Itinerari gastronomici/1 – La Val di Non, le Ortiche e lo Strudel di Mele

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Oggi era una giornata un po’ strana, mi sono affiorati mille ricordi, uno fra questi risaliva ai tempi in cui abitavo in Val di Non. Per aiutarmi a farli riaffiorare sono andato alla ricerca nei miei album di vecchie fotografie e mi sono soffermato su una in particolare scattata dalla finestra, della casa nella quale abitavo la vedete qui in alto. Mi sono tornate in mente le corse col cane, le passeggiate in montagna e quelle alla ricerca di funghi. E quando facevo ritorno a casa puntualmente mi ritrovavo con una fame indescrivibile. Ci sono diverse pietanze in Valle come gli Strangolapreti al Burro fuso e Salvia che preparavo usando le ortiche, al posto degli spinaci, raccolte fra prati e meleti. Che male a coglierle senza guanti, ma il beneficio valeva la pena. Le ortiche sono piante ricche di minerali come ferro e silicio, vitamine, remineralizzanti; sono utili a alleviare i sintomi dell’artrosi, dei reumatismi, della gotta.

Ma allora non è che ci badassi molto, ansioso di passare volentieri ad un gustoso Strudel di Mele, frutti che raccoglievo di nascosto dagli alberi, ma che presi direttamente, potete credermi, hanno un sapore completamente diverso.

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Strangolapreti al burro fuso e salvia, ricetta per 4 persone

Gli gnocchi di Ilario Vinciguerra

ilario_vinciguerra.jpgIlario Vinciguerra, trentenne, napoletano, è il titolare dell’ “Antica trattoria Monte Coscone” a Varese ed è uno dei nuovi chef emergenti. Ilario è apprezzato per la sua cucina raffinata (oltre che per la sua simpatia), la sua creatività e la tecnica che utilizza per realizzare i suoi piatti.

Nonostante la giovane età ha gia vissuto eperienze lavorative importanti, passando dalle cucine di Don Alfonso ai grandi alberghi svizzeri. Da qualche anno ha aperto questo intimo localino sulle colline lombarde, dove propone una cucina “ardita” ma dai sapori mediterranei. Proponiamo un suo cavallo di battaglia:

Gnocchetti di zucca con cozze e maggiorana, di Ilario Vinciguerra

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 Kg di zucca campana
  • 200 gr di farina tipo “00”
  • 500 gr di cozze
  • 1 mazzetto di maggiorana fresca
  • 1 spicchio di aglio
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe

Breakfast deluxe da Sarabeth (New York) – Biscotti, marmellate e pancakes

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Tutto è cominciato nel Dicembre del 1980 quando, lei, Sarabeth riportò in vita una vecchia ricetta segreta di famiglia di una fantastica marmellata.
Da quel giorno, l’amore, la dedizione e la cura quasi maniacale per gli ingredienti e l’arte culinaria, l’hanno portata a creare dei veri e propri “regni” per la prima colazione nella città di New York.

Ogni mattina il rito dell’american breakfast si ripete sempre allo stesso modo. Caffè e spremute d’arancia freschissima, scones, muffin alla frutta, frittelle con sciroppo d’acero, french toast e crepes, torte e biscotti profumati.

Quando si parte per un viaggio a New York, avrete senz’altro lo zainetto pieno di guide che reclamano questo o quel locale, insieme a mucchi di foglietti scarabocchiati con i consigli di amici, parenti. Ignorateli. Prendete un taxi (o fate una passeggiata) e venite qui.

Per gli amanti del salato, l’esperienza si fa ancora più interessante: famose le eggs benedict con salmone, le uova superlative in ogni maniera, toast e tanti piatti che vengono serviti lungo tutto l’arco della giornata.

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Nel negozio si vende tutto quello su cui l’occhio può cadere, barattoli di conserve di tutti i colori e formati, contenitori pieni di biscotti. Tra i nostri piatti preferiti, sicuramente morbidi pancake, frittelle americane, la cui ricetta è custodita gelosamente e per la quale Sarabeth non è certo famosa per niente.

Lo Zenzero, spezia antica per palati moderni (con qualche indicazione per l’omino di pan di zenzero)

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Forse a qualcuno è capito di vedere nel banco delle verdure fresche al supermercato questa strana cosa…che assomiglia a una patata bitorzoluta. Questo è lo zenzero, un’antica spezia originaria dell’Asia Minore che da anche il nome al nostro Blog, GINGER, l’inglese per zenzero, appunto. Già anticamente era utilizzata come rimedio antinausea dai navigatori cinesi e anche oggi viene utilizzata nella preparazione di tutti quei medicinali che combattono la nausea da viaggio. I romani invece preferivano l’uso in pasticceria mentre gli orientali ne sfruttavano le proprietà benefiche insaporendo carne e pesce. Per gli appassionati ecco una selezione di ricette giapponesi a base di zenzero.

Ma sapevate che, oltre agli usi alimentari, lo zenzero è prezioso anche nella cura del corpo? Infatti grazie alla presenza di sostanze antiossidanti combatte i radicali liberi che causano l’invecchiamento dei tessuti, una sorta di elisir di giovinezza; inoltre stimola le ghiandole surrenali proteggendo l’organismo dallo stress e dall’affaticamento e secondo i cinesi sarebbe anche in grado di rafforzare le energie maschili e di combattere l’impotenza. E’ anche indicato come rimedio contro gonfiori di stomaco e acidità gastrica. In questo articolo del portale di Donna Moderna potrete trovare una serie di consigli “a base di zenzero” che vi permetteranno di ottenere benefici contro diversi malori.

Nonostante la moda dello zenzero stia arrivando anche in Italia, è ancora raro trovarlo nei supermercati tra i prodotti freschi. Nel caso però vogliate provare le sue doti “miracolose” è possibile recuperarlo nei negozi di cibi orientali in forma essiccata, in polvere o intero.

REGALI SHOCK PER CUCINE CHIC

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Ce ne sono per tutti i gusti: pentole d’argento, vasetti in corno, piatti “origami”: sono oggetti unici e preziosi da regalarsi o da regalare, (ma solamente a persone molto speciali, visto i prezzi) come la tovaglietta all’americana stile trompe d’oeil, che Bose propone a 105€, o i bicchieri di cristallo intagliati per acqua e vino realizzati dall’azienda francese LALIQUE (da 100€ l’uno). Più abbordabile lo schiaccia-patate “Twin select”, di Zwilling J.A. Henckels (30€) che promette “un finissimo purè di patate con pochi e semplici gesti”: design decisamente nuovo per un utensile proposto in tutte le forme, a partire dalla vecchia e noiosa versione con la manovella!

Cena a tema: Halloween e i Ravioli di zucca

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Halloween è una festività che ha preso piede da noi da qualche anno. Ha avuto una larga diffusione anche per il suo carattere “dissacrante” che contiene, con le sue mascherate e l’ironia su tutto ciò che è macabro e associato all’idea di morte, che ha portato una ventata di gioiosa festa in un evento che in Europa era associato al rituale di Ognissanti.

Trasformata la ricorrenza in festa si fa presto ad abituarsi alle serate a tema nei locali, alle zucche da svuotare e da riempire con le candele e ai tanti allegri fantasmini che girano per le case in cerca di caramelle. Ma l’innovazione non dovrebbe mai schiacciare la tradizione. Anche Halloween può essere l’occasione per riscoprire usanze o piatti della nostra storia che magari giacevano colpevolmente dimenticati. E’ decisamente il caso delle primi piatti a base di zucca, molto presenti nella cucina locale di molte regioni e che in queste giornate, tra scheletri e ragnatele finte, godono una seconda giovinezza.

A tutti i nostri lettori va un augurio di buone festività, magari gustando un abbondante piatto di TORTELLI DI ZUCCA.