Ed eccoci arrivati a giovedì Grasso, entrando così nel vivo del Carnevale. A dire la verità ho già iniziato la produzione dei dolci carnevaleschi o carnascialeschi che dir si voglia, già da qualche giorno. Ed anche se friggere non è certo la mia passione, mi diverto tantissimo a preparare frittelle e dolci vari. Tra gli altri dolci, ho preparato anche una montagna di chiacchiere (o cenci) al Vin Santo, anche perchè che carnevale sarebbe senza?
Le chiacchiere, che prendono diversi nomi a seconda delle diverse zone d’Italia in cui vengono preparate, come cenci appunto, o crostoli, o ancora bugie, sono dei pezzi di pasta molto sottile, tirata a sfoglia a mano con molta pazienza o, per chi non ce l’ha, con la macchina apposita per tirare la pasta fresca, quella per le lasagne per intenderci.
Cuocendo in abbondante olio bollente, le chiacchiere diventano friabili e croccanti e più le avrete stese sottili, più si scioglieranno in bocca. Io preferisco semplicemente innevarle di zucchero a velo una volta pronte da servire, ma c’è chi le tuffa nel miele. La particolarità di queste sta nell’utilizzo del Vin Santo all’interno dell’impasto, che, se non avete, potete sempre sostituire con la stessa quantità di vino bianco.