Paella vegetariana, un piatto spagnolo dall’aria italiana

La preparazione ricorda un po’ quella di un nostro comune riso con le verdure, ma questo piatto ha un origine differente, è un piatto unico Spagnolo, precisamente Valenciano, ed è un specialità molto saporita e molto conosciuta in gran parte del mondo, la Paella.

Il nome di questo ricco piatto spagnolo deriva dalla padella in cui viene preparato abitualmente, la paella come si dice in valenciano, tale parola deriva dal francese paele, che a sua volta deriva dal latino patella. Tutti suoni molto vicini alla parola italiana padella, beh perlomeno in cucina siamo tutti simili!

Tante varianti nelle diversi ricette per fare la paella, quella valenciana unisce pollo, pesce e verdure, ma tutte le ricette hanno come fattor comune gli ingredienti indispensabili per la paella: riso, olio d’oliva e zafferano. La nostra proposta di oggi è la Paella vegetariana.

Scaloppine di pollo ai funghi

Gli affezionati di Ginger & Tomato ormai avranno capito che sono un appassionato delle scaloppine. In passato ho già proposto altre ricette per preparare questo particolare taglio di carne, ma oggi mi butto un po’ sul tradizionale.

Eh si , perché parlerò delle classiche scaloppine ai funghi, piatto molto comune in quasi tutte le nostre case. Ho apportato, però, qualche piccola variante, che mi fa piacere rivelarvi, per conoscere la vostra opinione.

Come prima cosa, anziché utilizzare le scaloppine di vitello ho pensato di cucinare le scaloppine di pollo, visto che per adesso non si tratta del pollo alla varechina che l’unione europea sta pensando di importare dagli USA, e in secondo luogo ho sperimentato una piccola macerazione che rende più gustosa la carne del pollo.

Guida ad un ottima frittura/1

La frittura è un metodo di cottura che consiste nell’immergere un alimento in un grasso portato a temperatura elevata. Pur essendo considerata una tecnica difficile, diventa automatica una volta che se ne sono compresi bene i semplici principi basilari e si è fatta un po’ di esperienza. Esistono due tipi principali di frittura: quella “in pastella” e quella “a immersione” che richiede l’uso di un padellino profondo o di una friggitrice, casalinga o professionale. Entrambe le tecniche si basano su alcuni principi: il grasso in cui si immerge l’alimento deve essere abbastanza caldo da far rapprendere rapidamente la superficie esterna.

La temperatura del grasso non deve essere tale da bruciare l’esterno dell’alimento prima che l’interno
sia cotto. L’interno dell’alimento sprigiona vapore man mano che cuoce, formando delle bollicine in superficie; questo vapore, uscendo, ostacola la penetrazione del grasso. Quindi un buon fritto è quello che presenta ancora una traccia di umidità all’interno, poiché il grasso è penetrato in quantità minore. In ogni caso, per ottenere un fritto leggero e croccante, bisogna usare abbondante olio e alimenti poco umidi all’interno, e soprattutto fare attenzione alla temperatura dell’olio, che dovrà essere più o meno caldo, a seconda della qualità e della dimensione del prodotto che si vuole friggere.

Cecina, farinata, torta di ceci, cinque e cinque: molti nomi per una sola specialità

Cecina, farinata, torta di ceci, cinque e cinque: molti nomi per una sola specialità
Da toscana, ed ancor di più da livornese, non potevo esimermi dal parlare della torta di ceci, conosciuta anche come cecina o farinata e diffusa in tutta la regione. La vera torta di ceci dovrebbe essere cotta nel forno a legna ed il luogo migliore per mangiarla sono i tortai sparsi per Livorno e Pisa. Il modo tradizionale di magiarla è il “cinque e cinque“, come si chiama qui da noi: in questo caso la sottile torta di ceci viene messa calda dentro una focaccia morbida. Il nome deriva dal fatto che parecchi anni fa il suo costo era di cinquanta centesimi per la focaccia e cinquanta per la torta di ceci.

La torta di ceci mangiata in versione cinque e cinque con una generosa macinata di pepe è consumata tutto l’anno, ad ogni ora del giorno: quando andavo a scuola era la mia merenda di metà mattinata, ma anche il pranzo, e talvolta poteva essere anche la cena. Dopotutto ci sono quei piatti o quegli alimenti che portano con sè il particolare sapore di un ricordo: la torta di ceci è proprio questo per tutti coloro che sono cresciuti in queste zone.

Ora non siete curiosi di assaggiarla? Se non avete in programma di passare dalla costa tirrenica nelle prossime vacanze, vorrà dire che l’unica soluzione è quella di provare a realizzarla seguendo la nostra ricetta!

La Vodka, un distillato dal carattere esplosivo

Un alcolico molto apprezzato nel mondo da bere tal quale, per i puristi, o da utilizzare per la preparazione di differenti cocktail è la Vodka.

Il forte e secco distillato di cereali, prodotto in Russia, è molto gradito anche da noi in Italia. A chiusura di un pasto, per pulire la bocca dai sapori del cibo, molte volte, soprattutto nel periodo estivo, un bicchierino di Vodka ghiacciata sostituisce la nostra Grappa.

La storia della Vodka, inizia alla metà del quindicesimo secolo, quando in un monastero nelle vicinanze di Mosca si ottenne il primo distillato ottenuto da cereali. Una piccola contraddizione, se si pensa che, successivamente, nella seconda metà del sedicesimo secolo, quando il consumo di Vodka è ampiamente diffuso tra la popolazione, questo alcolico viene frequentemente associato al Diavolo.

I bento più belli del web per i lettori di Ginger&Tomato

I bento più belli del web per i lettori di Ginger&Tomato0

Come richiesto da alcuni dei nostri lettori ecco una bella carrellata di bento dal web, per ammirare la cura con cui sono composti, per prendere spunto o anche solo per curiosare tra le foto del web! Alcuni di questi lunch box sono attentamente studiati, gli alimenti sono disposti con spirito artistico, allo scopo di dare un po’ di colore alle grigie giornate in ufficio o convincere i bambini a mangiare il pranzo, con il disegno del loro cartone animato preferito!
I bento più belli del web per i lettori di Ginger&Tomato1
Questo divertente bento (scovato su Flickr.com, autrice Sakurako Kitsa) è stato chiamato Spa Bento, e prevede l’uso di maionese per la maschera, cetrioli sugli occhi e formaggio per il turbante ed il colletto.

Ricetta light: insalata di gamberetti con nastri di zucchine


E si ci siamo finalmente si respira aria di estate, profumo di fiori sbocciati e voglia di stare sempre di più all’aria aperta. Anche a tavola però desideriamo piatti freschi e così via ad insalate ed insalatone che sostituiscono tutto il pasto. E si perché le insalatone come piatto unico piacciono davvero a tutti dalla casalinga al manager che va sempre di fretta ma non vuole di certo rinunciare alla linea né tanto meno al gusto. Proprio per questo abbiamo pensato ad un insalata ricca di proteine ma anche di sali minerali che possa sostituire un ottimo pranzo!
Insalata di gamberetti con nastri di zucchine (ingredienti per quattro persone)

Funghi ripieni, per un secondo piatto a base di verdure

Le verdure possono essere un ottimo secondo piatto in alternativa ai classici a base di carne o di pesce. Mescolando in modo accurato le verdure con piccole dosi di carne o pesce, si possono preparare dei deliziosi piatti, leggeri e fantasiosi.

I tradizionali involtini possono esser sostituiti da degli involtini di zucchine o melanzane, o delle polpette di verdure possono prendere il posto delle polpette di carne macinata. Insomma con un po’ di inventiva gli ortaggi sono in grado di rappresentare una buona alternativa a piatti più grassi.

Un secondo piatto a base di verdure molto frequente nella cucina italiana, e presente tra la lista delle ricette nelle cucine di molte delle nostre case, che ogni buon cuoco custodisce con una certa gelosia, sono i Funghi ripieni. Eccovi la mia versione di questo piatto.

Frollini bianchi e neri

Con questa ricetta farete dei biscottini raffinatissimi e degni di una regina, anche se non sono quelli che ogni giorno la regina Elisabetta II prepara, ovunque si trovi, ma meritano di essere degustati durante un ‘high tea’ alla moda britannica, accanto ai mini tramezzini al burro salato e fettine di cetriolo, o al cheddar inglese bianco stagionato.

Poche cose della cucina britannica impressionano i mediterranei che siamo, ma non possiamo negare la bontà dei loro biscottini al burro, il lusso vellutato della crema inglese e la doppia panna del Devon sulle fragoline di bosco.
‘High tea’ o ‘Five o’clock tea’ è una tradizione tutta inglese che rappresenta uno spuntino alquanto sostanzioso anche se sempre delicatissimo per la sua presentazione in formato miniatura di salatini, tramezzini e dolcini vari, il tutto servito alle 17h00 in punto. Versione analcolica del cocktail americano, ne è certamente il precursore e mantiene nella sua tradizionale classe una raffinatezza incomparata.

La chianina, bistecche ma non solo

La chianina, bistecche ma non solo

La razza bovina chianina è tipicamente italiana e deriva il proprio nome da una località toscana, la Val di Chiana. Le mucche di questa razza sono allevate da almeno 2000 anni per la loro carne prelibata e sono adesso conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. La carne chianina rispetto ad altre è meno grassa ed ha un minor contenuto di colesterolo. In molti accusano la chianina di essere sopravvalutata, ma essendo toscana non posso fare a meno di sbandierarne i pregi.

Gran parte della sua fama nel mondo la chianina la deve ad un taglio in particolare, la lombata, bella alta (almeno due dita, ma anche quattro) con osso e filetto, cotta sulla brace e conosciuta come bistecca alla fiorentina, messa al bando in tempi di mucca pazza. La chianina però non si limita a fornirci un’ottima bistecca, sono molto gustosi anche gli ossibuchi, gli stufati, gli spezzatini, i brasati o le fettine di questa razza di bovini.
La chianina, bistecche ma non solo2
La lombata di chianina è ricercatissima e pregiata, motivo per cui arriva ad avere costi elevati, mentre altri tagli, meno conosciuti e richiesti, possono essere altrettanto buoni e più economici. Eccovi qua un esempio, una bella ricetta per cucinare del filetto di chianina.

Melanzane al forno: dietetiche e veloci


Le melanzane si prestano a tantissime ricette così come a svariati modi di essere cucinate. Sono molte le ricette che nei mesi scorsi vi abbiamo presentato, come la caponata di melanzane, la crema alle melanzane, la famosa parmigiana di melanzane ed ancora la salsa di melanzane. Tutte ricette appetitose ma un po’ meno light. Si avvicina l’estate e cominciamo già a fare la prova costume così che a tavola siamo sempre di più alla ricerca di piatti leggeri e senza troppi condimenti. Oggi vi presentiamo un modo per cucinare le melanzane che nulla toglie alle ricette presentate nei giorni scorsi in quanto a gusto e sapore ma sicuramente affascinerà soprattutto il pubblico femminile per le ridotte calorie contenute.
Melanzane al forno (dosi per circa quattro persone)
  • 1kg di melanzane lunghe
  • 125gr di olive nere snocciolate
  • 50gr di capperi sotto sale
  • 2 acciughe sotto sale
  • 3 pomodori sbollentati e spellati
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 panino raffermo
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato finemente
  • 1/2 cucchiaino di origano
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale grosso e fino