Il periodo dell’anno è perfetto per questa ricetta, ecco perché oggi parleremo di come cucinare i funghi trifolati. Piatto semplice, tradizionale, leggero e molto gustoso, i funghi trifolati sono anche una pietanza molto versatile che potrete utilizzare come contorno, come condimento delle scaloppine, da accompagnamento alla polenta o sulla pizza. Insomma, basta solo avere fantasia e ho già fame solo a descrivere tutte queste prelibatezze. In questa stagione è facile trovare i funghi freschi di bosco, ecco perché vi suggerisco di evitare di acquistare i classici champignon a fettine. Questo tipo di fungo si trova in tutti i periodi dell’anno e non è certo uno dei più saporiti. Cercate invece i gallinacci, i pleurotus, o meglio ancora i porcini, anche di betulla. Ne guadagnerete in gusto!
Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la preparazione dei funghi trifolati deve essere veloce, altrimenti i funghi – che sono ricchi d’acqua – rischiano di diventare una poltiglia. Assicuratevi che la fiamma sia sempre molto vivace e prima di cucinarli lavate i funghi il meno possibile. Prima spazzolateli, eliminate il terriccio dalla base, ripulite per bene anche la parte inferiore del capello perché la terra può annidarsi tra le lamelle, e solo alla fine passate velocemente i funghi sotto un getto di acqua fredda. Se dovete utilizzarli per altre preparazioni, lasciateli a metà cottura e non aggiungete il sale né il prezzemolo, che poi aggiungerete alla preparazione finale.
Ricordate che con i funghi di bosco bisogna sempre fare molta attenzione! Se non siete esperti nel riconoscerli, acquistateli solo da rivenditori sicuri e assicuratevi che si tratti di un tipo di fungo che si può mangiare senza cotture preventive. Con i finferli, i pleurotus o i funghi porcini non si corre alcun rischio. Alcuni tipi di fungo però sono del tutto commestibili solo dopo essere stati sottoposti alla bollitura, che è in grado di eliminare la loro leggera tossicità.