Acque minerali: quale scegliere?

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Le acque minerali non sono tutte uguali e basare la nostra scelta su quale acqua bere sulle pubblicità non è il modo migliore, visto che sono tutte “diuretiche”, tutte “migliorano la vita” eccetera. Cerchiamo di capire quali acque vanno bene per le nostre esigenze e quali sono le migliori.

Innanzituto le acque minerali per essere commercializzate devono rispettare la normativa vigente secondo cui sono considerate acque minerali naturali

le acque che hanno origine da una falda o un giacimento sotterraneo ed hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute.

Le acque minerali cambiano in base al tipo di minerali che contengono (residuo fisso).

Un basso residuo fisso (inferiore a 50 mg/l) favorisce l’idratazione, stimola la diuresi, è adatta per l’allattamento e per i bambini. Un alto residuo fisso invece serve a rintegrare i sali minerali ed è adatta agli sportivi e a chiunque fa attività fisica, soprattutto nel periodo estivo.

Pagliaccio di frittata e verdura: a tavola con allegria

Se per far mangiare un piatto di verdure ai vostri figli o peggio al vostro maritino siete costrette ad ingaggiare una vera e propria battaglia, non disperare. Con alcuni accorgimenti, potete convincere i piccoli di casa a non fare troppi capricci a tavola. «Quando cucini, fatti aiutare dal tuo bambino», suggerisce la dottoressa Waldthaler. «L’ idea di aver contribuito alla preparazione lo invoglierà a mangiare. Inoltre, alterna pietanze di consistenza diversa (croccanti, soffici…) e cerca di insaporire i piatti per renderli più sfiziosi». Infine, provate a trasformare il pasto in un momento di gioco, portando in tavola piatti colorati e presentati in maniera divertente. A questo riguardo provate con il
Pagliaccio di frittata e verdure (ingredienti per quattro persone)

Pane più caro, proviamo a farlo in casa

Caro pane quanto mi costi! Sei sempre più caro! Eppure io sono un tuo affezionato consumatore, ti acquisto ogni giorno, non posso mangiare senza di te.

Ho letto da qualche parte che in certi posti il costo del pane è addirittura raddoppiato negli ultimi tempi, mentre il prezzo del grano ha subito un crollo vertiginoso. Non mi intendo molto di finanza, comunque mi sembrano fatti tanto assurdi da non crederci!

In ogni caso, visto che di te non posso proprio fare a meno, mio bel panino, ho deciso di farti in casa. Per chi la possiede, ho saputo che la macchina per fare il pane funziona molto bene e consente di fare diversi tipi di pane, ma per chi non ha questi mezzi tecnologici, serve olio di gomito!

Come preparare la vera polenta

La polenta è un classico della cucina italiana. Il Friuli ed il Bergamasco sono la vera patria di questo piatto fatto con farina di mais, ossia di granturco. La polenta bergamasca, tipica dei montanari, richiede lunghissima cottura, un’ora e mezza circa. La polenta veneta è invece più morbida, fatta con farina di grano più fina. Nel Veneto si fa la polenta anche col granturco bianco.

Per preparare la vera polenta è necessario il paiolo di rame ed il fuoco di legna, ovverosia un bel camino. Ai fornelli, però, può riuscire (quasi) ugualmente buona. La preparazione è faticosa, poichè occorre mescolarla continuamente, senza interruzione: ci vuole, come per tutte le cose migliori, tempo e pazienza.

I condimenti e gli accordi con la polenta sono numerosi. La combinazione più semplice è la polenta montanara col latte, ottima quella con burro fresco o fuso e formaggio oppure col solo formaggio fresco e molle oppure ancora con le uova al burro. Altri accordi classici e tradizionali: con i funghi, con la selvaggina e gli uccelletti, col pollo alla cacciatora, con gli stracotti e con gli umidi. Vediamo ora come cuocere la polenta.

Dieta dei tre giorni, un week end per disintossicarsi

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Tutte noi donne per quanto possiamo essere in perfetta forma quando arriviamo davanti allo specchio vediamo quella ciccetta in più e non possiamo fare a meno di salire su quel maledetto strumento chiamato, troppo gentilmente secondo me, “bilancia“. Ed eccolo lì, inesorabile, quel chilo in più! E’ lui il responsabile della ciccetta comparsa improvvisamente sul fianco. E non è da solo! Eccone un altro, ben due chili in più che stanno lì e mi fissano!

Questo è quello che probabilmente succede ad ognuna di noi dopo le feste di Natale, dopo la terza volta che saltiamo la palestra, dopo che il nostro ragazzo ci ha preso in giro perchè dobbiamo saltellare per infilare i jeans aderenti (voleva solo fare una battuta innocente ma ha scatenato una bufera!). E allora che facciamo? A stecchetto! No ragazze, a stecchetto non va bene e lo sappiamo (anche perchè tanto non ci riesco e finsice che mi abbuffo!).

Vi propongo quindi una dieta dei tre giorni: non aspettatevi miracoli, immaginatela come un week end di benessere fatto in casa, voi penserete all’alimentazione e l’estetista che prenoterete nel frattempo farà il resto: alla fine dei tre giorni sarete disintossicate, sgonfiate, dimagrite (?!?) ma quello che è certo è che starete meglio con voi stesse.

Antipasto pasquale: uova con fantasia

Si avvicina la Pasqua e siamo un po’ tutti alla ricerca di facili ricette da realizzare, che sappiano coniugare gusto, tradizione ma anche leggerezza. Sembra ieri che abbiamo concluso con i lauti pranzi e cenoni del periodo natalizio che già la nostra mente è alle prese con la preparazione del pranzo e dei dolci di Pasqua. Nei prossimi giorni non mancheranno ricette per l’ occasione, dolci e salate e, se avrete la voglia di seguirci, non rimarrete delusi. Oggi la redazione di Ginger&Tomato vi consiglia un antipasto davvero saporito e facile da realizzare
Uova fantasia (ingredienti per 8/10 persone)
  • 12 uova
  • 250gr di tonno
  • 150gr di piselli freschi
  • 1 bicchiere di aceto
  • 1 cucchiaio di succo d’arancia
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • 3 gherigli di noce
  • 250gr di caprino cremoso
  • 40gr di prosciutto crudo
  • 1 cucchiaio di pecorino sardo grattugiato
  • 12 punte di asparagi
  • erba cipollina
  • 2 rametti di maggiorana
  • 1 pezzetto di cipollotto
  • 1 noce di burro
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe

Qualche consiglio per saper scegliere tra farina di grano tenero o farina di grano duro

La farina è uno degli ingredienti più utilizzato nella cucina italiana. Pane e pasta, gli alimenti base della nostra dieta sono ottenuti proprio dalla lavorazione della farina.

Per ogni tipo di alimento e per le diverse preparazioni e bene usare le differenti specie di farina che si possono trovare in commercio. Non tutte le farine, infatti, sono adatte alla preparazione del pane, ad esempio, o per fare i biscotti.

La farina, generalmente, si ottiene dalla macinazione dei cereali, in particolar modo di grano e di mais, ma si ottengono farine anche da orzo, farro, riso, avena e segale. La farina più comune, quella impiegata per la preparazione di pane e pasta, è un prodotto della lavorazione del grano.

Nutella, un mito da leccarsi i baffi (e 3 ricette per apprezzarla…)

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E’ lei che ci consola quando siamo tristi, era con noi quando eravamo bambini ed è rimasta quando siamo cresciuti, era presente nei momenti di gioco, di felicità e di difficoltà. Non è un’amica (anche se potreste vederla come tale) e non è neanche la mamma. Stiamo parlando della Nutella!

Alzi il mouse chi non ne ha un barattolo in dispensa! (Non vale se alzate il mouse sporco di Nutella). La celebre crema al cacao e nocciola della Ferrero è nata ben 44 anni fa in Piemonte, ed oggi è presente in quasi tutti i paesi del mondo. Ormai è diventata un simbolo, citata in canzoni e film, inimitabile (in tanti ci hanno provato senza mai riuscire a toglierle la laedership). La Nutella è figlia di un’altra crema piemontese, la “giandujot“, una cioccolata preparata con l’impasto di gianduia e la crema di cocco nata dall’illuminazione di Mastro Ferrero nella sua pasticceria negli seguenti al secondo dopoguerra. Nell’estate, almeno così dice la leggenda, le barrette comincarono a sciogliersi e nel magazzino della pasticceria c’era ormai solo una crema di giandujot. A quel punto i Ferrero decisero di far colare la crema nei barattoli di vetro e venderla in questo modo.

Oggi non proverò a fornirvi una ricetta della Nutella “fatta in casa”, come ho fatto ad esempio per i Mac Nuggets; sarebbe troppo da parte mia pensare di suggerirvi come replicarla, dal momento che il suo successo non è legato solo ed esclusivamente al sapore, per cui mi limiterò a suggerirvi alcuni modi di adoperarla in cucina.

Organizzare un romantico picnic: regole da seguire

Un picnic per due è, forse, una delle cose più romantiche da organizzare. Tuttavia se volete essere sicuri di organizzare un picnic a regola d’ arte seguite questi semplici suggerimenti così da lasciare nella memoria del vostro lui/lei un buon ricordo. Prima cosa da fare è la scelta del posto; naturalmente, a seconda di dove vivete, avrete diverse opzioni: spiaggia, montagna, parco, il vostro cortile di casa, sul pavimento di fronte al caminetto ecc..

Una volta scelto con cura il posto, altro elemento importante è la scelta di cosa mangiare: scegliete con cura prodotti alimentari che possono essere gustati freddi tipo insalate di pasta, verdure mantecate in precedenza al forno, insalate di frutta, olive, formaggi vari, crackers, panini o tramezzini. È possibile portare anche cibo caldo, se correttamente isolato in una borsa termica.

Per le bevande se optate di portare un buon vino dovrete accontentarvi di gustarlo in bicchieri di plastica così da non dovervi preoccupare che si possano rompere. Se invece optate per un picnic più casual potete portare della birra oppure, se non si vogliono portare alcolici, un bel succo di frutta miscelato con un po’ di spumante renderà più briosa la giornata. Da non dimenticare ovviamente l’ acqua: una giornata all’ aperto, magari sotto il sole fa perdere molti sali minerali da reintegrare con abbondanti bicchieroni di acqua.

Glucoronolattone, inositolo, nicotinamide, niacina… Un viaggio in quello che c’è negli Energy Drink

Con il termine Energy Drink si indica una bevanda analcolica in grado di fornire una maggior quantità di energia rispetto alle bevande analcoliche tradizionali. Questa maggiore energia è fornita da varie sostanze energetiche disciolte per consentire di affrontare prestazioni che comportino un forte dispendio d’energia, contenendo, in tal modo, i conseguenti stati d’affaticamento fisico e/o mentale.

Si tratta di bibite, generalmente carbonate, che, oltre all’ACQUA (componente predominante), contengono sostanze stimolanti, antiossidanti e tonificanti, talvolta associate anche a VITAMINE e sali MINERALI, con ZUCCHERI e aromi o succhi. Alle classiche sostanze come guaranà, taurina, caffeina, se ne sono aggiunte tantissime altre dai nomi esotici (spesso già usate in altri settori alimentari o nella cosmetica) o futuristici: the verde, yerba maté, ginkgo biloba, schizandra, açaí, zenzero (ginger). Le bevande energizzanti che sfruttano molti di questi ingredienti stanno invadendo anche altri settori, come quelli delle bibite carbonate, del the freddo e degli smoothies.

Abbiamo recuperato gli ingredienti presi dalle etichette delle lattine, per leggere con attenzione le sostanze contenute. Poi abbiamo semplicemente allegato una descrizione dei nomi più oscuri o di quelli, pur conosciuti, le cui caratteristiche svelano qualche sorpresa. Non pretendiamo di fare chissà quale rivelazione, lasciando volentieri ai lettori la libertà o meno di assumere queste sostanze consapevoli del rischio, vero o presunto, che comportano.