Iniziamo il nostro viaggio nel mondo delle alghe, per imparare a conoscere dei sapori e delle consistenze nuove, per provare ad aggiungere dei nuovi ingredienti alla nostra cucina e anche perchè bisogna provare un po’ di tutto, perchè non possiamo sapere quanti sapori esistono nel resto del mondo, gusti che non conosciamo e che potrebbero ispirarci per nuovi e gustosissimi piatti.
Ribadisco che queste sono ricette in cui le alghe la fanno da padrone, non sono solo accompagnamenti o condimenti, sono preparazioni pensate proprio per imparare a conoscere le cotture e il sapore di questi particolari e antichi ingredienti.
Involtini di kombu
Ingredienti: 8 strisce di kombu di circa 20 cm ciascuna, 4 carote, 1 cucchiaio di shoyu.
Lavate rapidamente le alghe sotto l’acqua corrente e lasciatele in ammollo in acqua per 1 ora. Pulite e tagliate le carote in bastoncini di circa 6 cm di spessore, tagliate anche 6 delle strisce di kombu in 3 pezzi di circa 6 cm e con questi avvolgete i bastoncini di carote. Tagliate invece in lungo le altre strisce, facendone delle striscioline molto sottili, con cui legerete i bastoncini avvolti nelle kombu, chiudendo con un nodino. Mettete l’acqua dell’ammollo delle alghe in una pentola, versatevi dentro i bastoncini di carote e portate ad ebollizione, lasciando poi cuocere a fuoco medio e pentola coperta per 40-45 minuti. Aggiungete lo shoyu e lasciate sul fuoco, senza più coprire, in modo che il liquido possa evaporare. Dopo aver tolto dal fuoco portate in tavola.
Zuppa di ceci e kombu
Ingredienti: 200gr. di ceci secchi, 1 cipolla, 10 cm di alga kombu, 3 foglie di alloro, sale.
Lavate e lasciate i ceci in ammollo per 24 ore. Lavate e lasciate in ammollo le kombu, nella stessa acqua dei ceci, per 10 minuti. Sbucciate e tagliate la cipolla a mezzelune. In una pentola a pressione disponete le alghe sul fondo, mettete poi le cipolla e infine i ceci, versate l’acqua dell’ammollo di legumi e kombu, unite l’alloro e una presa di sale. Chiudete e fate cuocere con la retina frangifiamma per circa 40 minuti, poi servite accompagnando con crostini di pane integrale.
Stufato di verdure e wakame
Ingredienti: 30gr. di wakame, 2 cipolle, 2 rape medie, 220gr. di cavolini di Bruxelles, 200gr. di zucca, 3 cucchiai di shoyu.
Lavate e lasciate l’alga in ammollo per 3 minuti in acqua fredda. Poi tagliatela a pezzetti e mettetela sul fondo di una pentola, aggiungete 850ml d’acqua e portate a ebollizione. Unite le cipolle, pulite e tagliate a quarti, lasciate cuocere per 3-4 minuti e poi aggiungete a strati anche le rape, pulite e tagliate a quarti, i cavolini puliti e la zucca privata dei semi e tagliata a grossi pezzi. Dopo aver condito con lo shoyu portate ad ebollizione e lasciate cuocere a fiamma moderata per 20 minuti, coprendo la pentola. Fate infine evaporare il liquido in eccesso, a fuoco vivace, e quindi portate in tavola arricchendo, se volete, con dei cubetti di tofu.
Insalata con wakame
Ingredienti: 4 carote, 2 cetrioli, sale, 50gr. di wakame, 8 cucchiai di succo di limone, alcune fette di limone.
Pulite le carote, lavatete, asciugatele e affettatele molto finemente a fiammifero, lavate e pulite anche i cetrioli, affettandoli molto finemente. Mettete le verdure in una grossa ciotola, salate e mescolate, coprite con un piatto, appogiatevi sopra un peso e lasciate a riposare per 1 ora. Passato questo tempo eliminate il liquido espulso dalle verdure e lasciatele gocciolare, nel frattempo lavate l’alga e lasciatela in ammollo in acqua fredda per 3 minuti. Tagliatela poi a pezzetti con una forbice. Su un piatto da portata sistemate l’alga con le carote e i cetrioli, bagnate con il succo di limone e infine decorate con le fettine di limone tagliate a mezzaluna.
Lo shoyu è quella che comunemente noi chiamiamo salsa di soia, ovvero una salsa fermentata ottenuta dalla soia. E’ un ingrediente fondamentale della cucina giapponese, cinese, ma anche coreana, filippina e indiana. Ne esistono di diverse qualità. In tutti i supermercati potrete trovarla senza alcuna difficoltà.
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