Per la serie “ciambelline al vino, vi proverò tutte” vi propongo oggi una nuova ed imperdibile variante che vede l’aggiunta dell’anice. So che non a tutti piace, e devo ammettere di non andarne matta, ma vale sicuramente la pena provarle. Come sappiamo si tratta di una ricetta appartenente alla cucina povera ma di grande golosità. Le ciambelline al vino e anice sono perfette da sgranocchiare a fine pasto. La ricetta in se è anche molto facile per quello che ne riguarda le dosi, espresse in bicchieri, così che non avrete problemi o difficoltà legati all’assenza della bilancia.
anice
Struffoli senza canditi: un classico del Natale rivisitato per i più esigenti
Fatemi subito dire come la stanno le cose per quanto riguarda la mia personale preparazione degli Struffoli! Mia nonna era una cuoca eccellente e una provetta pasticciera, ma nessuna delle sue tre figlie ha ereditato la passione per i dolci, anche se tutte e tre cucinano divinamente. Io sono l’unica della famiglia che ha invece sviluppato la passione per la preparazione dei dolci e finalmente qualche anno fa mi sono decisa a preparare gli Struffoli, per la gioia di tutta la famiglia.
Le chiacchiere, dolcezze per grandi e piccini
Le chiacchiere sono dei dolci che non abbiniamo mai a questo periodo dell’anno. Tipiche del Carnevale sono dolcetti che vengono preparati praticamente in tutte le regioni italiane, con moltissimi nomi diversi. In realtà questi dolci possono essere delle merende, magari non troppo frequenti se le prepariamo fritte, per i bambini, soprattutto in inverno, sono sostanziose e possono accompagnare alla meraviglia un latte al cioccolato o una cioccolata calda.
Le ferratelle abruzzesi.Un dolce croccante per il Natale 2010.
Ancora una volta parliamo di biscotti e simili. In realtà quella di oggi non è la ricetta di un
Rosquillas, la ricetta delle ciambelle fritte spagnole
TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa
VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Questa estate mentre ero in vacanza in Spagna per caso le ho scoperte. Cosa? Le rosquillas. Delle ciambelline fritte dall’aroma molto particolare dato dalla scorza di due agrumi quali limone e arancia e dell’aroma dato dal liquore all‘anice, che mi hanno colpita subito per il loro gusto. Di solito non apprezzo i dolci fritti, a meno che non siamo nel periodo di carnevale, periodo in cui mi sbizzarrisco tra frappe, ciambelle e compagnia bella. Ma devo dire che le rosquillas mi hanno conquistata già al primo assaggio.
Una volta tornata in Italia ho cercato a lungo la ricetta, ma non ricordavo precisamente il nome di queste deliziose ciambelline fritte. Dopo vari tentativi sul web, tramite una ricerca fatta per immagini, le ho finalmente trovate e, neanche a dirlo, mi sono subito cimentata. Eccole qua, vorrei condividerne la ricetta delle rosquillas con voi.
Cannella, noce moscata, pepe, peperoncino e tante altre spezie
Halwa bi Tamar, tortino di datteri, fichi e noci ai fiori d’arancio
Così il miele faceva parte – anche se saltuariamente – dell’alimentazione umana già in tempi estremamente remoti. Veniva mescolato a frutta ed a bacche per preparare, a crudo, dei semplici dolci arricchiti forse con erbe aromatiche e spezie.
Nella cucina mediterranea tradizionale – davvero tradizionale – sopravvivono ancora ricette di questo genere.
Ve n’è una, ricetta tipica di tutto il Nord Africa, in cui il gusto dolce dei datteri e dei fichi secchi è sottolineato dal contrasto con il retrogusto amarognolo delle noci mentre l’aroma rotondo e persistente del miele viene ravvivato da quello pungente dell’anice. Una ricetta le cui origini si perdono nel tempo e che si ritrova – con modifiche puramente formali – in molti altri dolci mediterranei quali i mostaccioli del meridione d’Italia o il panforte toscano: si tratta del nordafricano Halwa bi Tamar, tortino crudo di datteri, fichi e noci ai fiori d’arancio.
Le uova marmorizzate “alla cinese”
Qual’è l’alimento più ricco di proteine maggiormente diffuso? La risposta è semplice, certamente l’uovo. Facile da tenere a portata di mano in frigorifero, è semplicissimo da preparare: sodo, fritto, alla coque, in camicia, e via dicendo. Con un po’ di fantasia potete sbizzarrirvi fino ad eseguire delle raffinatezze come le crepes o meglio ancora dei soufflè. Una semplice frittata può originare ad esempio mille combinazioni basta organizzare quello che si ha nel frigo, peperoni, carciofi, pancetta, pomodori, carne, ecc. E se parliamo degli avanzi del giorno prima, basta sbattere un uovo sopra, in padella o al forno e tutto riprende vigore.
Quando ero piccolo e mia mamma mi svegliava per andare a scuola mi dava il buongiorno con un bell’uovo fresco da bere, con un pizzico di sale e una spruzzata di limone, ricordo ancora il sapore.
Oggi vogliamo proporvi un modo semplice e originale per gustare le vostre uova.