L’altra sera a cena fuori, precisamente in una trattoria di montagna, ho avuto la fortuna di assaggiare questi champignon ripieni. Ottimi. Mi sono subito documentata cercando sul menù di cosa fossero ripieni (mi sono sentita tanto una Sherlock Holmes in gonnella) ed in men che non si dica avevo chiaro come li avrei riprodotti in casa senza problemi. Questo è il bello della cucina. Mi sono subito resa conto che l’impresa sarebbe risultata meno ardua del previsto scoprendo come gli unici ingredienti previsti (peraltro semplicissimi e solitamente presenti in tutte le cucine) si riducessero a pane raffermo, brodo, parmigiano, aglio, pangrattato e poco altro.
Il tutto sapientemente amalgamato per dare vita ad un composto umido da inserire proprio all’interno delle capelle dei funghi. Inutile dire come il giorno seguente mi sia precipitata a cercarli trovandoli fortunatamente al primo tentativo. Incredibile come di fronte a certe voglie si perda di vista tutto. Allora, ve li consiglio vivamente per un antipasto sfizioso, soprattutto quando avrete degli invitati vegetariani, non sottovalutateli assolutamente. Appena sarà il periodo dei porcini li proverò anche con quelli.
Altre ricette sul tema? Le cappelle di funghi ripiene, i funghi ripieni di verdure e le sfogliatine di funghi ripiene alla crema di noci tutte proposte ottime per l’aperitivo o l’antipasto.