TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
Un’amica mi diceva:” Il frigo è la tomba dei miei avanzi!”.
Io posso aggiungere che spesso anche la dispensa lo può diventare.
Piccoli cartocci con rimasugli di farina (con il risultato di vedere la cucina allietata dallo sfarfallio di camole uscite dai sacchetti relativi), pacchettini con qualche cucchiai di pasta, avanzi di frutta secca e uva passa che languono completamente dimenticati dalla massaia.
Per quanto riguarda questi ultimi, opportunamente ben chiusi e radunati in un unico contenitore, penso sia opportuno conservarli in frigo riservandoci però l’accortezza di assaggiarli prima dell’uso….non si sa mai, perché noci, nocciole e mandorle possono facilmente avere gusto di rancido specialmente se sono conservate da tempo.
Per quanto riguarda il pane avanzato, poichè il costo sta diventando veramente elevato e IMMOTIVATO (il prezzo delle materie prime è basso, ma il prodotto finito è carissimo, tanto che come dice mia figlia sembra di andare in gioielleria, anziché dal fornaio) il riutilizzo è semplice e molto vario.
Ricordo ancora la colazione servita in una piccola pensione vicino a Grasse che la mattina, invece di brioches certamente buone ma fuori budget per i gerenti, ci servivano fette di baguettes del giorno prima tagliate a fetta di salame e tostate che accompagnavano in modo egregio il burro e la marmellata!!
Io aggiungo il pane raffermo opportunamente ammollato in acqua o latte all’impasto del polpettone, oppure faccio del pane pizza (una sorta di pizza ma con la base di pane raffermo) oppure lo tosto in forno,riducendolo a pezzetti con il batticarne e frullandolo nel mixer per avere una scorta di pangrattato che conservo in frigo.
Oppure preparo una torta di pane come ora mi accingo a descrivere ora e l’uso di stampi di silicone, variamente decorati, aggiunge un tocco di originalità e bellezza ad un dolce che nasce da materie prime di recupero come nel mio caso.
Tempo di preparazione: circa 30′ più il tempo di ammollo del pane
Costo: medio
Difficoltà: bassa
Ingredienti:
- 150gr di pane bianco raffermo
- 3 fette di pancarré
- 110gr di panna
- 250gr di latte
- 150gr di zucchero
- 2 manciate di uva passa
- 2 cucchiai di gocce di cioccolato
- 60gr di burro
- 100gr di farina
- 2 uova
- 1 ½ bustina di lievito per dolci
- 1 bustina di vanillina
- Un pizzico di sale
Come appare evidente dalla lista ho pesato scrupolosamente tutti gli ingredienti utilizzati, ovviamente se si hanno 5 o 6 fette di pancarré o se la panna a disposizione è in minore quantità va bene lo stesso!!!
Cominciare con il far rinvenire l’uva passa in acqua tiepida e il pane e pancarré a bagno nel latte e panna in una capace scodella.
La ricetta originale (non ricordo neanche dove l’ ho letta) suggeriva di mettere a bagno il pane in ½ litro di panna!!
“Ma scherziamo!!” mi sono detta.
“Voglio far fuori il pane vecchio e lo metto a bagno in un mare di costoso colesterolo puro?”
Allora ecco appunto la variante con un mezzo cartoccio di panna e il latte.
Quando il pane si sarà ben ammollato, lo riduco in poltiglia schiacciandolo con una forchetta, aggiungo l’uvetta ben strizzata, le gocce di cioccolato, la farina setacciata con il lievito, la vanillina e il pizzico di sale.
A parte sbattere vigorosamente con una frustina le uova con lo zucchero e il burro fuso e appena tiepido e aggiungere al composto di pane amalgamando il tutto con cura.
Se si usa uno stampo tradizionale questo va imburrato e infarinato, mentre si viene usato uno stampo in silicone questa operazione non è necessaria.
Infornare in forno preriscaldato e ventilato a 180° per circa 30’/40′.
Controllare la perfetta cottura del dolce infilando al centro di esso uno stuzzicadenti: se uscirà asciutto…. Il dolce sarà cotto a puntino!!!