Il Pandoro è forse il più classico tra i dolci natalizi, è di origini veronesi e a mio avviso batte il Panettone su molti fronti, visto che in pochi apprezzano i canditi presenti in quest’ultimo e invece la morbidezza e la dolcezza del Pandoro conquistano da sempre grandi e piccini, già quando le feste di Natale iniziano ad avvicinarsi. Serviamo il Pandoro in molti modi, uno dei più classici è quello di accompagnarlo con una crema al mascarpone, ma la mattina inzuppato nel latte e magari spalmato con un po’ di Nutella risulta semplice e speciale!
La ricetta per la sua preparazione è molto complessa, piuttosto lunga e laboriosa, e prima di iniziare voglio consigliarvi di tenere sotto mano gli ingredienti principali, come la farina per avere il tavolo sempre un po’ infarinato, e il latte, ad esempio ne serviranno 3 cucchiai in più rispetto alla dose in ricetta per sciogliere la seconda parte di lievito.
Passiamo a questo punto alla fase di cottura. Il forno dovrà essere preriscaldato a 170° e preparate una ciotolina con dell’acqua, che permetterà al Pandoro di cuocere con l’aiuto del vapore acqueo e di crescere all’interno dello stampo in modo uniforme. L’impasto dovrete lasciarlo ancora a lievitare, sempre per un’oretta circa, fino a quando non avrà riempito e superato in altezza lo stampo a stella. Nota importante: non impostate il forno ventilato, utilizzatelo nella modalità statica, che permette una cottura e una lievitazione più lente e uniformi. Una volta infornato cuocete il Pandoro per 15 minuti, impostate poi il forno a 160° e proseguite la cottura per 50 minuti. Infine, per essere sicure fate la prova stecchino con il vostro Pandoro, che una volta pronto farete intiepidire nello stampo, per poi capovolgerlo e una volta completamente raffreddato potrete cospargerlo con lo zucchero a velo vanigliato.