Amo le zucchine! Sono facili e veloci da cucinare e con qualche accorgimento sono un contorno perfetto. In genere, quando il tempo e gli impegni lo permettono, le cucino lentamente sulla griglia e poi le condisco con olio, una spruzzatina di aceto, sale e menta fresca. Ma quando ho voglia di un sapore diverso, utilizzo un metodo alternativo e pratico per cucinare questa verdura. L’unica piccola difficoltà consiste nel tempo da dedicare alla frittura delle zucchine, ma superato questo scoglio il gioco è fatto. Una volta completata la frittura la novità della ricetta sta nella salsa con cui ricoprire le verdure. La salsa allo yogurt è un ingrediente ormai molto comune in tante preparazioni, si usa per condire le verdure, il pinzimonio o la carne. Ne esistono alcune varietà in commercio ma i più abili di voi potrebbero tentare di farla a casa. La ricetta non è complessa.
aceto
Settembre tempo di conserve, prepariamo la marmellata di cipolle di Tropea
Ancora una marmellata, spero non vi dispiaccia, in primis perchè è arrivato settembre ed io lo associo a conserve e a tutto ciò che va a finire conservato in vasetti (sapete, in vista dell’inverno …), in secondo luogo perchè non si tratta di una marmellata dolce, o meglio, dolce è dolce, però è destinata ad accompagnare cibi salati, come ad esempio i formaggi, e, per ultimo, ma non per importanza, la marmallata di cipolle di Tropea è fantastica.
La marmellata di cipolle di Tropea è ottima per accompagnare formaggi semi stagionati, come il pecorino ad esempio, le carni alla griglia ed infine per improvvisare gustosi crostini. Vi avverto che ci vorrà un pò di pazienza per la preparazione: inizialmente per affettare tutte le cipolle molto ma molto sottilmente e poi una lunga attesa, diffati le cipolle dovranno essere messe a macerare diverse ore.
La ricetta della caponata per tutti, quella al forno
Proprio la settimana scorsa mi è venuta un’improvvisa voglia di caponata. In realtà però non avevo molta voglia nè di friggere, nè di mangiare fritture, causa bagordi culinari delle ultime settimane, (chissà perchè in estate il mio rigore nell’alimentazione va a farsi benedire …). Considerando che la caponata altro non è che un piatto tipico della gastronomia siciliana costituita da diversi ortaggi fritti come le melanzane, i pomodori e le cipolle, ho pensato che avrei potuto optare per la cottura in forno e così ho proceduto tagliando a cubetti e pezzetti le varie verdure e tuffandole dentro una teglia e ricoprendola poi di carta d’alluminio (a proposito, non dimenticatevi di utilizzarla).
Da sempre buonissimi, i fagioli in insalata
Devo confessarvi una cosa. Capita a volte che mi nutro con un pasto che non è estattamente da grande chef
Il Ketchup?! quello fatto in casa con la ricetta di Jamie Oliver
Quanto é buono il Ketchup? secondo me moltissimo. Se poi già apprezzate quello confezionato dalla ben nota marca Heinz allora adorerete quello fatto in casa. Ho provato a farlo seguendo la ricetta del “cuoco nudo” Jamie Oliver così come é scritta nel suo ormai celeberrimo libro” La mia Cucina Naturale” edito da Tea e devo dirvi che é davvero molto ma molto più buono di quello confezionato. Certo la texture risulta molto più rustica ma fidatevi é sensazionale. Se poi avete in mente di fare una bella bistecca alla griglia per cena allora l’abbinamento con questa salsa sarà davvero da leccarsi i baffi. Secondo me sta molto bene sia con le bistecche di manzo sia con quelle di collo di maiale o coppone, perché la nota acida tende a spegnere quella grassa della carne. Se nella ricetta vedete delle spezie che proprio non vi piacciono allora molto semplicemente non usatele. Considerate che queste dosi sono per 500 ml di salsa.
Conosciamo l’agrodolce con il Maiale in agrodolce
Oggi analizziamo un metodo di cottura particolare, l’agrodolce, e lo facciamo con una ricetta che richiama un po’ la cucina cinese, il Maiale in agrodolce. Cucinare i cibi utilizzando questo speciale espediente che insaporisce i piatti in modo unico, mescolando il gusto acidulo a quello dolce, è molto semplice. Basta mescolare in cottura dello zucchero e dell’aceto e lasciare che lo zucchero si sciolga nel fondo di cottura, e l’agrodolce è fatto!
Un suggerimento importante, che mi permetto di darvi, per non rendere i piatti troppo sdegnosi consiste nel saper dosare opportunamente la quantità di zucchero ed aceto. Esagerare con l’aceto darà al piatto uno spunto troppo pungente, mentre non regolando adeguatamente lo zucchero si rischia di non ottenere più l’agrodolce. Il piatto di oggi, il Maiale in agrodolce, ricorda un po’ una ricetta che abbiamo scritto un po’ di tempo fa, quella del maiale al Marsala. Ma cucinando e gustando il Maiale in agrodolce vi accorgerete che sono due piatti molto differenti.
Una ricetta campana per le feste: l’insalata di rinforzo
L’insalata di rinforzo è un piatto tipico della cucina napoletana che si prepara durante le feste natalizie e si mangia la sera del 24 dicembre durante il cenone di Natale. Si può chiaramente consumare anche il 25 e il 26 dicembre, nella mia famiglia ad esempio l’insalata di rinforzo e l’insalata russa venivano preparate in abbondanza e consumate per tutte e tre i giorni di festa. Questa insalata affonda le sue radici nella storia antica napoletana, infatti veniva preparata proprio per il cenone della Vigilia, serata in cui di solito il pasto era molto magro, proprio per rinforzare le portate di pesce. La tradizione chiaramente è rimasta e anche adesso che il cenone è diventato più abbondante questa particolare insalata all’aceto non manca mai sulle tavole napoletane.
L’ingrediente principale è il cavolo, che viene accompagnato da olive, acciughe e sott’aceti. Nella preparazione tradizionale viene utilizzata molto spesso la giardiniera, una preparazione sott’olio caratteristica della campania, e poi i peperoni dolci e piccanti, sempre sott’olio, noti come papaccelle. La giardiniera è chiamata così perchè le verdure che la compongono sono tutte quelle che offrono gli orti in un certo periodo dell’anno: zucchine, carote, fagiolini, cavolfiore, peperoni, sedano, cipolla, porri e anche qualcos’altro mi sembra! Le papaccelle invece sono quei piccoli peperoni, corti, tondi e polposi, in genere piccanti, anche se non eccessivamente, che vengono messi sott’olio anche ripieni.
Nella ricetta io ho indicato solo i sott’aceti, ma se disponete di altri ingredienti come questi aggiungeteli pure, per un’insalata ancora più di rinforzo!
Idee per Halloween: zucca in agrodolce
Il successo della zucca non fu immediato. Arrivò in Europa nel XVI secolo, parliamo della variante perenne, originaria dell’America Meridionale, e la zucca attirò le persone che venivano a contatto con essa più che altro stimolandone la fantasia, vista la sua particolare forma. Gli impieghi alimentari all’inizio furono davvero scarsi, visto che la zucca è caratterizzata da una polpa poco saporita, che non attirrava nessuno. Poi arrivarono lunghe carestie e una volta finite queste qualcuno provò particolari abbinamenti con altri ingredienti, con condimenti e aromi particolari, metodi di cottura diversi e così la zucca è diventato l’ortaggio che noi tutti conosciamo e apprezziamo e che in questo periodo dell’anno acquista anche una fama particolare!
Come detto anche in precedenza negli altri articoli delle ricette che la riguardano, ribadiamo che la zucca è estremamente digeribile e anche che è una fonte eccellente di beta-carotene, un antiossidante che il nostro organismo trasforma in parte in Vitamina A e che si rivela utile per prevenire i danni dei radicali liberi, che possono provocare alcune forme tumorali. In realtà della zucca non andrebbe consumata solo la polpa, ma anche i semi, che sono ricchi di tutta una serie di minerali, quali il magnesio, lo zinco, il fosforo, il ferro e il potassio.
La zucca finisce col rivelarsi un alimento talmente tanto sano e completo che non possiamo davvero limitarci a mangiarla solo in autunno o in questo determinato periodo dell’anno. Può essere Halloween tutte le volte che vogliamo!
Tapas di uova e formaggio, antipasti sfiziosi e gustosi
Preparare le tapas con le uova e il formaggio fà di questi particolari alimenti una vera e propria delizia. Ingredienti assolutamente comuni vengono amalgamati e mescolati, speziati e conditi, diventano così degli stuzzichini sfiziosi, semplici, e al tempo steso nutrienti. La fantasia si sbizzarrisce ed ecco uova sode e strapazzate in diverse maniere, formaggi e salse mescolati, il tutto accompagnato dall’accavallarsi di sapori dolci e piccanti.
Uova strapazzate alla basca
Ingredienti per un vassoietto: 5 uova, 100gr. di chorizo (o salsiccia piccante), 1 peperone rosso, 1 peperone verde, 2 pomodori grandi, 1 cipolla rossa grande, 30gr. di burro, 4-6 fette di pane rustico, 4 cucchiai d’olio d’oliva, sale, pepe.
Fate scaldare 2 cucchiai d’olio in una padella larga, rosolate la cipolla e i peperoni per 5 minuti, aggiungete poi i pomodori, fateli scaldare e poi trasferite tutto in una pirofila. Aggiungete un cucchiaio d’olio nella padella, fate soffriggere il chorizo per 30 secondi, aggiungete le verdure e poi mettete tutto da parte. Rompete e sbattele le uova in una ciotola, salando e pepando. Aggiungete l’olio rimasto e il burro nella padella, versatevi le uova e fatele cuocere mescolando di continuo, unite le verdure con il chorizo, senza smettere mai di mescolare. Serivte poi su un vassoio versando il tutto su delle fette di pane tostate.
Patate all’insalata
Zucchine alla scapece e melanzane a funghetti
Nella botte piccola c’è l’Aceto buono …
Prepariamo la caponata di melanzane
La caponata di melanzane, nella fattispecie, è un tipo piatto della gastronomia siciliana: trattasi di ortaggi fritti (per lo più, appunto, melanzane), conditi con sugo di pomodoro in salsa agrodolce. Ne esistono moltissime varianti, a seconda degli ingredienti: le ricette “classiche”, raccolte in tutta l’isola, sono una quarantina addirittura.
Quando prendete le melanzane badate che siano sode ed abbiano la buccia lucente; devono essere al punto giusto, nè troppo acerbe nè troppo mature. per preparare la ricetta odierna, la caponata di melanzane, ricordatevi innanzitutto di tagliare a dadini le melanzane, metterle in un colapasta con del sale e lasciarle sgocciolare per almeno un paio di ore affinchè perdano l’amaro.