Nel weekend scorso ho approfittato un pò del ponte per tornare a Genova, ovviamente, visto i figli piccoli, per andare al mitico Acquario al Porto Antico. Ma due giorni senza vino sono un pò troppi per un sommelier anche in vacanza qundi mi sono trovato un bel ristorante come Al Veliero in Via Ponte Calvi dove poter gustare, insieme a dell’ottimo pesce (e credo che mangiarne di buono a Genova città sia più difficile di quanto si creda…) un pò di pasta al Pesto fatto come si deve.
Ginger ne ha già parlato spesso di come farlo, di come è fatto e di come si potrebbe addirittura “migliorarlo” quindi non spendo molte parole per dirvi che senza il basilico ligure e senza l’olio di queste zone, è veramente un’altro mondo…
E per un piatto apparentemente semplice come la pasta (magari fresca) con il pesto che cosa ci posso abbinare? L’abbinamento che si studia nei manuali da sommelier è quello che ho provato io stesso e che non esito a consigliarvi ogni volta vi sia possibile, ovvero quello con il Pigato, sorta di clone (si pensa) del Vermentino che sicuramente già conoscerete dalla Sardegna (Gallura) o dalla Toscana (Colli di Luni e Bolgheri).
Il Pigato si trova invece quasi esclusivamente in Liguria, specialmente nella DOC Riviera Ligura di Ponente. Io ho avuto la fortuna di assaggiare con le mie Trofie al Pesto uno dei migliori ovvero quello di Bruna, azienda molto importante, che addirittura ne fa due versioni. Una che è la più famosa e premiata ovvero “U baccan” e l’altra altrettanto buona “Le Russeghine“.
Il Russeghine 2006 che ho assaggiato era delicato e fragrante con note coinvolgenti ma sussurrate di agrumi, tiglio, biancospino e pesca gialla corredate da note balsamiche di timo e salvia e una punta leggera di senape dolce. In bocca era secco e minerale con una freschezza delicata e finale fruttatissimo. E su un piatto come il pesto dalla delicata ma profonda aromaticità è davvero un coronamento più che degno che consiglio a tutti.
Ma dato che il Pigato non si trova in tutti i supermercati e neanche in tante enoteche italiane, potete provare con qualche Vermentino sardo o Toscano, purchè ovviamente di qualità.
Se poi avete la fortuna di stare a Genova, allora vi potete rifornire dall’enoteca più internet 2.0 d’Italia, ovvero quella di Fiorenzo in Via Donizetti, che potete imparare a conoscere sul suo blog.