L’astice

Dall’America e dall’Inghilterra in questi anni abbiamo spesso importato piatti, abitudini e stili di vita. L’ultima tra queste, ma solo a livello cronologico è l’astice.

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L’astice, appartiene alla famiglia dei crostacei, ha un aspetto non propriamente affabile, ma le sue carni sono molto gustose che permettono di essere impiegate nella preparazione di piatti saporiti, che contendono all’aragosta il primato della bontà.

L’astice, come già detto, è un crostaceo ed è caratterizzato, diciamo, da dimensioni importanti: il suo corpo è robusto ed ha un colore bluastro con delle striature sul dorso, solo dopo la cottura diventa di quel color rosso vivo.

L’astice è il crostaceo più grande del Mar Mediterraneo, considerando che può arrivare a circa 30-40 centimetri di lunghezza per due chilogrammi di peso, possiede anche due chele, una più grande dell’altra, e due paia di antenne ben visibili ad occhio nudo, di cui le più grandi raggiungono l’intera dimensione del corpo, le altre invece sono più corte.

In realtà l’astice può anche raddoppiare tali dimensioni, raggiungendo anche i 60 centimetri e i 6 chilogrammi di peso, anche se in commercio sono comunemente reperibili con un peso medio inferiore ai 2 kg. Come nel caso delle aragoste, l’astice è ricco di proteine ed è apprezzabile anche per l’apporto calorico, che in media è di 82 kcal per 100 grammi di prodotto vedibile. Conosciuto e consigliato soprattutto per la sua capacità di fornire molto fosforo, sodio, potassio, nonché vitamina A. Tenendo conto del grande apporto di sodio si consiglia di consumarlo con moderazione se si soffre di ipertensione e, come per tutti i crostacei, praticamente è vietato a coloro che soffrono di ipertiroidismo.

Alcuni consigli per la sua cottura

Prima di tutto nel momento in cui avviene l’acquisto dell’astice è fondamentale controllare sempre la provenienza e la data di confezionamento. Tenete sempre in considerazione che un’astice per essere considerato in buono stato deve presentare colori vivaci e non fare cattivo odore, le specie più commercializzate sono quella mediterranea che è anche la più pregiata. L’altra specie, di facile reperibilità al supermercato o dal pescivendolo di fiducia è quella atlantica, che presenta un colore più uniforme e nessuna striatura gialla, ed ha un costo leggermente inferiore perché nell’Atlantico sono pescati più frequentemente.

L’astice si può preparare in tanti modi, ma i due più rapidi, semplici e che esaltano il suo sapore

– Bollito per 10 minuti in acqua bollente e poi pulito e condito con olio, sale rosa e un poco di limone fresco.

Cucinato in un tegame con un pò di acqua, pomodori freschi o pelati, prezzemolo olio e aglio.

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