Un menù furbo, ovvero giocare d’anticipo

In quante occasioni ci siamo ritrovati a trasformare il piacere di invitare parenti e amici in un corri-corri tra i fornelli per preparare una sfilza di portate? Una cena di lavoro organizzata all’ultimo minuto, una cerimonia da voler festeggiare tra le mura domestiche (siamo a maggio e di bambini che festeggiano la prima comunione o la cresima ce ne sono molti!). Non sempre abbiamo voglia, tempo e denaro per andare al ristorante e così invitiamo sempre molta gente a casa ma poi il desiderio di presentare un menù ricco e vario ci relega più in cucina che con i nostri ospiti. In queste occasioni invece dobbiamo sempre tener pronto un menu furbo: piatti che è possibile preparare con alcuni giorni di anticipo e che è possibile conservare in frigorifero o addirittura congelare senza che nessuno se ne accorga.

Noi di Ginger siamo proprio qui per darvi dei suggerimenti: iniziate con un aperitivo glamour preparando alcuni giorni prima dei cubetti di ghiaccio con dei petali di fiori che congelerete, passate poi ad un antipasto come i pomodori secchi ripieni all’alcamese, possibile conservarli in frigorifero per qualche giorno oppure la celeberrima insalata russa ricordandovi di aggiungere qualche ora prima di servire come pure potete preparare 1 o 2 giorni prima delle squisite barchette al tonno da conservare in frigo.

Passiamo ora ai primi piatti: premetto che quasi sempre i primi piatti possono essere preparati molto tempo prima e congelati, mantenendo la loro fragranza naturale. Con questo sistema avrete la possibilità di servire più di un primo piatto! Vi suggeriamo delle ottime lasagne al pesto, dei cannelloni di magro o ancora, per dare un tocco esotico al nostro menu, prepariamo anche alcuni giorni prima dei ravioli karpfelach che congeleremo e al momento di servire verranno cotti in acqua salata e conditi con del semplice sugo ( preparato la sera prima però!).

Siamo al secondo e qui la scelta è davvero tanta: si può spaziare da un patè di fegatini di pollo (molto chic!) oppure un polpettone con le prugne: si conservano alcuni giorni in frigo e al momento di servire una scaldatina veloce e via! Se volete alternare anche un secondo di pesce preparate in anticipo dei calamari ripieni. E come contorno? un insalata di patate si conserva bene e piace a tutti.

La dieta a zona: che cos’è e il parere degli esperti

Il mondo occidentale è sempre più “extralarge”. Milioni di italiani combattono contro i chili di troppo. E molti scienziati prospettano i rischi di un epidemia di obesità in agguato anche e soprattutto tra i più giovani, addirittura bambini. Cresce così l’ossessione di mettersi a dieta. Va però sottolineato che il fenomeno è legato non solo alla quantità e qualità dell’alimentazione quotidiana, ma anche dalla riduzione del dispendio energetico soggettivo. Una dieta mediatica diventata molto famosa è la dieta a zona.
Che cos’è? Lanciata a metà anni 90 da Barry Sears, la dieta a zona è tra le iperproteiche più seguite e amate, specie dagli sportivi. Si basa sul controllo degli equilibri ormonali dell’organismo con l’eliminazione dei cibi a indice glicemico troppo alto e prevede un’integrazione di acidi grassi omega 3 e omega 6.

Sagre: le proposte per domenica 4 maggio

Sagre: le proposte per domenica 4 maggio

E’ ufficialmente arrivato il caldo: quale migliore occasione per visitare qualche sagra o evento enogastronomico? Vediamo quindi quali sono proposte per questo fine settimana.
  • Sagra dell’agnolotto: si svolge nel piccolo paese di Primeglio, in provincia di Asti, arroccato su una collina e circondato dalla campagna piemontese. Potrete gustare i famosi agnolotti, la pasta fresca ripiena tipica di questa regione, e degustare i vini della regione grazie all’iniziativa cantine aperte.
  • Sagra dell’asparago: a Mesola, in provincia di Ferrara asparagi ma non solo. Oltre duecento espositori di prodotti tipici e artigianato che vi proporanno i migliori abbinamenti di caccia o pesce per l’asparago.
  • Fiera degli antichi sapori di terra e di mare: a Rimini per assaggiare i prodotti tipici della zona, come il Parmigiano, la Bottarga, il tonno e gli Aceti Balsamici; un connubio perfetto tra prodotti di terra e di mare presentati dai migliori chef.
  • Sagra del fungo Prugnolo:il più ricercato fungo primaverile a Civitella di Romagna, in provincia di Forlì e a a Pieve di Santo Stefano in provincia di Arezzo.
  • Festa dei sapori dell’orto e dei profumi del giardino: per conoscere e degustare i prodotti della terra ma non solo perchè saranno esposte anche piante e oggetti d’arredo per il giardino.

La Caïpirinha, esperienza brasiliana

La Caïpirinha (pronuncialo ‘caipirigna’) è diventata un cocktail mondialmente conosciuto, a base di Cachaça, un’acquavite locale, zucchero di canna, limoncini verdi e ghiaccio.

Ma lasciatemi raccontarvi la mia esperienza su questa bevanda leggendaria non solo in Brasile. Eravamo appena arrivati a Bahia, le dieci del mattino, avevamo un incontro con i nostri clienti nel Hall dell’albergo e mi preparavo mentalmente per un buon caffè brasiliano. Il pensiero di un ‘vero’ caffè forte e vellutato accarezzava la mia mente da quando eravamo scesi dall’aereo e non vedevo l’ora di assaporarne l’aroma. La Hall dell’albergo sembrava una foresta tropicale, con le poltroncine e tavolini disseminati sotto piante altissime, come in un giardino pieno di sole: per noi che arrivavamo dall’inverno canadese, era come entrare in Paradiso. Eccoli, i nostri clienti ! Sorrisi, abbracci, accoglienza festiva…e primo giro di Caïpirinha! Li per li non ti rendi conto di quello che stai bevendo; è una bibita fresca, dolciastra, ghiacciata, che ti mette in allegria dal primo sorso.

E poi mentre tu ne bevi uno, loro ne hanno già presi due, quindi, ti dici, non puo’ essere cosi forte; ti rilassi e ti concentri sull’incontro. Dopo poco più di un’ora e 3 giri (per noi – 6 per loro) di Caïpirinha, non sembra neanche più una riunione di lavoro: ormai sappiamo tutto dei nostri figli, delle nostre famiglie, di dove ci piace andare in vacanza, i nostri cibi preferiti… e, ovviamente, si comincia subito a pensare al pranzo. Ma prima del pranzo, si sa, ci vuole l’Aperitivo!

La dieta mediterranea verso la lista Unesco

La dieta mediterranea si candida a diventare “patrimonio culturale immateriale dell’umanità” dell’Unesco. Un passo che segue il riconoscimento dell’Oms e della Fao quale “modello alimentare salutare, sostenibile e di qualità“. La proposta è stata presentata dal ministro delle Politiche Agricole, Paolo De Castro, e dal ministro spagnolo dell’Agricoltura, Pesca e Alimentazione, Elena Espinosa.

Italia e Spagna si sono dunque impegnate a promuovere e a difendere la dieta mediterranea a livello internazionale, a diffondere le sue peculiarità e i suoi innegabili vantaggi nutrizionali. Il termine dieta mediterranea è stato coniato da Ancel Keys, famoso scienziato e nutrizionista statunitense, che a partire dagli anni ’50, e per 25 anni, studiò i rapporti tra alimentazione mediterranea e minore incidenza di patologie cardiovascolari.

Dieta mediterranea vuol dire consumo prevalente di frutta e verdura, olio d’oliva come principale fonte di grassi, consumo importante di legumi, pane, pasta, pesce, uova, prodotti caseari e frutta secca, consumo moderato di carne e vino. Eppure sempre più spesso sono proprio i paesi del Mediterraneo ad allontanarsi da questo modello alimentare.

Una veloce guida per preparare ottime frittate

Una veloce guida per preparare ottime frittate
Le frittate sono probabilmente sono una delle ricetta più antiche in assoluto: le uova dopotutto erano uno degli alimenti principali già fin dalle prime civiltà e nel tempo lo sono sempre rimaste in tutte le culture. Le frittate inoltre sono spesso sottovalutate perchè ritenute un piatto troppo semplice, mentre invece possono essere realizzate con ingredienti particolari e rappresentare una portata di sicuro effetto.

Le frittate possono essere anche un modo per far mangiare le verdure ai vostri bambini (mi ricordo che da piccola non mangiavo asparagi, carciofi etc..ma se la nonna ci faceva una frittata la divoravo!). Ma preparare una frittata non è così semplice e l’ho imparato a mie spese dopo averne realizzate di troppo alte, di troppo secche, di troppo “uovo” e quant’altre”. Se anche voi non siete ancora riusciti a preparare una frittata come si deve scorrete questa veloce guida e non avrete più problemi. Seguendo questa guida infatti le frittate non avranno più segreti per voi!

Come fare il Pan di Spagna


Il pan di Spagna è un impasto morbido e soffice, non lievitato e cotto in forno. Raramente costituisce una preparazione a sé, mentre il più delle volte viene impiegato tagliato a fette di piccolo spessore per la preparazione di torte farcite a più strati; è infatti l’impasto preferito dai pasticcieri per creare torte nuziali o dolci per grandi occasioni. Molto spesso viene adoperato per foderare lo stampo da zuccotto, in sostituzione dei biscotti savoiardi; in tal modo si ottiene una superficie liscia e simmetrica a tutto vantaggio della finitura del dolce. Ecco ingredienti e la procedura per la realizzazione del classico pan di Spagna, che potrete rendere ancor più leggero sostituendo metà della farina con un pari quantitativo di fecola.
Pan di Spagna (ingredienti per 8 persone)
  • 90gr di farina bianca
  • 80gr di zucchero
  • 3 uova
  • 30gr di burro
  • 1 busta di vanillina

RSS Awareness Day: iscrivetevi al feed!

Oggi è il Primo Maggio ed è, naturalmente, la festa dei lavoratori. Forse non tutti sanno che oggi è anche l’RSS Day, ovvero il giorno dedicato al popolare formato per la distribuzione dei contenuti web. In occasione di questa particolare “festività” vi invitiamo ad iscrivervi al feed di Ginger&Tomato. In questo modo avrete sempre sott’occhio le ultime ricette, i protagonisti dell’arte in cucina, gli ultimi percorsi gastronomici, eventi, le nuove fiere. Se ancora non conoscete il funzionamento dei feed RSS vi invito a scoprirlo attraverso il video che trovate dopo il salto o consultando la relativa voce su Wikipedia.

Cibus 2008: dal 5 maggio a Parma, il salone internazionale dell’Italian Food

cibus 2008

Parma capitale del gusto nel mese di maggio: oltre a GNAM, la rassegna artistica sulla gastronomia, sta per partire anche CIBUS, la prestigiosa fiera internazionale dell’alimentazione. Per la sua quattoridicesima edizione il festival del cibo Parma accoglierà operatori provenienti da tutto il mondo, ma il protagonista assoluto sarà il Made in Italy.

Tante le novità: innanzitutto le date della manifestazione che per quest’anno sottolinerà la propria vocazione a fiera del business occupando 5 giorni feriali, da lunedì 5 a giovedì 8. Sempre nell’ottica di favorire l’industria agroalimentare italiana anche l’organizzazione degli eventi con più seminari, convegni e incontri focalizati sulla grande distribuzione.

I marchi italiani presenti saranno circa 2400, pronti a far conoscere i propri prodotti di qualità a ai rappresenatnti di 55 paesi. Tante le aree espositive pronte a catturare l’attenzione dei visitatori: in molte l’obiettivo sarà catturare l’attenzione dei visitatori tramite i sensi dell’olfatto e della vista, con chef intenti a preparare ricette che prevedono l’utilizzo di alcuni tra i principali prodotti italiani, tra cui l’aceto balsamico di Modena.

Premio Versilia 2008: tutti al mare in Toscana ad assaggiare vini!

premio versilia 2008

Appuntamento imperdibile per questo ponte del Primo Maggio in Toscana quello che si svolgerà in Versilia e precisamente a Villa Borbone a Viareggio per l’appuntamento biennale con il Premio Versilia organizzato da Ais Toscana l’Associazione dei Sommelier Toscani. Dal 3 al 5 Maggio si svolgeranno infatti le Giornate Versiliesi dei Vini durante le quali verranno nominati Sommelier onorari Marcello Lippi, ex ct della nazionale italiana campione del mondo, e Oliviero Toscani, notissimo fotografo che da poco ha inaugurato la sua produzione vinicola nella sua tenuta toscana.
Oltre alla loro premiazione, si svolgeranno concerti e sarà in funzione una serie di banchi d’assaggio gastronomici e ovviamente di vino con tantissime aziende e prodotti in degustazione.
Tra i vari eventi, musicali e culturali, grande spazio l’avrà appunto il vino con alcune imperdibili degustazioni “orizzontali” ovvero dedicate ad una precisa tipologia di vino come quella dedicata al Barolo, quella per il Sangiovese, quella sul Merlot e quella sul Vermentino. Per quella, davvero interessante, sul Barolo vi rimando alla presentazione che ne fa il relatore, il noto giornalista blogger Franco Ziliani mentre per quella sul Vermentino (lunedì 5 maggio ore 12) sarà tenuta dal sottoscritto. Completano la manifestazione, come già vi ho annunciato martedì scorso, la finale del Concorso Miglior Sommelier della Toscana, tutta da vedere.
Il programma completo lo trovate qui da scaricare in pdf ma ve lo riporto per semplicità dopo il salto.

Lo zuccotto: tradizione e bontà di un dolce di casa nostra

Dolce di tradizione toscana, lo zuccotto pare che debba i suoi natali ad un invenzione di Caterina de Medici. Con la caratteristica forma a cupola, fatto nell’apposito stampino per zuccotti è un dolce semi-freddo, a base di pan di spagna liquore e gelato. Qui a Roma siamo soliti prepararlo con la ricotta, ammorbidendo il pan di spagna con pochissimo liquore. La ricetta che vi presentiamo consigliamo di prepararla sempre con qualche giorno di anticipo e lasciar riposare in frigorifero lo zuccotto prima di consumarlo.
Zuccotto (ingredienti per 6 persone)
  • 250gr di Pan di Spagna
  • ½ lt di panna
  • 400gr di ricotta
  • 50gr di zucchero a velo
  • 100gr di cioccolato fondente
  • 50gr di cedro candito
  • 50gr di ciliegine candite
  • 5 cucchiai di maraschino
  • 5 cucchiai di latte
Per lo sciroppo di cioccolato:
  • 1 cucchiaio di cacao
  • 100gr di zucchero
  • 20gr di burro

Come preparare la pasta fresca/3: la pasta ripiena

Come preparare la pasta fresca/3: la pasta ripiena

Dopo avervi illustrato come preparare la pasta fresca in cinque semplici mosse e avervi dato qualche suggerimento su come ottenere una bellissima pasta fresca colorata, adesso tocca di diritto alla pasta fresca ripiena. Frutto della più antica tradizione italiana, la pasta ripiena trova nelle regioni italiane diverse realizzazioni e formati. Noi di Ginger proveremo a darvi un’indicazione generale.

Ad essere pignoli, e noi siamo sempre pignoli quando si tratta di darvi dei suggerimenti per le vostre ricette, l’impasto cambia a seconda del ripieno. Se volete farcire la vostra pasta ripiena con della carne allora va bene l’impasto usato per la pasta fresca tradizionale (1 uovo per ogni 100 grammi di farina); se invece il ripieno è di pesce o verdure dovrete apportare alcune modifiche. In questo caso infatti per ottenere una pasta meno soda useremo meno uova ed un po’ di acqua.

Il dosaggio allora sarà 1 uovo ogni 170 grammi, ovvero 3 uova per mezzo chilo di farina. Se poi volete potete realizzare della pasta ripiena colorata, con lo stesso procedimento che usereste per colorare la classica pasta fresca.

Cesto da picnic: idee e suggerimenti

Siamo in tempo di scampagnate, di gite fuori porta e le idee di cosa portarci per mangiare all’aperto non bastano mai. Per non ricadere sui soliti panini noi di ginger siamo qui a darvi dei consigli su tutto il kit necessario da portare per un bel picnic!

Innanzi tutto il necessaire per la scampagnata fuori porta, dalle coperte per il prato, ai bicchieri, piatti e posateria di carta; poi il cibo: per spezzare la fame a metà mattinata farete un successone se preparerete degli ottimi tramezzini con tonno, maionese ed insalatina. Un consiglio: conservateli in un contenitore di plastica avvolti in un fazzolettino di cotone bagnato, in questo modo i tramezzini si conserveranno freschi e morbidi.

Ovviamente non fate mancare pizzette e rustici e quanto i più stuzzicante trovate dal fornaio. Ad un picnic che si rispetti però non può mancare l’immancabile brace o barbecue con qualche variante però: non dimenticate qualche salsiccetta, qualche bistecchina, delle verdure e soprattutto di preparare qualche giorno prima una marinatura ad hoc.

Come preparare la pasta fresca/2: la pasta colorata

Come preparare la pasta fresca/2: la pasta colorata

Di sicuro effetto e dal sapore particolare è la pasta fresca colorata, semplice da realizzare quanto la classica pasta fresca se seguirete le nostre indicazioni su come fare la pasta in casa in cinque semplici mosse. Per colorare la pasta fresca basta aggiungere degli ingredienti all’impasto: possono essere verdure, ma anche spezie e aromi.

Dal momento che avrete preparato una bella pasta fresca colorata dovrete fare attenzione al condimento: questo non solo deve abbinarsi bene con l’ingrediente con cui avete arricchito e colorato la vostra pasta ma non deve neanche coprirne troppo il sapore, altrimenti l’obiettivo raggiunto con il vostro lavoro sarà solo scenografico e non di sapore.

Ora vedremo come ottenere i diversi colori:
  • Pasta verde: spinaci o borragine o ortica
  • Pasta gialla: zafferano
  • Pasta rossa: pomodoro
  • Pasta arancione: carote o zucca
  • Pasta viola: barbabietole (la mia preferita, prende una colorazione bellissima!)
  • Pasta nera: nero di seppia
  • Pasta marrone: cacao amaro