Ecco qui una preparazione che concilia il gusto delicato delle ciliegie a quello deciso e inconfondibile del gongonzola.
C’è chi lo ama, c’è chi a cui proprio non piace, e in questo caso lo può sostituire con un altro formaggio a piacere, senza modificare la ricetta.
Almeno una volta vale la pena di preparare questo particolare antipasto di facile esecuzione e, se si riesce, prima che finiscano le ciliegie.
Infatti dopo il 24 giugno, festa di S. Giovanni, patrono di Torino, c’è il pericolo che un “Giuanin” ( vermetto, in piemontese) possa trovare ospitalità dentro questo frutto che, almeno qui dalle mie parti, causa la pioggia di queste ultime settimane , purtroppo non ha un gran sapore.
Se desiderate conoscere la cucina della Sicilia occidentale e fare un viaggio virtuale a ritroso nella storia per scoprire i
Dal 20 al 22 giugno potrete passare un week end all’insegna del gusto e del buon mangiare. Dove? A Montelibretti
Ecco un’insolita presentazione, sicuramente adatta ad un pranzo importante.
E’ in effetti un po’ impegnativa, ma non certo difficile da realizzare ed anche, particolare da non trascurare, da preparare in anticipo.
L’idea mi era venuta in passato ed era scaturita dall’avanzo di un po’ di pasta di pane adattata e modellata su un contenitore di vetro che poteva sopportare il calore del forno.
In quell’occasione infatti mi era servita per “accogliere” un antipasto: dei semplici involtini di speck e caprini, fatti insaporire in una marinata, se così si può definire, di olio, poco sale, pepe ed origano e che, con questa presentazione, avevano fatto una figura migliore.