L’aringa è uno dei pesci più comuni nel Nord Europa dalle benefiche proprietà nutritive, essa è infatti ricca di vitamina A e D e di Sali minerali quali potassio, calcio e fosforo. L’aringa inoltre conserva un elevato contenuto proteico che le conferisce la capacità di rappresentare un energico pasto, pur mantenendo un basso tenore di grassi, per lo più insaturi, ovvero quei grassi che volgarmente definiamo “buoni”.
Forse non tutti conoscono il brillante passato che ha distinto la vita di questo pesce, giunto addirittura a condizionare la vita economica delle popolazioni del Nord Europa durante il Medioevo. Tutto ciò grazie al fatto che esso costituiva un elemento essenziale nell’alimentazione delle medesime popolazioni. L’aringa divenne al fine l’unità base per stabilire e misurare i prezzi dei beni, una moneta accettata per il pagamento di alcune imposte e persino uno strumento finanziario utilizzato per pattuire le contropartite di importanti contratti. Le città di Brema, Amburgo e Lubecca ( denominate ancora oggi città “ Anseatiche”) nel 1200, per tutelarsi dalla concorrenza dei pescatori danesi, diedero vita ad un alleanza attraverso il patto della “Lega Anseatica”.