Il culatello e le varie parti della carne di maiale

Le parti molto richieste nel maiale sono relativamente poche. Solo il 60% della carne di un maiale può essere venduta fresca, della parte restante il 35% viene insaccato. Arrosti, tagliati da cotoletta, prosciutto e spalla, formano solo il 34% di un maiale ben cresciuto. Con ciò si spiega anche il suo prezzo elevato. L’età ed il tipo dell’alimentazione sono decisive per la qualità della sua carne. Nella cotoletta anche un profano diviene intenditore: maiali giovani hanno cotolette più piccole con un bordo di grasso relativamente largo e sono più chiari nella carne; animali più adulti presentano cotolette più grandi con carne rosso scuro e con fibre più grasse.

Nei primi giorni dopo la macellazione la carne di maiale ha il miglior sapore. Il macellaio distingue nel prosciutto il soccoscio, la parte interna, la noce ed il fianco. Questi sono i pezzi più richiesti e più cari. Dal soccoscio e dalla parte interna si tagliano le fettine, particolarmente morbide dalla noce e dal fianco. Il soccoscio non è tanto richiesto come arrosto. La spalla viene divisa in scapola e falso filetto: tutte le parti si addicono eccellentemente per arrosti. La coppa è una parte mista, i cui fasci muscolari sono adagiati in sottili strati di grasso: con l’osso ci dà un arrosto saporito, senza osso e nella stessa qualità è proporzionalmente più caro; tagliata in fette viene offerta come cotoletta di coppa.

Cucinare con il bimby: tiramisù all’ananas

Salve amici lettori, con molto piacere ho potuto notare il forte interesse riscontrato verso l’articolo sul bimby. Immagino quindi che vi sarete di sicuro chiesti che tipo di ricette è possibile realizzare con questo magico elettrodomestico, ed eccovi quindi accontentati. Prima di citarvi qualche ricettina realizzabile con il bicchierone del Bimby ci tengo però a fare una sottolineatura: i metodi tradizionali di cottura conferiscono ai cibi sapori che non è possibile avere con altri metodi; certo il bimby è comodo, veloce ed senz’altro un’ottimo compromesso che unisce praticità e gusto ma ricordatevi che i metodi tradizionali sono tutt’altro.
Detto questo con il bimby è possibile realizzare praticamente di tutto: dai sughi, alle salse besciamelle, al ragù, ai primi piatti, ai secondi fino ai dolci. Quest’oggi vi vogliamo suggerire la ricetta del tiramisù all’ananas realizzata con il Bimby. Se poi vorrete seguirci nei prossimi giorni vi suggeriremo altre ricette da realizzare in maniera comoda e veloce, anzi no….fateci sapere cosa vi piacerebbe cucinare e noi vi diremo come!

Non c’è solo la minestra, ma anche l’Isalata di fagioli

Chi lo dice che fagioli e legumi devono essere considerati degli ingredienti invernali? Generalmente quando si parla di questo tipo di vegetali si pensa sempre alle tipiche minestre, calde e fumanti, ottime per trovare un po’ di conforto nei freddi mesi invernali, ma se cucinati in modo diverso i legumi ed in particolar modo i fagioli diventano un corposo ingrediente per delle insalate dal carattere estivo.

Sarà sufficiente sbollentare i legumi e scolarli leggermente al dente, e poi lasciarli raffreddare per ottenere dei magnifici componenti per formare una robusta e saporita insalata. Aggiungendo i fagioli alle insalate, le rendiamo un piatto unico vero e proprio, poiché soddisfano tutti i principi nutritivi. I legumi sono uno degli elementi base per i vegetariani, ricchi di ferro ed altri componenti, sono tra gli alimenti che riescono meglio a sostituire la carne.

Un’insalata di fagioli può essere un piatto ideale per la stagione estiva, completo e fresco, ricco di energia. Come semplice contorno o come piatto unico è un’ottima soluzione, e poi è semplice anche da portare a lavoro!

La mostarda: tipologie e differenze

La mostarda è una salsa a base di frutta, intera o tagliata a pezzi, fatta candire in una salamoia a base di zucchero ed estratto di senape. Dolce e piccante allo stesso tempo, è ottima per accompagnare bolliti, formaggi, salumi ed è uno degli ingredienti del ripieno dei ravioli di zucca mantovani. Molte le tipologie di mostarda italiane, di seguito vi elenchiamo le più diffuse nel nostro paese:
  • mostarda vicentina, a base di polpa di mela cotogna, che si ottiene dalla cottura della polpa con zucchero al 50% in peso. Una volta raffreddata la marmellata ottenuta, si aggiunge olio essenziale di senape. Si usa anche farla con le pere.
  • mostarda cremonese, la più conosciuta e diffusa, una miscela di frutta candita e sciroppo con una percentuale di zucchero del 50-60%, con l’aggiunta di olio essenziale di senape. Usualmente si utilizzano ciliegie, pere, mele cotogne, mandarini, fichi, albicocche, pesche.
  • mostarda mantovana, anche questa con mela cotogna, eventualmente anche con pere ma con frutti interi, rispetto alla vicentina; viene usata come ingrediente nei tortelli di zucca nelle zone del mantovano confinanti con il cremonese.
  • mostarda di Voghera, miscela di frutta candita e sciroppo.

Frittatine di patate al basilico… raffinata cucina tradizionale

Oggi frittata! Ve ne abbiamo proposte già diverse versioni, ma la frittata è un piatto di cui non ci si stanca mai. È uno di quei piatti miracolosi, non si sa cosa preparare per pranzo o per cene? Il problema si risolve da solo, ma è ovvio, una frittata!

Frittatone di tutti i tipi sono una delle portate preferite dai bambini, ma sono anche delle fedeli alleate dei vegetariani, insomma le frittate fanno contenti un po’ tutti. E poi, volete forse dire che un bel panino con la frittata della mamma non è uno degli spuntini migliori che si possano desiderare?

Le frittate, o se volete omellette, nome francese con cui sono conosciute in tutto il mondo le frittate, possono diventare uno stuzzicante secondo adatto a cene e a pranzi a cui si cerca di dare un po’ di stile. In che modo? Giocando sulla fantasia e sulla presentazione del piatto! Provate con le Frittatine di patate al basilico.

Semplicità e gusto con le Tagliatelle alla romana

In una delle ultime permanenze a Roma, ho avuto modo di assaggiare un primo piatto molto gustoso e molto adatto per un buon pranzetto o cena estive. Questo primo, secondo me, si presta bene ad esser consumato nei mesi un po’ più caldi perché viene condito, non con una salsa o un condimento cotti e quindi caldi, ma per fare questa ricetta si usa un condimento a crudo, fresco e saporito.

Ho fatto diverse ricerche in seguito per verificare se effettivamente si trattava di un piatto di origine romana, ma sfortunatamente non ho avuto molto successo e non sono riuscito a scovare le origini di questa portata, per questo ho deciso, almeno per quel che mi riguarda, di accettarla come romana.

È un primo molto semplice e non richiede di trascorrere molto tempo al calore dei fuochi della cucina, per preparalo occorrono degli ingredienti di buona qualità, genuini che comunque si possono trovare facilmente in tutte le città. Procuratevi tutto il necessario per preparare le Tagliatelle alla romana.

Pane, amore e…. fantasia. Fatti in casa

Il titolo del post ricorda certamente un film del 1956 o giù di lì che vide protagonista la Lollobrigida e Vittorio De Sica. Sicuramente l’accostamento sembra forse un po’ ardito ma, nella preparazione di questo prezioso alimento c’è proprio l’amore, la passione e la fantasia che si esprime nelle forme che con il pane si possono realizzare.

Il pane che ho confezionato è commestibile ma alcuni panettiere che si “divertono” come me a preparare forme insolite per decorare le loro vetrine, danno una consistenza diversa all’impasto con l’aggiunta di grandi quantità di sale per allungare la “vita” delle loro creazioni.

E’ facile intuire che preparo il pane con l’ausilio del mio fedele mixer e successivamente a mano e non con il supporto della macchina del pane certamente utile per una preparazione programmata e “quasi” senza sorprese. Le forme che si ottengono con questo elettrodomestico sono però tutte uguali mentre a mano ci si può sbizzarrire a volontà come ampiamente dimostrerò in seguito.

Flan di carote, antipasto un pò “ricercato”

Ogni tanto mi capita di voler organizzare una cena con pochi amici, per il semplice piacere di mettermi alla prova in cucina e vedere cosa sono in grado di fare cercando di lavorare un po’ con la fantasia. Sperimentare nuovi piatti e “usare” i miei ospiti come cavie, per capire l’indice di gradimento del piatto, addolcendo il tutto con qualche buona bottiglia di vino.

Una delle portate che più difficilmente riesco a comporre è l’antipasto! Di solito non riesco a scostarmi tanto dagli antipasti tradizionali, come delle bruschette o delle frittatine o delle piccole porzioni di parmigiana, e quindi il più delle volte salto questa portata e passo subito al primo piatto.

Così intenzionato a voler preparare un antipasto un po’ raffinato per una cena che non definirei elegante, ma più che altro ricercata, ho trovato questa ricetta molto delicata e che può essere utilizzata come antipasto sia per le cene a base di pesce che per quelle a base di carne: il Flan di carote.

Aspic di aragosta: un secondo regale ed importante


Gli aspic sono preparazioni variegate a base di carne, pesce o verdure con gelatina. Si preparano piacevolmente in primavera ed estate in quanto queste pietanze sono ottime da gustare fredde. Non è la prima volta che vi parliamo degli aspic, in passato vi abbiamo voluto deliziare con un vero e proprio corso di preparazione su questo piatto, oggi invece di vogliamo dare una ricetta per la realizzazione di un’ aspic davvero regale e suntuoso. Volete stupire i vostri ospiti con un’opera d’arte? Un piatto chic e che lascerà il segno? Prepariamo un aspic di aragosta allora!
Aspic di aragosta (ingredienti per quattro persone)
  • 500gr di polpa di aragosta, pulita e lessata (anche in scatola)
  • 150gr di salsa maionese pronta
  • 500gr di gelatina di brodo, molto limpida e collosa (ottenuta con il preparato in pacchetti)
  • 2 piccoli tartufi neri (facoltativi)
  • qualche pezzettino di peperone rosso
  • 3 cetriolini sott’aceto
  • 1 uovo sodo affettato a dischetti
Per guarnizione:

Penne ai fiori di zucca e calamaretti, un primo dal gusto delicato

Che bellezza, finalmente è arrivato il periodo dei fiori di zucca, o meglio di zucchina! Delicati e saporiti, questi squisiti fiori color arancio che adornano le nostre tavole per piccoli periodi dell’anno.

I fiori di zucca sono fra i pochi alimenti che vanno assaporati freschissimi, quando ancora i petali sono ben turgidi e colorati. Quando li trovate al mercato, potete esser certi della loro freschezza, infatti, vanno colti e mangiati, la loro longevità non dura più di un paio di giorni al massimo.

Fritti in pastella, ripieni alla ligure, o in qualsiasi altro modo, i fiori di zucca sono sempre un ottimo ingrediente per preparare mille piatti deliziosi. Provate ad usarli come condimento per la pasta e sperimentate le Penne ai fiori di zucca e calamaretti.