Prugne farcite

Questo è un antipasto velocissimo da preparare e può essere gradito a chi ama il connubio dolce- salato.

Si può preparare in anticipo e metterlo in forno qualche minuto prima di mettersi a tavola per poterlo gustare ben caldo.

Piatti freddi ideali per il caldo: insalata di pollo

Non sto per affermare nulla di nuovo, ma lo ribadisco: fa caldo. E tanto. Anche se in questi giorni, soprattutto la sera, l’aria sembra diventare più clemente c’è un luogo dove il caldo sembra non diminuire mai: la cucina.

Non c’è che dire in questo periodo anche solo accendere un fornello per farmi un caffé diventa un atto di coraggio. Se possibile preferirei in assoluto rinunciare alla mia dipendenza cronica da caffeina piuttosto che sopportare il caldo sprigionato dalla fiamma blu del gas. Ma, è inutile che rinunci al mio caffé, tanto la fonte di calore aumenta quando a pranzo o a cena sono costretta magari ad accendere anche più di un fuoco per cucinare. A meno che non decida di mangiare prosciutto e formaggio ogni giorno, e in questo modo vi assicuro rischio la separazione, devo pur cucinare.

Ecco allora una soluzione facile e indolore, che permette di preparare qualcosa di sostanzioso rinunciando a fiamme varie, fonti d’insano calore. Oddio, la mia insalata di pollo prevede per qualche minuto un fornello acceso, ma lo giuro solo per 5 minuti poi tutto il resto è a freddo, fresco e pronto, per un pranzo o una cena, senza rinunciare alla sostanza di un pasto nutriente e completo.

L’uovo: i vari metodi per cucinarlo


Se pensavate che cucinare un uovo fosse facile, leggete i vari modi che esistono per prepararlo e poi fateci sapere se avete cambiato idea!

  • Uovo al tegamino: Si fa scivolare delicatamente al centro di un tegamino unto con burro sciolto, si lascia cuocere a fuoco moderato per 3 minuti e si rassoda solo l’albume.
  • Uovo alla coque: Si porta ad ebollizione l’acqua con un pizzico di sale che dovrebbe evitare la rottura del guscio, quindi si immerge l’uovo delicatamente con un cucchiaio e, alla ripresa del bollore, si calcolano 3 minuti di cottura.
  • Uovo all’ostrica: Si rompe l’uovo, si priva dell’albume e si mette nell’apposito cucchiaio. Quindi lo si condisce con un pizzico di sale, pepe appena macinato e qualche goccia di succo di limone.
  • Uovo bazzotto. Si mette l’uovo in acqua fredda salata e, dall’ebollizione, si calcolano 5-6 minuti di cottura. Quindi si fa sgocciolare, intiepidire, si priva del guscio e si rimette in acqua tiepida salata sino al momento di servirlo.
  • Uovo sodo. Si mette sul fuoco un recipiente con molta acqua e quando bolle si immerge l’uovo con un cucchiaio per evitare che il guscio si rompa. Si calcolano 8 minuti circa di cottura, quindi si priva l’uovo del guscio.
  • Uovo affogato. Si porta ad ebollizione l’acqua, con aggiunta di 1/2 bicchiere di aceto per ogni litro, in una casseruola. Si abbassa la fiamma affinché l’acqua accenni a bollire e vi si rompe delicatamente l’uovo o le uova uno alla volta. Dopo 3 minuti di cottura si fa sgocciolare con un mestolo forato e si deposita l’uovo su un telo.

Un primo di stagione: paccheri con crema ai funghi porcini

In questa stagione una ricca produzione di funghi porcini affolla i nostri boschi. Nascosti sotto alberi di castagno e di cerro in questi mesi, e poi sotto la fresca quercia verso agosto e settembre, il fungo porcino resta una delle muffe più prelibate.

Molteplici sono i modi per cucinarlo. Lo so bene perchè il mio compagno in questi giorni appena ha un pomeriggio libero scappa, con altri tre temerari amici, in boschi d’alta montagna alla sfrenata ricerca di terreni porcini. Devo dire che sono diventata quasi gelosa di queste sue fughe porcine, in cui non c’è più spazio per stare un pò insieme, magari per andare al mare. Ma, il prelibato bottino con cui ritorna a casa ogni volta diventa un’ottima ricompensa alle mie attese.

Ormai sono quasi imbattibile nel preparare piatti a base di funghi porcini, mentre il mio compagno si affanna a trovarne sempre di più, io mi diletto nello sbizzarire la mia fantasia nell’elaborazione di tante ricette diverse. Adoro quell’odore intenso e selvatico che pervade la cucina. I paccheri con crema ai funghi porcini sono nati una di queste sere, avevo i funghi e voglia di pasta. Una ricetta semplice ma molto gustosa che potrete sfruttare per una cena con amici o anche solo come piatto unico.

Zucchine ripiene: un classico della cucina degli avanzi


Le zucchine ripiene sono uno di quei piatti che in casa non mancano mai! Esistono numerose ricette per la realizzazione di questo piatto, dalla versione vegetariana (di cui vi abbiamo già parlato in passato) alla versione con pesce. Ma la migliore, secondo me, rimane quella con la carne! Le zucchine ripiene, di estrazione ligure, trovano però spazio in molte cucine sparse su tutto il territorio italiano. Consiglio però di cucinarle un giorno prima, di assaporarle fresche, magari cucinatele di sera e lasciatele riposare in frigorifero tutta la notte per poi servirle a pranzo il giorno seguente!
Zucchine ripiene (ingredienti per 4 persone)
  • 8 zucchine
  • 100gr di carne di maiale macinata
  • 100gr di salsiccia sgranata
  • 40gr di prosciutto cotto tritato
  • 370gr di mollica di pane
  • 1 uovo
  • 50gr di grana grattugiato
  • burro
  • timo o prezzemolo
  • aglio tritato
  • sale, pepe

Spiedini di carne: un secondo gustoso per gli amanti della carne


Se vi trovate a passare per le spendite terre della Valdorcia non esitate a degustare dei deliziosi piatti a base di carne: tagliate di manzo cotte a puntino, maialino arrosto croccante ma morbido, salsiccette al finocchietto da leccarsi i baffi, capocollo di suino accompagnato da salsette di ogni tipo.

Sono da poco tornata da uno dei miei viaggi nella splendita terra toscana, ed in particolare il mio pensiero va in Valdorcia, nei pressi di Radicofani. Non troverete solo il famoso ed esportatissimo pecorino di Pienza ( di cui vi abbiamo già parlato!) ma anche tante succulente specialità di carne. Per ricreare un po’ quell’atmosfera vi suggerisco questi spiedini di carne, buoni e saporiti ma anche molto semplici nella realizzazione!
Spiedini di carne (ingredienti per 4 persone)
  • 8 salsiccette piccole
  • 400gr di fesa di tacchino
  • salsa Worcester
  • aglio tritato + alloro
  • sale, pepe

Pesce spada alla ghiotta, un mix di sapori siciliani

Una ricetta tutta sicula per cucinare in modo, a dir poco, saporitissimo il pescespada. Un mix di molti dei prodotti tipici della trinacria usati per preparare un piatto che tutti, turisti per primi, apprezzano e ne vanno “ghiotti”!

Infatti, si tratta di una ricetta per veri ghiotti, che unisce sapori decisi come quelli dei capperi e delle olive a gusti più tenui e delicati come quello del pesce spada e dei pomodorini. Il nome della ricetta ne rivela la bontà: Pesce spada alla ghiotta.

Questa ricetta è comune in tutta la Sicilia, ma per antonomasia, la preparazione alla ghiotta, o agghiotta, cioè con un sughetto di capperi olive e pomodoro, è tipica della cucina messine, che con maestria antica cucina in questo modo, oltre al pesce spada, il pesce stocco, o baccalà.

Organizzare una cena estiva velocemente

 

Cena estiva.

Il tempo, per gran parte di noi, è un bene prezioso. E’ la ragione per cui, anche se amiamo tutti un buon pasto preparato in casa, non vogliamo passare ore e ore in cucina – cercando di metterne insieme uno – . La soluzione potrebbe essere quella di avere a portata di mano una serie di ricette innovative tra cui scegliere, che si tratti di preparare una cena veloce per sé alla fine di una lunga giornata di lavoro o un pranzo speciale per la famiglia e gli amici. “Cosa c’è per cena?” con questa selezione di ricette, consigli ed indicazioni, sarete in grado di preparare piatti memorabili in pochissimo tempo. Per cui cominciamo con un menù estivo che va bene per ogni occasione, dalla cena in famiglia ad un compleanno informale con gli amici:

  • Panzanella toscana
  • Calamarata con melanzane e provola dolce
  • Involtini di salmone su insalatina gentile ed avocado
  • Semifreddo alla frutta

Macedonia di melone e anguria


Anche se fa un caldo terribile io non mi lamento, amo il mare, il caldo e il sole e proprio per questo, quando queste giornate ci accompagnano, la voglia di mangiare delizie fresche supera sicuramente quella di metterci davanti a delle pietanze troppo elaborate e soprattutto calde.

Dalle mie parti è consuetudine vedere intere famiglie che vengono al mare, in spiaggia libera, portandosi termos e borse refrigeranti, ma troppo spesso vedo anche i bambini mangiare troppa pizza, panini e merendine che sicuramente appagano il palato ma appesantiscono anche molto la figura. Perché invece non portare delle belle macedonie già preparate, ricche di vitamine, sali minerali e soprattutto zuccheri?

Del melone vi abbiamo già parlato qualche articolo fa mentre invece dell’anguria, o cocomero come lo chiamiamo noi a Roma, che dire? è il frutto principe dell’estate essendo un frutto fresco, dissetante ed aromatico. Quando fa caldo è in grado di assicurare un apporto idrico prezioso, essendo composta per il 95.3% del suo peso da acqua. Inoltre ha solo lo 0.2% di fibre, che la rende accessibile a tutti senza provocare rischi all’intestino, neanche per i più delicati; mentre sono presenti in buone quantità le vitamine: A (betacarotene), C, B1 e B6, ma anche minerali come il potassio e il magnesio, molto utili per sconfiggere la stanchezza dovuta al caldo, e in quantità minori anche calcio, fosforo ed altri oligoelementi essenziali come ferro, zinco e manganese.

Baccalà in insalata: un piatto della cucina romana

Delizia romana ma anche forte segno di identità della nostra cucina, il baccalà oltre a poter essere degustato nella classica versione alla romana, fritto con capperi e olive, potete provarlo nella versione che oggi ginger&tomato vi consiglia cioè in insalata.

Ricordo che il baccalà altro non è che merluzzo conservato sotto sale e in seguito essiccato naturalmente o artificialmente. Il baccalà si differenzia dallo stoccafisso che invece richiede solo un lungo periodo di essiccamento senza aggiunta di sale. Il baccalà è un alimento ricco di proteine ad elevato valore nutrizionale, ma con poche calorie. Pensate soltanto 131 calorie ogni 100 grammi. Allora che aspettate, correte in cucina e fateci sapere!

Cozze ripiene, un piatto dal sapore d’estate

Vi ho già espresso il mio parere sui frutti di mare e su quanto possa essere gradevole assaporarli a crudo o con una leggera marinatura, oggi parlerò sempre di frutti di mare, ed esattamente delle cozze, ma questa volta cotti!

Eh si, l’estate non è tale se non si assapora un piatto di cozze, non crude, ma scoppiate o ancor meglio pepate, o, se siete degli amanti della pasta, un bel piatto di spaghetti con le cozze ed un ricordo di pomodoro.

Un altro modo molto gustoso per consumare le cozze è quello di prepararle al graten, cospargendole con del pangrattato condito in modi differenti. Cucinate in questo modo le cozze sono un ottimo antipasto, ma possono esser consumate come secondo o magari come finger food. Eccovi una delle tante ricette per fare le Cozze ripiene.

Sofficini fatti in casa

Da bambini è sempre difficile farci piacere alcuni alimenti. Sono molte le mamme che in preda alla disperazione pur di far mangiare i loro piccoli propinano sempre gli stessi menù settimana dopo settimana, senza riuscire ad apportare nessuna modifica.

E’ ormai dimostrato che spesso l’avversione verso alcuni alimenti nasce dal rifiuto di uno dei genitori per lo stesso o dall’assenza di una determinata pietanza nella dieta abituale della famiglia. Il concetto è quindi logico: se una cosa non la mangi tu, non la mangio neanch’io.

Si può, però, provare ad offrire delle alternative raccontando delle storie fantastiche legate ad una determinata ricetta o cercando di imitare qualcosa di già noto, o magari in voga tra i più piccoli.

Da bambina, mi impressionava molto la pubblicità. Credevo che il cibo che vedevi in tv fosse certamente il migliore, in assoluto il più buono e gustoso. Avevo solo sette anni e non conoscevo ancora le tecniche di fascinazione base di ogni buon spot televisivo. Ma, fatto sta, che a me piaceva proprio tanto pensare che il cibo che vedevo lì in quella scatola animata potesse poi arrivare in casa mia, nel mio piatto.

Uno dei piatti che preferivo erano i sofficini Findus. Sembravano sempre enormi e imbottiti di un ripieno fantastico. Non potevo certo immaginare che fossero surgelati, e con ripieni tutt’altro che freschi.