Certamente però ne esistono altri tipi, non tradizionalmente “alimentari”, ma con qualche accorgimento ed un pò di inventiva, la grande varietà di petali colorati e profumati, potrebbe comparire, arricchendo in originalità i nostri piatti. Pensate alla delicatezza di un petalo di rosa, al colore acceso delle viole, o ancora alla camomilla, tra l’altro spesso utilizzata in infusi per le sue proprietà calmanti, o alla lavanda. Si potrebbe continuare all’infinito.
Nell’antichità si era soliti utilizzare i petali di alcuni fiori per profumare e decorare le pietanza. Successivamente questa tecnica cadde in disuso per poi vederla ricomparire con più insistenza divenendo sempre più comune nella cucina moderna.
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Bisogna però prestare particolare attenzione al fatto che non tutti i fiori sono commestibili, alcuni addirittura potrebbero avere delle controindicazioni, e quelli che lo sono non devono essere naturalmente stati trattati con sostanze chimiche. L’ideale sarebbe usare i fiori coltivati personalmente, ma non tutti dispongono di un giardino, quindi sarà bene puntualizzare, una volta recati dal fiorista di fiducia, di volere quelli biologici.
Per restare in tema vi do una dritta per la preparazione delle violette candite.
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Violette candite
Procuratevi una tazza di violette, eliminate i gambi, lavatele accuratamente con dell’acqua , potenetele su un canovaccio da cucina fino a quando non saranno completamente asciutte. Sbattete leggermente un albume con un cucchiaio d’acqua. Passate con la massima cura i petali nell’albume sbattuto e successivamente nello zucchero cercando di ricoprirli interamente. Ponete ad asciugare su un foglio di carta assorbente per 3-4 giorni. Si conservano in un recipiente a chiusura ermetica.