La costa toscana della provincia di Lucca è da sempre considerata terra di Vip, con le prime stazioni balneari della storia, per soli ricchi, perché all’epoca le vacanze poteva permettersele solo chi aveva tante possibilità finanziarie a disposizione.
Nonostante le vacanze al mare oggi sono diventate un fenomeno di massa, a Viareggio vale ancora la regola dei Vip, insieme alla gemella Forte dei Marmi. E anche mangiare da queste parti può essere un’esperienza unica.
Due ristoranti di Viareggio da non perdere
Se siete a Viareggio, e avete voglia di spendere (bene) un po’ di soldi, andate dal Piccolo Principe, un hotel esclusivo sulla costa, considerato forse il più affascinante. All’arrivo sarete accolti dalla bellissima facciata, in stile Belle Époque, che ha visto i grandi della poesia e del cinema italiani.
Appena restaurato, il palazzo accoglie il ristorante Piccolo Principe con lo chef Giuseppe Mancino che ha appena ricevuto due stelle dalla guida Michelin.
Un ristorante di pochi coperti, esclusivo e tradizionale, della Toscana. Niente escursioni strane, ma la scelta su tre menù tra pesce, carne e vegetariano. Nel menù di pesce non può mancare la calamarata di Gragnano, le mazzancolle e le lumache, ma con creazioni originali, come i ravioli di riso. Qui le lumache condiscono la pasta insieme al granchio e alle alghe, toccate dal pomodoro giallo.
Che dire invece della mazzancolla, abbinata con il miele, la pastinaca e il fegato d’oca. Eccezionali le cime di rapa con i tortelli, i datterini e la bufala, oppure lo scorfano fatto con il farro della zona, la crema di bietole e la salsa del caciucco.
Il topinambur e i carciofi vanno a condire l’aragosta, bagnata con salsa bernese, mentre non può mancare il grande classico toscano, il piccione, con l’anatra laccata.
Altro giro, altro ristorante, da Romano, un locale storico che oggi ospita Andrea Papa, guidato da Franca Checchi. C’è da fare la fila per i classici della cucina toscana, tra mare e monti, con il tartufo e le patate su cui viene adagiata la sogliola.
Altre grande secondo sono i calamaretti, ma chi ama i primi può spaziare tra la minestra di farro con la rana pescatrice oppure le classiche bavette. Un ristorante così non può poi rinunciare agli scampi.