Il Gazpacho Verde é un’ottima idea per utilizzare le verdure di cui disponiamo in questa stagione: asparagi, zucchine, fagiolini e peperoni verdi. Si può servire come primo piatto in un tiepido Brunch primaverile o anche come finger food in un aperitivo serale. Possiamo anche consumarlo come pasto ipervitaminico e praticamente privo di grassi, se poi ci vorremo aggiungere alcuni ceci come accompagno otterremo addirittura un piatto unico nutriente, gustoso e dietetico al tempo stesso.
Veniamo ora agli ingredienti che vi occorrono per preparare un Gazpacho Verde per 4 persone
250 gr di peperoni verdi | 250 gr di zucchine | 100 gr di fagiolini lessati | 200 gr di asparagi lessati | 3 fette di pancarrè senza crosta | mezza cipolla bianca | aceto di vino bianco | tabasco | aglio | olio extravergine di oliva | sale
Pestoaddicted uniamoci. C’è qualcosa di più meravigliosamente buono e profumato del pesto alla genovese? Una salsa veloce e facile da preparare, si adatta a tutte le stagioni, ottimo e versatile condimento non solo per la pasta.
Il pesto ha anche la prerogativa di ispirare svariate e molteplici ricette, in aggiunta ai piatti tipici della tradizione ligure. Possiamo quindi lanciarci in sperimantazioni culinarie, mentre aspettiamo frementi il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio.
Andiamo dunque a introdurre l’esperimento di oggi, l’unione del sacro col profano: Muffin al Pesto.
Il baccalà mantecato è un famosissimo piatto della cucina provenzale; “brandade” deriva dal provenzale “brandado” (cosa mescolata); molto simile al baccalà (stoccafisso) mantecato alla veneziana. Esistono numerose varianti del piatto; io riporto la classica. L’aglio in Provenza si mette anche nel latte e non può essere “facoltativo” come si legge in certi libri di cucina.
Baccalà mantecato
Ingredienti per 4/5 persone:
1kg di baccalà ammollato | 250cc di buon olio d’oliva | 250cc di latte o panna da cucina | 3 spicchi d’aglio e più | pepe
Uno dei vantaggi dei pranzi domenicali in inverno é che potete davvero prendervela comoda “take it slow” e proporre ai vostri ospiti un classico arrosto. Forse é uno dei piaceri più semplici dell’inverno, l’odore della carne arrostita che lentamente invade e profuma la casa, e la rende accogliente e calorosa per i nostri cari che piano piano arrivano per gustare insieme il pranzo della domenica, uno dei classici riti della famiglia italiana. Tra l’altro credo che non ci sia nulla di più semplice che infilare un arrosto nel forno e far trascorrere le ore necessarie a farlo cuocere facendo quello che più ci piace: leggere un libro, apparecchiare la tavola, giocare con i nostri figli o semplicemente ascoltare della musica.
La cottura lenta al forno consente non solo la concentrazione dei sapori ma, nel caso del pollo, anche la caramellizazione della pelle. Veniamo ora agli ingredienti per preparare un profumatissimo e ghiottosissimo Pollo arrosto per 4 persone:
un pollo da 1,6kg | 2 limoni | 2 teste d’aglio intere | 1 mazzetto di timo fresco | 3 cucchiai di olio di oliva | 125 ml di brodo di pollo | 125 ml di vino bianco | sale grosso
La pappa col pomodoro è sicuramente l’esempio più eclatante che non si butta via nulla e meno che mai il pane. Ricordo quando i miei nonni mi dicevano che era peccato buttare via il pane. Piatto di estrazione contadina ma poi rivalutato da numerosi chef in Italia che l’hanno riproposto in modalità differenti, donadogli quel tocco di nobiltà di cui, a mio modesto parere, la pappa col pomodoro non richiedeva. Nasce in Toscana, forse nelle colline senesi ma poi si è diffuso in gran parte delle regioni centrali; è semplicissimo da fare ma attenzione ad un consiglio che sto per darvi: se non siete amanti dei sapori forti diminuite abbondantemente l’aglio!
Per ottenere la vera pappa col pomodoro è assolutamente necessario usare il pane toscano non salato e l’olio extravergine d’oliva della regione. La pappa col pomodoro può essere gustata anche fredda e sempre senza l’aggiunta di alcun tipo di formaggio. Alcune versioni sono senza cipolla, ma solo con aglio. Si può aggiungere anche del peperoncino. Al posto del pomodoro fresco si possono usare anche i pelati.
Ecco quindi a voi la ricetta della pappa col pomodoro.
Il piatto più veloce della storia, e sicuramente più famoso nel nostro Belpaese sono gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino. Un classico di sempre che accompagna momenti indimenticabili della vita di tutti, dalle nottate in compagnia alle finali dei mondiali di calcio.
Gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino sono un piatto che si fa sempre apprezzare, si riscoprono nei momenti più critici, quando il frigo è vuoto e non si sa che cucinare o quando arrivano degli attacchi di fame improvvisi e non si vuole passare troppo tempo tra i fornelli. Vi propongo la ricetta degli Spaghetti aglio, olio e peperoncino così come li preparo io.
Una valida politica in difesa delle tradizioni locali ha permesso a Modena e ai territori limitrofi di conservare un ottimo rapporto con i piatti e i vini provenienti dalla cucina locale. Non solo terra di insaccati, inutile ricordare la bontà e la raffinatezza dello zampone e del prosciutto che – assemblati in un piatto unico – danno vita al “cotechino in galera”, e non solo località di dolci di prim’ordine – amaretti di San Geminiano e colomba di Pavullo -: Modena e dintorni possono giocarsela a testa alta con qualunque altra località italiana anche in fatto di primi piatti e di secondi, soprattutto se di carne.
Le polpette sono un classico della cucina italiana ed hanno un grande vantaggio: si possono preparare surgelare e all’occorrenza tirare fuori dal freezer ed utilizzare come arricchimento per una zuppa di pomodoro, per condire il couscous o come semplice secondo da accompagnare ad un’insalata fresca o a delle patate se preferite. Sono un perfetto jolly da scongelare all’occorrenza. Questa preparazione è un pochino diversa dalla ricetta tradizionale perché prevede l’uso della carne d’agnello, vi consiglio di provarla, il sapore che si ottiene è davvero sensazionale.
Polpette di agnello e aglio
Ingredienti per 40 polpette
1 kg di macinato di agnello | 1 uovo intero | abbondante prezzemolo tritato | 2 spicchi d’aglio tritati | sale | pepe nero macinato | noce moscata | olio per friggere
Preparazione: mescolate insieme il macinato, l’uovo, il prezzemolo, l’aglio, il sale ed il pepe in una ciotola. Poi formate delle palline piuttosto piccole – da un sol boccone – e friggetele in una padella a fuoco medio alto. Poi fatele freddare bene, mettetele in una bustina cuki facendo uscire più aria possibile e riponetele nel reparto surgelati del vostro frigorifero per non più di tre mesi.
L’aglio è un bulbo meraviglioso, un ingrediente indispensabile in cucina in tutte le sue varietà: l’aglio verde – quello fresco – l’aglio giallo – quello essiccato – ed infine il dolce aglio rosso. Quello più diffuso e più trovabile è sicuramente l’aglio giallo che viene utilizzato quotidianamente nelle nostre cucine, un pochino meno utilizzate, proprio perché più sconosciute sono invece le altre due varietà: quello verde e quello rosso. L’aglio verde fresco si usa moltissimo nelle insalate, sia il bulbo in senso stretto sia la foglia verde tenera ed aromatica, mentre l’aglio rosso si presta di più alle preparazioni cotte. Eccovi 2 ricette per insaporire due piatti piuttosto comuni e renderli speciali.
La cucina provenzale si differenzia in maniera abbastanza netta da quella del resto della Francia. Una gastronomia in cui l’aglio e l’olio d’oliva sono il motivo ricorrente e della quale le numerose “erbe di Provenza” rappresentano lo spirito. In un certo senso potremmo affermare che la gastronomia provenzale riflette lo stile di vita degli abitanti di questa regione che mescola la “territorialità” mediterranea al tradizionale “savoir vivre“.
Molte sono le varianti per cucinare le melanzane alla provenzale, ma tra tutte quelle che ho potuto esaminare, solamente quella che vi presento oggi si avvicina al gusto e allo stile della provenza. Aromi, riso e pomodoro sono ingredienti principali all’interno di una cucina che ha saputo unire in maniera sapiente il gusto e la specificità di realtà differenti come l’area mediterranea e la Francia. Melanzane alla provenzale (ingredienti per 4 persone)
2 melanzane grosse
2 cucchiai di olio d’oliva
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
2 fettine di pancetta affumicata
90gr di pomodori pelati
1 cucchiaino di timo
1 uovo
60gr di pangrattato
120gr di riso lessato
60gr di grana grattugiato
sale
Quando si parla di cucinare del cibo nel week-end in realtà non si parla di avere più tempo per prepararlo, ma semplicemente di avere più tempo per gustarlo. A me piace invitare gente nel fine settimana e proporre un menu che mi permetta di fare tutto con comodo, in modo da potermi godere la casa e al tempo stesso invitare gli amici per un pranzo senza dover fare tutto dalla mattina. Per cui ho intenzione di proporvi tre piatti come idea di base, sui cui volendo potrete lavorare di fantasia, per godervi un lunch di tutto rispetto con i vostri amici divertendovi e, soprattutto, senza passare tutta la mattinata nella vostra adorata cucina!
Quando parli con un napoletano di cucina ti conviene stare molto attento. Abbiamo la presunzione di cucinare sempre in maniera migliore rispetto a tutto il resto del mondo. Dovete sapere che a Napoli tre sono le cose intoccabili: San Gennaro, Maradona e la cucina della propria madre. Spesso, non mi vergogno a dirlo, ho dibattuto per ore con molti amici non campani perorando la causa della napoletanità in cucina, sostenendo che quando a preparare c’è la mano di una donna napoletana, sicuramente quel piatto ha quel qualcosa in più che non si può spiegare.
Certo battibecchi di questo tipo posso sostenerli solo con determinate categorie di amici, perchè se già mi sposto al sud, in particolare in Sicilia, la guerra con la tradizione culinaria napoletana si fa ardua. Sono molti i punti in comune tra napoletani e siciliani, sarà per motivi storici, ma quando si tratta di avere la mano un pò pesante in cucina per aggiungere quel qualcosa in più, anche le donne siciliane ne sanno una più del diavolo.
C’è un alimento in particolare che caratterizza la cucina di queste due regioni: la nera e appetitosa melanzana. Anche detta melenzana, o in dialetto napoletano mulignana, fa parte di molteplici ricette legate alla tradizione. Ricette che, vi assicuro, vengono tramandate di generazione in generazione, sempre in maniera diversa. State certi che in ogni casa napoletana o siciliana non riuscirete mai a mangiare lo stesso tipo di piatto a base di melanzane.
D’estate poi la sfida alla preparazione di questo gustoso ortaggio sembra prendere il via come in una sorta di gara, e non c’è caldo che tenga a far desistere chiunque dal cucinarle. Per mantenere viva questa tradizione e sfidare in un certo senso gli amici siciliani mi permetto di proporre la ricetta napoletana della vera parmigiana di melanzane. Seguendo la tradizione della mia famiglia preparatevi ad un piatto che, da buona napoletana devo dirlo, è certamente dotato di quel qualcosa in più che non si può spiegare!
Le zucchine ripiene sono uno di quei piatti che in casa non mancano mai! Esistono numerose ricette per la realizzazione di questo piatto, dalla versione vegetariana (di cui vi abbiamo già parlato in passato) alla versione con pesce. Ma la migliore, secondo me, rimane quella con la carne! Le zucchine ripiene, di estrazione ligure, trovano però spazio in molte cucine sparse su tutto il territorio italiano. Consiglio però di cucinarle un giorno prima, di assaporarle fresche, magari cucinatele di sera e lasciatele riposare in frigorifero tutta la notte per poi servirle a pranzo il giorno seguente!
Zucchine ripiene (ingredienti per 4 persone)
8 zucchine
100gr di carne di maiale macinata
100gr di salsiccia sgranata
40gr di prosciutto cotto tritato
370gr di mollica di pane
1 uovo
50gr di grana grattugiato
burro
timo o prezzemolo
aglio tritato
sale, pepe
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