Più o meno questo, è il periodo dei carciofi, è, nella mia bella Sicilia, si usa farli davvero in tantissimi modi, tanto che, precisamente a Niscemi (CL) si tiene, oramai da diversi anni, più o meno verso Marzo,la sagra del carciofo, dove si possono degustare una enorme vastità di piatti a base ovviamente di carciofi, dai quali si evince la passione per la buona cucina e il desiderio di tramandare una cultura ricca di tradizione, folclore e amore per i frutti della terra.
E per i golosi di carciofi, che come me, che non possono aspettare solo la sagra di Niscemi? Tranquilli, esiste un ristorante a Cerda (PA), dove il menù è tutto, assolutamente a base di carciofi, e la cosa fantastica è, che, tale menù, lo si può gustare tutto l’anno! Una regola, non scritta, però vige, quando si vuole andare a Cerda a mangiare carciofi: essere una bella comitiva di persone, in quanto questo ristorante è famoso anche per le numerosissime tavolate di gente!
Ma visto che non tutti possono recarsi a Cerda o alla sagra del Carciofo di Niscemi, eccovi una ricettina molto fantasiosa e ricca di sapori creata apposta per i lettori di Ginger.
Per quanto riguarda il vino da abbinare ad una pasta con i carciofi, non è poi così semplice come si crede, per via del particolare sapore che caratterizza proprio il carciofo in se.
In alcuni casi per esempio, come i carciofi alla trapanese che vi illustrerò domani, è consigliabile bere solo acqua, proprio per via del retrogusto particolarmente “ferroso” che lasciano in bocca queste verdure.
Come vino da bere con le orecchiette ai carciofi, feta e arancia, io ho scelto un San Giovanni della Sala uno dei bianchi meno noti forse delle cantine del Castello, un vino molto fine dal sapore leggermente fruttato che dona una gradevole sensazione di pulizia ed equilibrio al palato, a mio avviso, necessari, al cospetto di un piatto dal sapore deciso come le nostre orecchiette.