Natale, si sa, è tempo di presepe e di grandi abbuffate: ci si raduna, di solito tra parenti, con le gambe sotto il tavolo, e mentre ci si scambia i rituali auguri si degustano le più straordinarie prelibatezze offerte dalla gastronomia internazionale, proprio a suggellare la straordinarietà della festa.
Ma mentre non sappiamo se celebrerete la festa ingozzandovi di uova di storione o patè d’oca (solo per citare due esempi), siamo sicuri che un alimento non potrà mancare dalle vostre abbondanti tavole: il pane, in tutte le sue forme. E proprio un alimento “banale” come il pane è il festeggiato principe della sagra “Panebò”, che si terrà nel week-end tra 27 e 28 dicembre nel comune sardo di Borore.
Sarà Pane in tutte le sue forme, ma soprattutto sarà – come si apprende dal programma della due giorni – Pane come ponte tra le culture. Già, perché questo semplice impasto di farina acqua e lievito è un significativo filo rosso capace di unire (e, speriamo, far dialogare) le principali religioni monoteistiche, e le conseguenti filiazioni culturali che ne sono scaturite.