Forse l’avrò già detto, ma fra tutte le marmellate, quella che preferisco è quella di arance. Non so il motivo ma ho una vera predilezione. Sarà forse che mi capita di utilizzarla anche nei dolci come ingrediente, e associandola al cioccolato ho avuto sempre grandi soddisfazioni. Come quella volta che preparai una crostata al cioccolato fondente ed arance, pura goduria! Tornando alla marmellata di arance, l’ho preparata proprio in questi giorni. Vi dirò che ogni volta per me è un terno al lotto perchè spesso mi sono ritrovata a fine cottura dei composti assolutamente non masticabili, duri come pietra, o, al contrario, troppo liquidi, che non volevano sapere di rassodarsi. Non ho mai capito dove sbagliassi, forse la cottura? Forse le proporzioni? Fatto sta che molto spesso mi sono trovata a desistere nonostante avessi una gran voglia di papparmela.
Una cosa fondamentale per la corretta conservazione delle marmellate, è la sterilizzazione dei vasetti. Operazione fondamentale se non volete che solo dopo qualche giorno il vostro lavoro vada in fumo. Per sterilizzare i vasetti procedete così: pulite e asciugate benissimo i contenitori che volete utilizzare e riempiteli fino a quasi 2 cm dal bordo. Rivestite il fondo di una pentola con un panno da cucina, posizionate i vasetti in modo che non si urtino. Copriteli con l’acqua, mettete sul fuoco e fate bollire. Non appena l’acqua l’acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e continuate la cottura per circa 20 minuti ancora. A questo punto spegnere la fiamma e far raffreddare. Riporre i vasetti una volta raffreddati in un luogo fresco. Ecco, con l’operazione di sterilizzazione non vi ritroverete solo dopo qualche giorno dalla preparazione, la classica patina bianca sulla superficie della vostra marmellata, e soprattutto non si acidirà. Se volete una variante alla classica marmellata di arance, grattugiatevi dentro una radice di zenzero fresco.