Piatto appartenente alla cucina laziale povera, quella che profuma di tepore casalingo, le puntarelle alla romana rappresentano un contorno/secondo piatto gustoso e rassicurante che reca in se il sapore prezioso ed insuperabile della tradizione. Per chi non le conoscesse, le puntarelle non sono altro che le foglie interne della cicoria spigata. Si tratta di un ortaggio che è difficile trovare al di fuori della provincia Romana ma che chi abbia la fortuna di avere a disposizione farà bene a non sottovalutare.
La ricetta prevede che le puntarelle, una volta ben pulite, vengano fatte riposare per almeno un’ora in acqua gelata salvo poi essere condite con un’emulsione di olio extra vergine di oliva, aglio, aceto e acciughe sott’olio salate, per risultare a dir poco allettanti. Il punto di forza di tale pietanza sta nel sapore leggermente amarognolo delle puntarelle che può essere esaltato ulteriormente unendo un tocco di peperoncino, non dimenticate di aggiungerlo. Bene, adesso non resta che portarle in tavola e divorarle. Sullo stesso genere provate anche i fusilli alla catalogna ed il gratin di carote e catalogna di Benedetta Parodi.