Ogni anno, quando le ciliegie cominciano a maturare, per me è tempo di fare la marmellata. La marmellata di ciliegie è un classico delle conserve. Mi ostino a chiamarla marmellata – anche se in realtà si tratta di una confettura – perchè nel mio immaginario la parola marmellata è inscindibilmente legata alle conserve casalinge, ai dolci fatti in casa, ai barattoli colorati pieni di squisitezze tradizionali. Io la preparo soprattutto per mangiarla a cucchiaiate, o al massimo per spalmarla sulle fette biscottate della colazione. Qualunque altro uso mi sembra che la snaturi, e le crostate – per quanto siano squisite con la marmellata – io le preferisco con le creme. Il rosso acceso, il sapore dolce e il profumo intenso fanno della confettura di ciliegie una delle cose che amo di più preparare, ma soprattutto mangiare.
Per quanto si tratti di una preparazione molto semplice, la marmellata di ciliegie richiede un bel po’ di tempo libero da dedicare alla cucina. Bisogna aprire tutte le ciliegie, una per una, togliere tutti i piccioli e i noccioli e lavarle per bene. Solo per questa operazione potrebbe essere necessaria mezz’oretta di lavoro. La ricetta invece è molto banale: frutta, zucchero, scorza e succo di limone e cottura – lunghetta per la verità – sul fuoco. Se poi volete ottenere un gusto e un profumo più intensi potete lasciare le ciliegie, ricoperte di zucchero e con la scorza di limone, per almeno sei ore a riposare. Trascorso questo tempo, procedete alla cottura e se le ciliegie sono troppo aspre aggiungete poco zucchero in più, a piacere. Risultato: una irresistibile marmellata di ciliegie rosso rubino!