Una ricetta per la Cherry Cake

Sono buone le ciliegie, eh sì sono proprio buone. Ora poi che si trovano a fine stagione e che sono particolarmente mature allora diventano davvero perfette per prepararci degli ottimi dolci o anche delle straordinarie confetture. Questa Cherry Cake viene da un vecchio numero di Elle à Table e secondo me é davvero molto buona. Si tratta di un bel dolce da colazione o da merenda, perfetto per i bambini e molto ghiotto anche per i grandi. Ha una copertura leggermente croccante, perché infatti il topping viene fatto amalgamando insieme una parte di impasto ed una parte di amaretti sbriciolati. In questo modo la parte superiore della vostra torta avrà un bel colore brunito ed allo stesso tempo una buona consistenza sbriciolosa. Insomma una via di mezzo con il crumble. Ma molto meno friabile e biscottoso. Una torta tutta da provare, vedrete l’adorerete!

Un dessert light: Lo Yogurt in coppa con Frutta

Con la stagione più calda e assolata siamo alla ricerca di ricette leggere e nutrienti che ci facciano stare in forma senza rinunciare al gusto e alla golosità, ma esistono? a dire il vero non sempre ma talvolta si. Ad esempio se avete persone a cena o a pranzo e volete proporre un dessert bello e buono ma anche non particolarmente calorico allora potete ricorrere a questa buonissima coppa a base di yogurt. Naturalmente dovrete utilizzare uno yogurt intero e non dietetico, anche perché altrimenti che dessert sarebbe? vista la stagione potete utilizzare delle fragole, ma se non le avete o semplicemente non le avete trovate potete anche ricorrere a delle pesche sciroppate. Quando preparo queste coppe spesso ricorro allo yogurt alla vaniglia che é molto aromatico e che soprattutto abbinato ad un frutto leggermente acido come la fragola secondo me sta molto bene. Se poi volete anche aggiungere l’elemento croccante potete sbriciolare sopra alla vostra coppa delle mandorle o degli amaretti, a voi la scelta.

Sommersi dalle uova di Pasqua? Un’idea per smaltirle: semifreddo al cioccolato

Buona domenica ma soprattutto buona Pasqua a tutti! Chissà cosa farete oggi, probabilmente, chi non è partito in vacanza passerà questa giornata in famiglia. Ogni Pasqua che si rispetti lascia dietro di se una serie di prodotti da consumare: quelle colombe piene di canditi che nessuno mangia, chili di carne avanzati perchè troppo appesantiti dagi antipasti e dai primi per ingurgitare anche il secondo ed infine, ma non in ordine di importanza, le uova di Pasqua. Ora, anche io, che vado matta per il cioccolato, farei sinceramente fatica a spazzolare 3, 4, 5 uova di Pasqua. Soprattutto chi ha dei bambini in casa sarà letteralmente sommerso di cioccolata da quì alla prossima estate. E allora, se non volete ridurla in pezzi e congelarla tutta, perchè, sappiatelo, c’è anche questa possibilità, potreste pensare di utilizzarla in diversi dolci. Giusto per cominciare a pensarci potremmo puntare come primo suggerimento, su un dolce fresco, non la solita torta, che magari, con le temperature che dovrebbero (e sottolineo dovrebbero) alzarsi in questo periodo risulterebbe anch più adatto: il semifreddo al cioccolato e amaretti.

Sacrestani al sesamo e miele

I sacrestani sono questi biscotti, stuzzichini, simil-crackers, insomma, i sacrestani sono i sacrestani, possono essere dolci o salati e li abbiamo mangiati tanti volte, come antipasto o come biscottini, ma in fondo non è affatto difficile prepararli.

Sono davvero ottimi da preparare per una merenda fatta in casa, per la colazione, o anche per una cena in piedi in cui volete servire come dessert dei biscottini assortiti. In più possono essere conservati per alcuni giorni e quindi sono davvero una di quelle soluzioni casalinghe, come quando preparate i frollini e gli amaretti, a cui tutta la famiglia attingerà di continuo fino a terminare i dolcetti in un arco di tempo sempre troppo breve!

La pasta sfoglia fatta in casa vi permetterà di realizzare i sacrestani in un tempo davvero velocissimo.

Crostata di pasta frolla cioccolato e pere: un’altra ricetta dalla Prova del Cuoco

crostata pere e cioccolato

Oggi finalmente è domenica, notoriamente giorno di riposo, una lunga settimana è passata e, chi non va a pranzo da mamma o suocera (o anche chi ci va) si starà sicuramente chiedendo cosa preparare. La domenica è il giorno in cui le famiglie sono al completo, durante il quale si può stare in compagnia dei familiari senza guardare l’orologio. Ed allora credo sia giusto celebrarlo con un pranzetto delizioso che andrà a concludersi con un dolce da favola. Il dolce ve lo suggerisco io, anzi, per la verità ve lo suggerisce lei, Anna Moroni. Infatti lacrostata di pere e cioccolato l’ha preparata non molto tempo fa durante una puntata della prova del cuoco, ed io prontamente l’ho cercata e realizzata in men che non si dica.

Una crostata estiva: quella di ricotta, albicocche e amaretti

Crostata albicocche
TEMPO: 50 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Che io vada matta per la ricotta non è più un mistero, sia nei dolci che nelle preparazioni salate trovo che doni quel tocco in più. Nei dolci contribuisce a donare delicatezza, nei salati una morbidezza non indifferente. Ecco perchè, quando ho letto la ricetta di questo dolce me ne sono subito innamorata. Già, perchè il ripieno è costituito interamente da una crema a base di questo mio amato latticino, arricchito solo da uova e da zucchero e con una copertura di albicocche fresche.

A completare il tutto una manciata di amaretti sbriciolati che dona una nota di gusto oltre che quel tocco di croccantezza che va a contrastare con la morbidezza dell’interno. Proprio ora che ne descrivo la consistenza vengo presa da un certo languorino…

Tornando alla crostata vi suggerisco solo che alle albicocche potete  sostituire  delle pesche, (se non ne approfittiamo ora che sono di stagione) che si sposano perfettamente con gli amaretti. Insomma una crostata estiva ideale da gustare in qualsiasi momento e da conservare in frigo, a meno che, come sospetto, non sia divorata all’istante.

Torta di mele alsaziana: direttamente dalla maestra di cucina Maria Grazia Calò

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Le mele si trovano tutto l’anno, tuttavia la stagione prediletta dei dolci a base di mele è proprio l’inverno. In alcuni post precedenti vi abbiamo presentato la torta di mele con le noci, oppure la buonissima tarte tatin di Muriel e altre dolcissime specialità come lo strudel di mele e cannella .

 Quest’oggi però vi presentiamo la classicissima torta di mele impreziosita da qualche leccornia in più: aggiungeremo amaretti, della panna, del rum e della marmellata di albicocche. Ed ecco a voi la torta di mele alsaziana. Questa ricetta è della bravissima maestra di cucina Maria Grazia Calò, mia compaesana regionale.

Baci di dama sprint

Li ho assaggiati a casa della mia amica Margherita ma li aveva preparati Fiorella (quella che mi regala tutte le settimana delle uova). Ricordo ancora la visione di questo vassoietto, colmo di questi dolcetti sferici e ricoperti da una sostanza misteriosa. I baci di dama.

Erano belli da vedere, ma quando li assaggiai andai in visibilio. Chiesi la ricetta che ora propongo e anticipo che si impiega meno tempo (quasi) a descrivere la preparazione che a farli. Il costo è decisamente basso. La conservazione è minima perchè se li mangiano tutti subito, ma nel caso peregrino ne rimangano un po’ possono durare qualche giorno. Mio figlio dice che sono una droga, uno tira l’altro tipo le ciliegie.

Mia madre, a cui li ho fatti assaggiare, li ha divorati uno dietro l’altro, sospirando e pensando al suo culone che sarebbe diventato sempre più grosso. E ora, bando alle ciance, passo a dare la ricetta.

Baci di dama: antica pasticceria piemontese


Si narra che i baci di dama nacquero dalla fantasia e dall’abilità di un cuoco di Casa Savoia. In una sera di novembre dell’autunno 1852 Vittorio Emanuele II, desideroso d’assaporare qualcosa di nuovo, sollecitò il cuoco in questione a creare un dolce. Mandorle, nocciole, armelline, burro, cioccolata e zucchero: questi gli ingredienti che riuscì a trovare. Gli servirono per confezionare i “baci di dama”, da allora sempre presenti sulle tavole reali d’Italia e d’Europa. I baci di dama si presentano come due delizie accoppiate da una goccia di cioccolato e finemente incartati uno ad uno. Come un delizioso bacio di signora, mai volgare e sempre soave, ti accarezza le labbra in un morbido abbraccio facendotene desiderare altri, altri e altri ancora. La ricetta di oggi ovviamente non è l’originale, depositata gelosamente, ma rispetta ugualmente il gusto, unendo la semplicità nella preparazione.
Baci di dama (ingredienti per quattro persone)
  • 16 amaretti morbidi
  • 100gr di cioccolato fondente
  • 1 dl di panna fresca