Vi sarà capitato di ricevere in dono un bel cesto di frutta proveniente da un alberello di un amico o di un parente. A me succede spesso di avere delle pesche e, quando le quantità sono davvero consistenti, è inevitabile che mi venga la voglia di fare una marmellata di pesche, o meglio una confettura, visto che le marmellate sono solo quelle che si fanno con gli agrumi. Sull’arte di preparare la perfetta marmellata fatta in casa si sono spesi fiumi di parole. Solo per citare il guru della cucina italiana, Pellegrino Artusi, nel suo libro potete leggere che la preparazione della confettura prevede una doppia cottura della frutta: la prima per pulire filamenti e bucce e poi passando la purea al setaccio, e l’altra con lo zucchero bianco per “confetturare”.
Ci sono poi le diverse scuole di pensiero. C’è chi dice che la frutta dovrebbe macerare con lo zucchero per 24 ore in frigorifero e chi invece salta il passaggio procedendo alla cottura. C’è chi aggiunge pectina utilizzando il limone o le bucce di mela per aiutare la confettura a gelificare, e riguardo al rapporto frutta-zucchero, anche in questo caso le opinioni sono molte. In generale, vale il criterio che la frutta va assaggiata per capire quanto sia già zuccherina. Poi ci sono i gusti personali e ognuno sceglierà la quantità di zucchero che gli sembra più appropriata al gusto da ottenere. Su una cosa però siamo tutti d’accordo: la marmellata di pesche fatta in casa è squisita e anche se richiede due orette di cottura è certamente tempo ben speso. La mia versione della marmellata di pesche è poco zuccherata perchè non mi piacciono i sapori troppo stucchevoli, ho aggiunto il limone e ho fatto macerare la frutta in frigo con lo zucchero. Se qualcuno di voi avesse suggerimenti o consigli per migliorare il risultato, sarò felice di leggere i vostri commenti!