Allora, sono stata molto indecisa se collocare o meno questi involtini, secondo piatto tra i più sfiziosi, nelle ricette adatte ai bambini, perchè è vero che abbiamo latte e pinoli a generare una gustosissima salsina, ma il nostro ripieno è composto da animella e cervella, e so che qualche mamma preferisce non dare ai più piccoli le interiora, il cuore, il cervello e simili. Io non lo so, alla fine basta non appesantire eccessivamente i piatti, le cervella fritte magari sono troppo, ma inserite nel ripieno potrebbero anche andare. Inoltre non sono la persona più adatta a fare questi discorsi, visto che non mangio nemmeno il comunissimo fegato!
Tornando al ripieno, le cervella sono ciò che ben si intende dal nome, un piatto oltretutto molto ricercato e che spesso si mangia al ristorante, insomma, deve piacere e so che c’è chi davvero ne va matto. L’animella è qualcosa di più particolare, è il timo, una ghiandola che si trova nel collo dei bovini non adulti, fino ai due anni, e che viene poi naturalmente riassorbita. Non è sempre facilissima da reperire, per questa ricetta degli involtini è però molto adatta davvero, visto che ha un sapore simile al latte, quindi si sposa benissimo con il sugo di accompagnamento.
Se volete far provare ai più piccoli, magari non a 4 anni ma già a 10, le interiora o il fegato o simili potete provare a preparare questi piatti con un po’ di fantasia e cercando di mascherare inizialmente il sapore della carne, particolare. Mia mamma ci ha provato con me con il fegato, in diversi modi, ma non ci è riuscita, magari voi sarete più fortunate!