I topinambur trifolati sono un contorno poco conosciuto, certamente molto originale. Eppure i topinambur sono dei tuberi molto gustosi che si possono preparare in tantissimi modi, anche con ricette semplici, non per forza elaborate come si potrebbe credere. Perfino tagliati a fettine e mangiati crudi, i tobinambur sono squisiti con il loro sapore misto tra patata e carciofo e possono accompagnare sia piatti di carne che di pesce. Io i topinambur li ho scoperti da poco ma sono già stata conquistata dal loro sapore, dalla facilità con cui si preparano e dalle ricettine gustose che bengono fuori. Fatevi tentare, sono certa che non ve ne pentirete.
Per preparare i topinambur trifolati è necessario pulirli per bene. Dopo averli pelati, metteteli a bagno con acqua acidulata con limone, oppure strofinatevi le mani con il succo di limone perchè i topinambur, come i carciofi, tendono ad annerirsi a contatto con l’aria. I topinambur dovrebbero essere tagliati a fettine e per affettarli potete utilizzare un coltellino affilato; in genere io utilizzo la mandolina perchè mi permette di ottenere fette tutte uguali, dello stesso spessore, che poi sono più carine anche da vedere. Quando acquistate i topinambur al mercato, fate attenzione che siano maturi al punto giusto: il tubero deve essere sodo, non raggrinzito e con la buccia integra. Inoltre è preferibile scegliere i tuberi non molto grandi evitando quelli che dovessero avere ancora i germogli. I topinambur sono molto delicati, non possono essere congelati e si rovinano facilmente, per questo vanno trattati con attenzione. Se avvolti in una pellicola si possono conservare in frigo per una settimana.
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