Ieri abbiamo parlato di un contorno semplicissimo a base del frutto più particolare di questa stagione: le castagne. Continuiamo su questa scia perchè le opportunità di utilizzare questo frutto sono davvero moltissime in cucina e il risultato è sempre ottimo. Superato il pregiudizio che le castagne e i marroni siano utili solo a cucinare dolci, vi renderete conto che invece sono buonissime anche salate e proposte come contorno di selvaggina, carni bianche e di arrosti di maiale. Ieri ve le ho proposte in una veste semplice, solo lessate e saltate in padella con una noce di burro. Oggi invece facciamo un piccolo salto di qualità. La ricetta è ugualmente semplice ma un pochino più articolata. Bollite come al solito le castagne facendo attenzione a lasciare la polpa solida e il frutto intero. Quando le bollite potete aggiungere nell’acqua delle erbe aromatiche, ad esempio l’alloro o un rametto di rosmarino. Se dovete preparare una ricetta salata, va benissimo anche un gambo di sedano. Una volta bollite, sbucciatele e privatele della pellicina. Preparate una besciamella e componete un tortino da gratinare in forno, aggiungendo la fontina e il pangrattato.
Le castagne al momento dell’acquisto, devono presentarsi integre e sode, il guscio non deve cedere se premuto con le dita. Fate molta attenzione che la buccia sia intatta, di colore brillante e uniforme, priva di parti di colore verde o scuro. Se la buccia presenta piccoli fori, è possibile che le castagne siano state attaccate dai parassiti. Nel caso la buccia risulti raggrinzita e non aderente alla polpa, vuol dire che la castagna è vecchia. Potete conservarle a casa, in un luogo fresco e asciutto anche per due settimane, stando sicuri che non si rovineranno. Se invece ad esempio le avete raccolte ma prevedete di cucinarle in occasione delle festività natalizie, le potete addirittura congelare crude e poi scongelarle solo al momento di cucinarle.