Oggi mi è venuta in mente una ricetta che io amo definire “vintage”: il filetto al pepe verde. Ho rivisto la preparazione di questo piatto tipico degli anni ’80 durante una recente puntata de “La prova del cuoco”, preparato da Anna Moroni, e mi ha ricordato tutta l’atmosfera della cucina di quegli anni, in cui impazzavano il cocktail di scampi e il profiterol. E’ un secondo piatto abbastanza semplice da preparare ed è apprezzato perchè è molto aromatico e gustoso. Io non lo preparavo da molto tempo e invece l’ho riscoperto come una delle ricette di carne più semplici e allo stesso tempo d’effetto. Accompagnato da una abbondante porzione di patate al forno da tuffare nell’intingolo, è semplicemente meraviglioso.
Il filetto al pepe verde di Anna Moroni segue la ricetta tradizionale, con l’aggiunta del brandy, per sfumare la carne, e di un po’ di senape che dona al condimento un pizzico di brio, necessario secondo me per risvegliare un condimento che altrimenti sarebbe troppo dolciastro. Utilizzate il filetto a pezzi abbastanza piccoli e legati, perchè altrimenti la carne si appiattisce e si asciuga troppo durante la cottura. Io utilizzo il pepe verde in salamoia perchè ha un gusto più leggero e il suo sapore piccante non diventa invadente. Considerate che, anche se il pepe verde non si può paragonare al peperoncino rosso, di sicuro è un ingrediente a cui bisogna essere abituati. Come sempre quando si cucina il filetto, sappiate che è un taglio che non deve cuocere troppo; la carne all’interno deve restare rosa, ma non al sangue!