Arista al miele con salsa di soia

Ecco una ricetta davvero speciale. Vi consiglio di prepararla proprio per una cena, vedrete che i vostri invitati rimarranno molto colpiti e vi chiederanno la ricetta, per poter ripetere la delizia! Marinare la carne prima di cucinarla è sempre un ottimo modo per donarle il sapore desiderato, che risulterà forte e caratterizzante, proprio perché grazie al periodo di posa assorbirà tutti gli aromi e si impregnerà del condimento. Potrete abbinare a questa carne delle patate al forno e un’insalata e vi consiglio anche di servire come antipasto dei formaggi accompagnati da marmellate e miele, saltare il primo piatto e completare la cena con uno o più dolci al miele, dolcetti magari, insomma una piccola festa della dolcezza estrema, quella creata dal miele.

L’arista si presta particolarmente a questa ricetta perché viene accompagnata alla perfezione dalle salse. Questa variante un po’ dolce risulterà comunque piuttosto originale e vi incoraggerà a lasciare in tavola anche le marmellate e il miele, come si fa in alcuni paesi nordici, come la Svezia o la Danimarca, dove le carni vengono accompagnate da salse salate e dolci e da marmellate.

Ravioli al vapore cinesi.

Dim SumI ravioli al vapore sono dei dim-sum, cioè gli spuntini preferiti dai cinesi: si acquistano per strada dai venditori ambulanti, oppure si consumano nelle sale da thè, dove la gente, di solito a metà mattina ed a metà pomeriggio, ama ristorarsi con infinite varietà di snacks, sorbendo una tazza di thè caldo.

I ravioli più conosciuti sono quelli di pasta di riso, tipici della cucina cantonese, ma ne esistono molte varianti locali, come quella del Nord della Cina che presentiamo qui. Sono d’altronde i cinesi ad avere inventato la cottura al vapore, che permette ai cibi di non disperdere nulla del loro sapore e delle loro sostanze nutritive.

Fra gli ingredienti di questa ricetta, i ravioli al vapore, si segnala il cavolo cinese, chiamato anche cavolo di Pechino o cavolo sedano per la forma allungata e le foglie bianco-giallastre: è acquistabile nei negozi di alimenti orientali o in quelli di frutta e verdura specializzati.

Prepariamo la fonduta mongola

La fonduta mongola è la preparazione conviviale per eccellenza della cucina cinese: la famiglia e gli ospiti si riuniscono attorno alla pentola di ottone, munita di un braciere e con le bacchette immergono i cibi crudi nell’acqua calda, ritirandoli velocemente per poi intingerli nelle salse d’accompagnamento: più ricco è l’assortimento dei cibi da cuocere, più gustosa sarà la zuppa che a fine pasto verrà versata dalla pentola nella ciotola di ogni commensale.

Questo piatto, introdotto a Pechino nel 1600, pare abbia avuto origine dall’abitudine di alcuni popoli nomadi della Mongolia di riunirsi a fine giornata attorno al fuoco del loro accampamento: messa a scaldare l’acqua per la cena negli elmi di metallo rovesciati, vi intingevano i cibi crudi ottenendo così una cottura rapida ed efficace ed alla fine sorbivano la zuppa ristoratrice.

Questa versione della fonduta mongola contempla il carrè d’agnello: fate attenzione a richiedere in macelleria un carrè che abbia un filetto del diametro di almeno 4-5 centimetri; non vanno bene gli agnelli da arrostire interi come quelli, ad esempio, di provenienza sarda. In alternativa possono essere utilizzati tutti i tipi di carne per la cottura nel brodo.