besciamella, oppure caprino ed erba cipollina, salsiccia e ricotta, melanzane fritte a tocchetti e ricotta salata. Se decidete di prepararne in grande quantità potrete anche congelarli.
TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI
Come vi ho già detto in precedenza le fragole rientrano, a mio avviso, nell’olimpo dei cibi. Sono infatti un frutto dolce e aspro allo stesso tempo e proprio per questa loro caratteristica si sposano bene sia con il dolce che con il salato. Credo che ognuno di noi abbia dei ricordi legati alle fragole, il mese di maggio é letteralmente il mese dedicato a questo frutto. I mercati ortofrutticoli sono pieni di casse dal colore rosso, le vetrine dei commercianti le espongono in bella mostra e l’aria é piena del loro profumo. Quella che propongo oggi é una ricetta salata che era di gran moda negli anni ottanta: il risotto alle fragole. Poi non so bene per quale motivo é caduta in disuso anche se io ho continuato a farla e a proporla ai miei ospiti.
Risotto alle Fragole
Ingredienti per 4 persone
360 gr di riso tipo carnaroli | 300 gr di fragole pulite | 1 scalogno finemente tritate | 3 cucchiai di burro | 300 ml di vino bianco | 1 litro di brodo vegetale | 100 gr di grana padano grattuggiato | 2 cucchiai di mascarpone
Terza ed ultima parte delle preparazioni di dolci al sapore di caffè. Prima di passare alla ricetta alcune piccole considerazione sul perchè non si deve abusare di questa bevanda, dopo aver analizzato nella precendente puntata tutta una serie di buoni motivi per utilizzare il caffè, sempre in dosi moderate, quotidianamente.
Innanzi tutto bisogna dire che è provato scientificamente che gli effetti del caffè non sono uguali per tutti, e che quindi sia i benefici che gli effetti negativi possono essere diversi da persona a persona. Un aspetto fondamentale riguarda chi riscontra in modo molto forte l’effetto di eccitamento e di risveglio dell’organismo: questi soggetti devono consumare il caffè in piccole dosi, infatti sono maggiormente a rischio per la tachicardia, il cardiopalmo e l’insonnia, dovuti all’abuso di questo alimento.
Prendere una tazzina di caffè, la mattina, a stomaco vuoto, sembra faccia bene, può aiutare lo stomaco a sbarazzarsi dei residui della digestione e prepara a gustare una buona colazione, e così può andar bene. Infatti il caffè la mattina non può sostituirsi ad un pasto completo e bilanciato, bisogna comunque fare colazione e perdere l’abitudine che hanno moltissime persone di prendere solo una tazzina di caffè prima di iniziare la loro giornata. Restando in tema di colazione, il cappuccino è un’ottima bevanda mattutina, visto che riempie bene lo stomaco e dona sazietà per molte ore. Unica nota negativa, se si hanno difficoltà digestive, sarebbe meglio non utilizzare latte bollente o comunque molto caldo. Questo perchè con l’alta temperatura si combinano l’acido tannico del caffè e la caseina del latte, dando vita al tannato di caseina, difficile da digerire.
Infine, se dovete mettervi in viaggio prendete il caffè solo se partite dopo aver mangiato. Prendere un caffè a stomaco vuoto rischia di farvi venire un bel mal di stomaco mentre siete alla guida (e forse almeno una volta è capitato a tutti che un caffè a metà mattina o a metà pomeriggio ci abbia dato problemi allo stomaco), questo perchè stimola le secrezioni gastriche, e se non c’è niente da digerire possono comparire i crampi!
Ma adesso pensiamo solo alle delizie a cui può dar vita la bevanda preferita di questi tempi moderni.
Non so per quale arcano motivo, l’impasto dei biscotti e pastafrolle varie non deve essere lavorato troppo. Almeno così mi hanno sempre detto. Non ho mai fatto domande. Ho seguito sempre le indicazioni materne. Soprattutto ho sempre MANGIATO e ZITTA. Quindi prendetelo come DOGMA DELLA FEDE.
Anche sul fatto che i dolci vadano mangiati il giorno dopo…. beh, si narrano leggende degne di LESSICO FAMILIARE su come e dove venissero nascosti i dolci e prelibatezze che potevano essere toccati e consumati solo il giorno dopo. Ma non sono questi i luoghi e tempi per cotante narrazioni.
Chili e chili di biscotti che hanno allietato giornate. I prediletti? In un certo senso, dipende dalla concezione metafisica che attribuite al concetto di biscotto. Per me quelli buoni sono quelli perfetti per ogni occasione: leggeri ma saporiti, buoni per colazione, merenda e sfizio di fine pasto col caffé.
Dalla mia tradizione familiare porto dietro la ricetta antica di questi biscotti, che con gli anni e le generazioni hanno mutato aspetto e nome, fino a diventare i Cuor di Biscotto.
I piccoli dolcetti sono delle delizie del palato. Vanno bene in tantissime occasioni, si possono offrire agli ospiti alla fine di un pranzo, senza spaventarli magari dopo un pasto pantagruelico con una torta vera e propria. Sono comodissimi e in perfetto stile per concludere una cena in piedi, vanno bene come colazione o come merenda per i bambini e oltretutto sono molto divertenti da preparare!
Questi pasticcini in più sono perfetti in questo periodo, la primavera sta arrivando e il loro ripieno al ribes rosso dà subito la sensazione del primo caldo e della cucina assolata.
Questo burro composto lo abbiamo visto più volte nei ristoranti, servito come accompagnamento, separatamente o già adagiato nei nostri piatti. Viene sistemato a fettine su bistecche, fette di carne, pesci interi o a fette, cotti in padella o lessati.
E’ una preparazione molto elegante anche da servire a casa, adagiando queste fettine di burro sulle portate o mettendole in un piattino separato in modo che i vostri ospiti possano servirsi.
Per prepararlo tritate finemente il prezzemolo con la mezzaluna. Mettete 100gr. di burro freschissimo ammorbidito in una ciotola, aggiungete il prezzemolo, un pizzico di sale e di pepe bianco. Mescolate bene con un cucchiaio di legno unendo un po’ alla volta in succo della quarta parte di un limone. Sistemate il burro su della carta stagnola, formate un rotolino avvolgendolo nella carta e tenetelo in frigo almeno per un ora.
Al momento di servirlo, una volta liberato dalla carta, tagliatelo a fettine con un coltello a lama sottile e poi adagiatelo sul pesce o sulla carne, o su un piattino o tagliere. Se lo mettete su della carne questa non deve essere troppo calda, altrimenti il burro non rimarrà cremoso ma tenderà a formare una sottile patina oleosa.
Queste invece sono le atre ricette dei burri composti.
Alcune volte in cucina è necessario usare del burro insaporito con altri ingredienti. Questo può essere fatto a scopo solo decorativo, ma anche per abbinare e intensificare alcuni sapori, ad esempio se si preparano degli antipasti, ma il burro composto può essere utilizzato anche per accompagnare piatti di carne o pesce, o per essere spalmato sul pane che fa da accompagnamento a un pasto.
Il procedimento per preparare questi burri composti è sempre lo stesso, cambiano solo i diversi ingredienti e gli abbinamenti per utilizzarli con i vari cibi.
Questa è la ricetta base. Avendo a disposizione un mortaio il burro, che deve essere sempre di ottima qualità e freschissimo, va pestato insieme agli ingredienti da incorporare, e poi si passa tutto al setaccio. Se non si possiede un mortaio il procedimento da seguire è mettere il burro un po’ ammorbidito, a pezzetti, in una terrina, lavorarlo bene con un cucchiaio di legno fino a ridurlo in crema e poi unire gli altri ingredienti, che a seconda della loro consistenza potranno essere tritati, passati al setaccio, frullati o scomposti.
TEMPO:1 ora circa| COSTO:basso | DIFFICOLTA’:media
VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO| GLUTINE: SI| BAMBINI:SI
Si avvicinano le belle giornate di sole, i fine settimana da passare al parco, organizzando un vero e proprio picnic o anche una scampagnata. Si avvicina anche Pasquetta, e infatti qui su Ginger&Tomato sono già iniziati i consigli su cosa preparare per le nostre gite all’aria aperta, ricette rapide ad esempio e in questa settimana ne arriveranno molte altre.
Questa crostata inoltre è anche un ottimo piatto da improvvisare, visto che gli ingredienti che la compongono sono alimenti che solitamente teniamo in dispensa, certo non è detto che in casa si abbia sempre la giusta dose di prosciutto e formaggio, ma sappiamo anche bene che in cucina basta un po’ di creatività, un attimo di concentrazione e si mescolano le cose che abbiamo in frigo e nella dispensa e vengono fuori preparazioni buonissime.
Come ultima nota aggiungo solo che questa crostata è anche una pietanza simpatica da portare in quelle cene o in quei pranzi (magari all’aperto) in cui “ognuno porta qualcosa”, visto che si può mangiare come antipasto, come secondo o come accompagnamento per dei piatti di verdure. Insomma, la crostata al formaggio e prosciutto è estremamente versatile, e anche buonissima.
Le Erbette sono un tipo di verdura che ricorda gli spinaci, infatti durante la stagione estiva li sostituiscono. La differenza principale è che hanno meno foglie di scarto. Appartengono alla famiglia della coste, e vengono chiamate anche Bietole.
Vanno pulite come gli spinaci, eliminando le foglie esterne, quelle più scure e quelle avvizzite, e anche la parte finale del gambo. Si fanno lessare in acqua bollente, volendo far risaltare il loro sapore si può usare la stessa acqua in cui sono state sistemate per il lavaggio. Come quando si lessano verdure simili a questa solitamente lo si fa salando l’acqua e poi lasciandole cuocere a fiamma sostenuta lasciando la pentola scoperta. Possono poi essere cucinate come gli spinaci, usate nelle minestre, per farcire e insaporire piatti di carne. Per non perdere il colore verde brillante delle loro foglie prima di lessarle basta passarle sotto un getto di acqua fredda.
Questa ricetta è molto saporita e originale, e come sempre quando di parla di verdure e bambini presentando a tavola delle verdure fritte, a forma di polpettine e con un sapore non troppo “da verdura” si possono conquistare anche i loro palati.
Eccoci con un’altra proposta su cosa portare per una pasquetta trascorsa all’aria aperta a fare una golosa merenda con gli amici: la brioche. Una comoda brioche cotta in uno stampo da plum cake in modo che sia comodamente trasportabile e porzionabile. Potete gustarla con della marmellata, con della ghiotta nutella oppure anche con del salato come ad esempio del prosciutto cotto.
Gli ingredienti che vi occorreranno per una brioche per 8 persone sono i seguenti:
1 sacchetto di lievito di birra disidratato | 60 ml di latte intero tiepido | 55 gr di zucchero semolato | 300 gr di farina 00 | 1 pizico di sale | 3 uova leggermente sbattute | 125 gr di burro tagliato a pezzi | 1 uovo extra sbattuto | granella di zucchero
L’ennesima torta al cioccolato? Ma quante varianti esistono di questa meraviglia ipergliecemica?
Parecchie.
Troppe?
Non direi proprio! Non ci si può stancare di questi prodigi dell’arte pasticcicera. Ginger&Tomato ha già sdoganato chiaramente le migliori ricette al cioccolato già nei post precedenti.
Ma questa è un’altra storia.
Ognuno possiede e custodisce gelosamente LA PRORPIA e PERSONALISSIMA ricetta, che naturalmente è sempre la migliore, la più buona torta al cioccolato mai assaggiata. Immancabilmente ognuno di noi è arrivato trionfante, con la suddetta torta, a pranzi e cene con amici. Di solito ci si presenta con nonchalance e una frase tipo “..io avrei portato un dolcino…” ….e sbam! Si sbatte sul tavolo il suo trofeo di 180kg di puro cioccolato e burro, ricoperto di cioccolato, con il cuore di cioccolato e foderato di cioccolato. Pesante e iperglicemico, vellutatamente cioccolatoso, cioccolatamente lussurioso. Da stendere chiunque, il colpo di grazia pre-digestivo. Ed orgogliosi, ne siamo consapevoli, adoriamo esseri gli artefici di questa piccola dolce morte.
Bene, lo faccio anche io sempre. Ecco qui la ricetta della mia bomba ipercalorica, di seguito la variante più digeribile e leggera.
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