Prepariamoci al Natale: Pollo arrosto con Gravy Sauce

pollo arrosto


Spesso si pensa che il pollo arrosto possa essere considerato un piatto scontato. Io credo invece che preparare un arrosto degno di questo nome sia una piccola grande arte sempre capace di stupire. Questo pollo in particolare poi é arricchito dalla Gravy sauce. Se non sapete di cosa sto parlando potete sbirciare qui. Comunque in sostanza si tratta di una salsa ottenuta dal fondo di cottura dell’arrosto che si può addensare facendo un roux a freddo, ovvero aggiungendo del burro maneggiato. Inoltre questo pollo é arricchito nel sapore da un mix di erbe aromatiche quali prezzemolo, coriandolo, rosmarino, timo e origano che donerà alla carne un profumo ed un sapore stupefacente. Potete infornare il pollo circa 80 minuti prima dell’arrivo dei vostri ospiti e preparare la salsa al momento, in questo modo avrete l’occasione di servirlo caldo bollente. Se invece preferite avvantaggiarvi potete cucinarlo anche tre ore prima dell’arrivo degli altri avendo però cura di avvolgerlo nella stagnola per far sì che i succhi non vadano persi e la carne non si asciughi troppo.

Come cucinare un arrosto ripieno semplice

arrosto ripieno

Questa ricetta, davvero estremamente semplice nella sua preparazione, è l’ideale se vi cimentate per la prima volta nella cottura dell’arrosto e in una sorta di imbottitura, che poi imbottitura non è perchè le fette di formaggio verrano adagiate tra le fette di carne, creando comunque un’unica preparazione filante da portare in tavola e affettare. Credo che questo piatto oltre ad essere molto semplice, magari per un pranzo in famiglia, accompagnato da patate al forno o da verdure lesse o gratinate, è un ottimo test per imparare a conoscere i pezzi di carne che vengono arrostiti e imbottiti, studiarne la consistenza, per poi passare alle fasi successive di cottura e imbottitura sempre più difficili.

La carne è sempre abbastanza facile da preparare, sicuramente è più immediata e più veloce anche, rispetto al pesce ad esempio, però ci sono delle ricette che prevedono dei tempi di cottura, alcuni particolari abbinamenti con i sughi e poi rosolature, imbottiture per le quali ci vuole un po’ di pratica prima di poter pensare di prepararle per una cena o un pranzo in cui inviterete tutta la famiglia o gli amici.

Testarsi con le cose semplici è sempre un buon modo per fare pratica, vi consiglio di provare questa ricetta, facile e saporita, che vi darà implicitamente nella sua preparazione tutta una serie di dritte per le ricette più difficili e che presuppongono una conoscenza più ampia e particolare della carne e dei suoi tagli.

Arrosto ripieno all’Austriaca

Arrosto ripieno all’Austriaca

Con l’arrivo del freddo, mi è venuta voglia di cucinare piatti e pietanze che si abbinano di più alle giornate grigie ed autunnali. Ho messo da parte verdure non cotte ed insalate e ho dato spazio a ricette di contorni che prevedono una cottura delle verdure, come ad esempio le verdure stufate o le patate in casseruola. Al pesce, dolce ricordo dell’estate, ho sostituito la carne. Carne bianca o carne rossa non fa differenza, purché ci sia carne! Ed è per questo che in questo periodo mi dedico particolarmente a sperimentare ricette di carne come: l’Arrosto ripieno all’Austriaca.

Non conosco molte ricette per cucinare la carne, non è una delle pietanze che amo consumare con molta frequenza, e così mi sono dovuto dare da fare e ricercare qualche ricetta che stimolasse il mio palato ed è in questo modo che ho trovato la ricetta dell’Arrosto ripieno all’Austriaca. Tra le altre ricette, che ho sperimentato, vi ricordo quelle di Ginger and Tomato dell’arrosto al pepe o dell’arrosto all’arancia. Ma adesso sono ansioso di svelavi la preparazione dell’Arrosto ripieno all’Austriaca.

Scopriamo cos’è il magatello con l’arrosto di vitello alla salsa di yogurt

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TEMPO: 1 ora e 1/2| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Il protagonista della ricetta di oggi è il magatello. Per chi non lo sapesse ancora, mi sono documentata dato che neanch’io lo sapevo fino a qualche giorno fa, con il termine magatello si intende quel taglio di carne noto anche come girello o lacerto. Il magatello è caratterizzato da carne magra e asciutta ed è ideale per la preparazione delle scaloppine o del vitello tonnato. Sostanzialmente è una parte pregiata e di prima scelta della coscia.

Nella ricetta di oggi invece lo utilizziamo per preparare l’arrosto di vitello con salsa allo yogurt. Un secondo leggero e dal gusto deciso dato delle numerose erbe ed erbette presenti nella ricetta che vanno a contrastare con il sapore acidulo ma pur sempre delicato della salsa allo yogurt. Allora, prendete carta e penna e segnatevi ingredienti e procedimento per questo arrosto di vitello alla salsa allo yogurt.

Crepes alla panna acida, ricette dai sapori particolari

crepes panna acida

TEMPO: 1 ora e 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La panna acida è molto diffusa nella cucina anglosassone, tedesca e anche in quella dell’Europa dell’Est. E’ una panna fermentata o che viene inacidita con qualche goccia di limone. Viene utilizzata davvero in moltissime ricette ed è un condimento abituale per minestre o insalate di verdura, sia crude che cotte.

Per quanto riguarda le crepes ci sono un paio di trucchi per renderle più leggere e digeribili,  e anche per fare in modo che la loro morbidezza sia senza pari. Innanzi tutto, per ciò che riguarda la leggerezza, utilizzare in alternativa al latte intero 4dl di latte scremato mescolato a 1dl di acqua. Per agire invece sulla  morbidezza basterà aggiungere all’impasto, sia quello indicato in questa ricetta che quello che magari utilizzate voi normalmente, un tuorlo d’uovo.

Questo piatto è adatto per una cena o per un pranzo in cui metterete tutto in tavola: le crepes, un secondo con contorno, non so, arrosto con patate, sgombro ai piselli, pollo e peperoni, e come conclusione del pasto una bella torta o una coppetta di frutta, il tutto condito da panna, dolce e non acida però!

Come utilizzare il forno: posizionamento e cottura

forno

Nelle vecchie cucine di un tempo venivano utilizzati due diversi modi di azionare e regolare la fiamma del forno. Una era orizzontale, nella parte inferiore del forno, e una verticale, che invece era posizionata in alto. La prima veniva utilizzare per i dolci principalmente, per farli crescere, e invece quella “alta” serviva per arrostire e gratinare le vivande.

Le cucine moderne hanno un’unica fonte di calore, e per di più, con l’avvento dei forni ventilati i metodi e i tempi di cottura sono cambiati. Non esistono quasi più i forni a gas ad esempio, come quello che aveva mia nonna. C’era questo buchino al centro della parte inferiore, sono sicura che molti di voi lo ricordano, e bisognava azionare il gas con la manopola, che era insieme alle altre dei fornelli, e poi chinarsi, con un cerino di quelli lunghi per dare la fiamma. Mia nonna dava fuoco a un foglio di giornale e lo appoggiava nel foro, la fiamma prendeva immediatamente. Si propagava nella casa uno strano odore, molto piacevole, sapeva ancora di tempi antichi, anche se ormai era tutto più che moderno e mia nonna stessa si era adattata a cucinare in modo più veloce, pratico, dinamico.

Il Silicone in cucina: benvenuti nel mondo del Food Loop

silicone

Dopo lo spopolare degli stampi Silikomart in tutta Italia ecco che arriva anche da noi  il Food Loop: la nuova moda in cucina.

La Food Loop propone infatti la prima linea di tools culinari interamente in silicone e resistenti a temperature che possono arrivare fino a 357 gradi centigradi. La moda sta già spopolando nel resto del mondo, Gran Bretagna e Usa primi fra tutti, ed in Italia? naturalmente ci siamo noi di ginger and tomato che ne parliamo per farvi conoscere le nuove tendenze in fatto di cucina.

Tra i vari tools che l’azienda propone ce ne sono due in particolare che ci hanno colpito per la loro efficacia: il food trussing mini ed il poach pod

Arrosto all’arancia: un secondo di carne

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Un’idea diversa da alternare alla classicissima anitra all’arancia è l’arrosto all’arancia. Per un pranzo domenicale, un secondo di carne importante in cui l’accostamento con la frutta rende più morbido il sapore dell’arrosto, questa ricetta si adatta benissimo sia a mani esperte che a cuoche alle prime armi. Amo preparare l’arrosto all’arancia anche per delle cene in giorni feriali, come ho più spesso ribadito, credo che la convivialità, l’allegria che possa sprigionarsi attorno ad un ricco piatto possa spesso far dimenticare anche giornate non andate per il verso giusto.


Arrosto all’arancia

Ingredienti per 4 persone:

800gr di lonza di maiale (o noce di vitello) | una cipolla | 2 costole di sedano | 4 arance | un bicchiere di vino bianco secco | 50gr di burro | brodo | sale | pepe

Roast Beef e Yorkshire Pudding: la classica cucina inglese

Non si puo’ dire che la cucina inglese sia delle più svariate, nè delle più fantasiose, eppure il loro Roast Beef, (arrosto di costa di manzo) è leggendario, tanto è semplicemente saporito, tenero e succoso.
Ho fatto e rifatto il Roast Beef centinaia di volte a casa, l’ho aggiustato a modo mio perchè risultasse in ogni modo buono, ma mai ero riuscita ad avere quel sapore semplice e pulito, nè quella tenerezza quasi burrosa della carne.
Sono andata quindi alla ricerca del segreto della ricetta originale, quella puramente inglese e ve la offro qui, insieme alla ricetta dello Yokshire Pudding, che classicamente viene servito accanto all’arrosto insieme a un purè di patate e dei piselli al burro, aromatizzati alla menta.

Il Roast Beef classico viene servito rosato, ma se vi piace più al sangue o più cotto, servitevi di un termometro da arrosto per controllarne la cottura interna a vostro piacimento (sul termometro sono indicate le varie cotture).
Il taglio di carne da preferire è decisamente nella costa di manzo: chiedete al macellaio di separare le ossa dalla polpa, ma di mantenerle insieme con dello spago. Quest’operazione faciliterà grandemente il taglio del vostro arrosto a tavola. Potete ovviamente usare altri tagli di carne, ma scegliete tra quelli relativamente magri e che non necessitano troppa cottura. Con la punta del coltello fate delle fessure profonde nella polpa della carne ed infilateci degli spicchi d’aglio.
Ed ora il gran segreto: la pasta che deve ricoprire l’arrosto prima che sia infornato.

Vitello del gendarme, una ricetta per l’arrosto

TEMPO: 2 ore e 15 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Finalmente è arrivato il clima ideale per preparare dei bei piatti di carne, molto calorici e con il giusto contenuto di grassi, che aiutano a vincere il freddo. Quando il clima si fa più rigido, fa piacere trovare in tavola un buon piatto d’arrosto, di stufato o di brasato, piatti che ben si lasciano accompagnare da un robusto bicchiere di vino rosso.

Visto che di stufati abbiamo già parlato, e vi abbiamo dato anche un ottima ricetta per preparare l’Arrosto di maiale con le prugne, oggi vi proponiamo un arrosto di vitello, per meglio dire il Vitello del gendarme. Una ricetta abbastanza semplice che non necessita di troppi ingredienti e che possiamo definire completa, poiché compresa anche delle verdure di contorno. Ecco a voi la ricetta del Vitello del gendarme.

Il pranzo della domenica? Un rito per 8 milioni di italiani

Vent’anni di sperimentazioni e mode alimentari non sono riusciti a intaccare il tradizionalissimo pranzo della domenica.  Un rito che continua ad essere celebrato, ogni settimana, da otto milioni di famiglie (52% degli italiani), riproponendo lo stesso menù portato in tavola 50 anni fa: antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele.

 A farci riscoprire il tradizionalismo degli italiani, è una ricerca realizzata dal Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina: una ricerca sul campo che ha toccato tutte le regioni producendo ben 1.834 questionari. Ed è il Sud il presidio del pranzo della domenica.

Tasca di vitello ripiena

TEMPO: 60 minuti| COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’ho appena cucinata , ha avuto successo, ce la siamo mangiata quasi tutta e le fette avanzate sono state gustate il giorno dopo scaldate nel microonde nell’ufficio di mia figlia.

Premetto subito che è un piatto un pò costoso, un pò lungo da preparare ma ne vale la pena.

Si prepara qualche volta durante l’anno ed è indicato per un pranzo importante.