Non lo sapevo, eppure, documentandomi ieri su questo prodotto da forno, ho scoperto che oltre la verione salata ne esiste una dolce. Sto parlando del casatiello, una ciambella di pasta di pane, con l’aggiunta di uova crude da inserire direttamente nell’impasto prima di metterlo in forno, e con la presenza di molto strutto e pepe: insomma, non propriamente una piatto delicato, almeno nella versione originale, quella che si prepararva tanti e tanti anni fa. Durante gli anni si è un pò “ingentilito” e si usava accompagnarlo con ricotta e fave durante le gite fuori porta di Pasquetta. Ma non confondete il casatiello con il tortano, pur essendo due preparazioni tipiche campane presentano una sostanziale differenza: nel casatiello le uova vanno inserite intere da crude nell’impasto, nel tortano invece vanno messe a pezzi dopo averle rassodate.
Infatti per confezionare il casatiello in genere si procede così: prima di stendere la pasta, se ne tiene da parte una pallina grossa come un pugno. Una volta posto il rotolo nella teglia, appoggiarvi sopra, esercitando una certa pressione per fare in modo che affondino nellimpasto, 4 o 5 uova crude e fermare ciascun uovo con due rotolini di pasta disposti a croce. La ricetta del casatiello presente in questo articolo è una sorta di base alla quale potete aggiungere salumi vari come ad esempio del salame tagliato a cubetti o formaggi come emmenthal, fontina, etc etc … Una piccola curiosità sul simbolismo delle uova: esse sono da sempre il simbolo della Pasqua, perchè nella religione cristiana la Resurrezione di Gesù dal sepolcro, viene paragonata al pulcino che esce dal guscio.