Questo piatto, nasce dalla necessità di far fuori delle verdure rimaste in frigorifero per troppo tempo! E, visto il freddo di questi giorni, mi è sembrato opportuno provare un piatto, assolutamente inventato, assolutamente mai fatto e, soprattutto, assolutamente caldo!
La scelta degli amaretti è stata casuale, ma, azzeccatissima, secondo me, perché da alla vellutata un retrogusto dolciastro che si fonde perfettamente con il sapore un po’ pungente e amarognolo delle melanzane.
La consistenza di questa pietanza è tutt’altro che brodosa; è davvero una vellutata, scivola finemente in bocca, lasciandovi una gradevole sensazione di morbido, di dolce, di delicato e nello stesso tempo di sapido e gustoso.
Il vino che vi consiglio è un Chianti delle colline pisane, ed esattamente, il bianco Montescudaio, giallo paglierino, limpido, delicatamente fruttato, dai toni floreali e dal sapore gradevolmente secco.