Si chiamano strichetti bolognesi e in sostanza rappresentano gli antenati delle farfalle. Piatto tradizionale dell’Emilia e di Bologna in particolare, adesso quella degli stridetti bolognesi è diventata una ricetta ufficiale della regionepoiché l’Accademia italiana della cucina ha depositato la ricetta alla Camera di Commercio di Bologna dove è stata registrata con un atto notarile.
In sostanza di tratta di sottili ritagli di pasta all’uovo che venivano preparati con gli avanzi delle lasagne o dei tortellini fino a diventare un piatto indipendente.
La torta di noci di Alessandra Spisni è un dolce ricco ed appagante a base di frutta secca ideale per una colazione nutriente ed energetica. Si realizza con pochi e comuni ingredienti che riescono a dar vita ad un dessert che si presta a diverse occasioni. Può, infatti, se servita con una salsa alla vaniglia, della crema pasticcera o, ancora, un ciuffo di panna montata, diventare un allettante dessert di fine pasto.
La torta sbrisolona è un dolce appartenente alla tradizione lombarda, di Mantova, per la precisione. Si tratta di una torta diversa da quelle che siamo abituati a definire tali. E’ dura ed ha un aspetto rustico, ma al momento dell’assaggio arriva la sorpresa: è assolutamente irresistibile. Oggi ve la propongo accompagnata dalla cioccolata calda, come da ricetta originale di Alessandra Spisni, un nome una garanzia. Così servita, la torta sbrisolona diventa ancora più accattivante.
Tipiche del Carnevale bolognese, le sfrappole rappresentano uno dei tanti dolci fritti che si preparano in tale periodo. Presenti in tutta Italia pur sotto nomi diversi, uniscono tutte le regioni in occasione della festa più divertente che ci sia. Quella che vi propongo oggi è la ricetta di Alessandra Spisni: chi meglio di lei poteva regalare un dolce tipico dalla sicura riuscita? Come avviene per tutte le ricette della tradizione, le sfrappole non sono tutte uguali, variano di famiglia in famiglia: c’è chi le tagli a striscioline, chi a quadrati, chi ne faccia dei nodini.
Ecco in arrivo le paglia e fieno con pancetta e biete. Per paglia e fieno, per chi non lo sapesse, si intende un intreccio di tagliatelle di diversi colori, nello specifico quelle gialle (ovvero all’uovo) e quelle verdi il cui colore si ottiene aggiungendo degli spinaci tritati al composto. Esse si rivelano essere un’alternativa molto sfiziosa alla solita pasta ed oggi le vediamo protagoniste di un primo gustoso ed intrigante proveniente dalla trasmissione La Prova del Cuoco.
Se siete in cerca della ricetta di un primo piatto saporito, fatto con ingredienti semplici che ben si sposano tra di loro, adatto anche al pranzo della domenica, in occasione del quale la pasta fresca ripiena non può non essere bene accetta, vi suggerisco i ravioli di patate e mortadella. Si tratta di una preparazione non velocissima, ma che merita di essere realizzata e che una volta portata in tavola, ma soprattutto assaporata, non può che soddisfare chi abbia la fortuna di assaggiarla.
Le zucchine ripiene, ma più in generale le verdure, sono un must dell’estate. Come resistere a questi ortaggi strabordanti di gustosi ripieni, spesso caratterizzati da un cuore filante o da una crosticina croccante? A questo proposito vi propongo le zucchine ripiene in umido di Alessandra Spisni. Un piatto ricco, adatto sia a pranzo che a cena, anche se io le preferisco nel secondo caso. A base di carne tritata e mortadella, arricchite con abbondante grana grattugiato risultano essere super sfiziose, rivelandosi così adatte anche per i bambini.
C’è un dolce che vedo sempre al bancone della pasticceria e ogni volta ne vorrei comprare un quintale: le tartellette alla frutta. Mi piacciono i colori sgargianti del kiwi e delle fragole, il giallo acceso della pesca sciroppata e la gelatina lucida che le ricopre, insomma le tartellette alla frutta sono una delizia per gli occhi e per il palato. Oggi ho scovato la ricetta diAlessandra Spisni e, siccome da una maestra come lei si possono ricevere solo ottimi consigli, ho segnato questa preparazione nel mio quaderno: la proverò al più presto perchè è perfetta!
L’altro giorno ero in casa prima del solito e mi sono ritrovata ad accendere la tv sul più bello della preparazione della torta della nonna da parte diAlessandra Spisni, alla Prova del Cuoco. In particolare stava spalmando la crema di ricotta sulla base e stava ripiegando i bordi sui lati. Dopo qualche secondo però aveva già tirato fuori dal forno la crostata, con quella crosticina croccante in superficie ed un profumo che si poteva captare anche attraverso la tv.
Conoscete tutti il programma televisivo La Prova del cuoco, e sono sicura che tutti voi avrete notato quella rotonda signora che tira la sfoglia della pasta con una inviadibile maestria. Alessandra Spisni, maestra di cucina ormai famosa per la sua prorompente simpatia, è la fondatrice della Vecchia Scuola Bolognese, una scuola che dal 1993 forma sfoglini. Non so voi, ma io sono affascinata dal mondo della sfoglia emiliana, dal modo unico in cui si impasta e si tira con il matterello e mi piacerebbe molto imparare la maestria dei veri bolognesi come Alessandra.
Non so voi ma io sono sempre alla ricerca di ricette nuove per preparare dei buoni dolci da colazione. Ed ecco che l’ultima ricetta che ho sperimentato é stata quella della Spisni alla nota trasmissione “La Prova del Cuoco”. Le dosi possono sembrare “massicce” ma sono perfette. Il risultato finale infatti é un dolce soffice e leggero e che, tra l’altro, si mantiene veramente a lungo. La cosa che mi ha incuriosito molto di questa preparazione é stata innanzitutto la rapidità d’esecuzione, ed in secondo luogo l’utilizzo della panna fresca. Infatti in questa ciambella non c’è burro né latte bensì il connubio dei due: la panna. E proprio questo ingrediente dona una notevole sofficezza al dolce. Io come sempre lo aromatizzo con la vaniglia, ma é eccellente anche con la scorza di limone oppure con l’arancia. Considerate che si conserva bene per circa 5 giorni, ammesso che duri tanto!
Se non mi affidassi a delle trasmissioni televisive a tema (vedi La prova del Cuoco, giusto per citarne una) avrei più difficoltà di quanto si potrebbe pensare nella preparazione di alcuni piatti o alimenti. E’ il caso del pollo per esempio, soprattutto quando devo cucinarlo partendo dall’animale intero. Tutta l’operazione di pulizia e taglio sarebbero durate molto più del necessario se non avessi seguito il procedimento in tv, che, devo dire, mi è stato utilissimo al momento di passare all’azione. Tutta la premessa per dirvi che mi sono cimentata nella preparazione del pollo alla cacciatora di Alessandra Spisni. Non avendolo mai preparato non sapevo cosa aspettarmi e ho deciso, come prima volta, di buttarmi su una ricetta già collaudata. La ricetta del pollo alla cacciatora è semplicissima.
Questa è una ricetta così autunnale che più autunnale non si può. Contiene infatti due prodotti di stagione (anche se uno sottoforma di farina): le castagne e la zucca. La ricetta ovviamente non è mia ma è della grande cuoca Alessandra Spisni, che allieta spesso la trasmissione la Prova del Cuococon la sua presenza e le sue ricette. Quella di oggi (sentite, anzi leggete che titolo!) si chiama mezzelune di castagne con zucca al rosmarino, allora? Che ne dite? Già solo a leggere non vi è venuto un certo languorino? Oltre zucca e castagne troviamo nella ricetta anche ricotta e mortadella tritata, direi che si è scelto di bilanciare bene i sapori con la delicatezza della ricotta ed il sapore deciso di questo amato salume.
TEMPO:30 minuti+ il riposo in frigo|COSTO:basso|DIFFICOLTA’:media
VEGETARIANA:SI|PICCANTE:NO|GLUTINE:SI|BAMBINI:SI
E per la par condicio oggi altra ricetta proveniente direttamente dalla fortunata trasmissione La prova del Cuoco, a proposito, ma quanto vi manca Antonella Clerici? Se ieri abbiamo parlato di una ricetta di Anna Moroni, oggi è la volta di Alessandra Spisni, titolare della scuola di cucina “Vecchia scuola Bolognese”. Si tratta di una crostata golosissima con una base di pasta frolla ed un ripieno di cioccolato bianco, puro godimento. Al solito non riesco a rinunciare alla cioccolata ed, ahimè, al forno in estate, ma si tratta di un piccolissimo sacrificio di fronte a questa deliziosa crostata.
La cioccolata bianca, se non vi piacesse, potete sempre sostituirla con quella al latte o ancora meglio, fondente. Potete aggiungere alla cioccolata delle nocciole tritate o delle mandorle, doneranno una golosa nota croccante al dolce. E poi, diciamolo, il fatto che questa torta si serva fredda di frigo invoglia ancora di più a soffrire quella mezz’oretta davanti al forno. Potete servirla sia a fette che a quadrotti, soluzione, quest’ultima che preferisco di gran lunga.
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