Solletichiamo il palato con l’Insalata di verdure con salsa piccante

Tempo d’estate tempo di insalate! Fresche e leggere, semplici da digerire in modo tale da potersi subito rigettare nelle fresche acque marine.

Comode da poter portare in giro in un contenitore per alimenti, sono una delle soluzioni migliori per tutti coloro che desiderano mangiare qualcosa di salutare e che non appesantisca durante la pausa pranzo. Soprattutto sono l’alimento, forse, più gradito da chi è un maniaco della linea.

Tante varianti e tanti modi per condirle, ma attenzione per chi vive con l’incubo della bilancia, i condimenti sono la parte più calorica delle insalate! Vi propongo un insalata molto semplice dal gusto un po’ piccante, particolarmente indicata per chi ama l’allegro pizzicorio del peperoncino: Insalata di verdure con salsa piccante.

Patate all’insalata

Se zucchine e melanzane sono pronte, possiamo procedere con la cena a base di contorni. Lo ripeto, mi diverte prepararla perchè se fate anche del buon pane tostato ci si può dilettare nella preparazione di sfiziose bruschette.

E’ chiaro che tutte le verdure che stiamo preparando sono disponibili spesso durante tutto l’anno, ma il mio consiglio resta sempre di mangiare frutta e verdure di stagione, almeno sai cosa mangi.

Adesso vorrei passare alle patate che in questo periodo sono buone e dolci perchè sono nuove, anzi novelle. Spesso quando si parla di patate novelle si pensa a quelle piccole che si mangiano con tutta la buccia. La novella in generale è la patata dotata di una buccia sottile molto chiara, non adatta a preparazioni tipo purè. E’ molto buona mangiata all’insalata o al forno.

Qui vi darò una variante all’insalata. Ottima per questa calda stagione estiva.

Rotolo di frittata


Questo delizioso rotolo non è stato fatto da me, ma dalla mia amica Renata. Spesso lo prepara e sempre con grande successo. Credo possa essere un’ottima idea non solo come antipasto, in questa funzione la mia amica lo propone, ma anche come una vivanda adatta per un pic-nic, per quello di Pasquetta appunto.

Renata di solito lo fa più ricco usando due frittate contenenti verdure diverse.
Probabilmente il giorno in cui l’ha messo in tavola o non aveva tempo, dovendo preparare le tagliatelle o aveva deciso in tal senso.

  • Tempo di preparazione: 30’c.a per la frittata e la farcitura e 30′ di forno.
  • Costo: medio
  • Difficoltà:media

Zuppa di cannellini: ricette in scatola /1

Quante volte ci è capitato di dover cucinare con quello che rimediavamo nella nostra dispensa? Non sempre abbiamo il tempo e la voglia di uscire per andare a fare la spesa ma, sarebbe una buona abitudine, quella di tenere qualche scatola di legumi, del tonno e, anche se non la trovo eccezionale, della carne in scatola. A questo proposito vi presentiamo oggi la prima ricetta, realizzabile appunto, con ingredienti conservati in scatola, è molto veloce da preparare, bastano circa 30 minuti!
Zuppa di cannellini ( ingredienti per 4 persone)
  • Una scatola di fagioli cannellini da 400gr
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 costola di sedano
  • 1 carota
  • un ciuffo di prezzemolo
  • un rametto di rosmarino
  • 120gr di salsiccia
  • 80gr di pasta all’uovo
  • 1 dado
  • grana grattugiato
  • olio, sale, pepe

Garganelli vegetariani con le zucchine

Cari amici vegetariani, questa ricetta la dedico a voi, si tratta di un primo piatto molto sostanzioso, ideale per questa stagione, che non necessita di esser accompagnato da altre portate, se non, forse, da una insalatina, che rinfresca e pulisce il palato.

Sperimentata in un tempo ormai remoto, frutto della collaborazione tra una mia amica vegetariana, appunto, e me. Ovviamente siamo partiti dagli ingredienti che avevamo quel giorno in casa, e poi, via via, ci siamo affinati le volte successive.

Il risultato è stato questo piatto di pasta con le zucchine, che si scosta, però, dalla solita pasta e zucchine, un po’ più ricco di ingredienti mescola differenti sapori. Assaporate i Garganelli con zucchine.

Pochi ingredienti e giusta combinazione di sapori: Anelli di calamari ai peperoni

Voglio passarvi una ricetta che ho sperimentato poche sere fa e che se pur inizialmente ha suscitato qualche perplessità nei mie familiari, alla fine è stata più che apprezzata, visto che si sono spazzolati tutto!

Giornate un po’ impegnate e quindi poco tempo per fare la spesa, frigo con pochi ingredienti, ma non è un problema, basta saperli combinare per bene! Voglia di pesce, in una pescheria al passaggio verso casa, ho trovato dei calamari e li ho acquistati, mi son detto: male che vada posso sempre farli fritti!

Arrivo a casa, apro il frigo e trovo dei bei peperoni rossi e gialli, ecco l’ispirazione: Anelli di calamari ai peperoni.

Il sukiyaki: un piatto della cucina giapponese

Il Sukiyaki è un piatto della cucina giapponese nello stile nabemono (“alla pentola“). Generalmente viene preparato nei giorni più freddi dell’anno ed è un piatto comune per le feste di capodanno ma è possibile prepararlo anche in altri periodi dell’anno e consumarlo freddo. Come per altri piatti nabemono ogni regione giapponese ha una maniera preferita di cucinare il sukiyaki.

Per esempoio la salsa di soia, zucchero e mirin sono premiscelati nella regione del Kanton, mentre nel Kansai è consuetudine miscelare gli ingredienti al tavolo. Sukiyaki, o semplicemente “suki” è anche il nome di un tipo di pasto consumato in altre regioni dell’Asia. Il nome può essere usato per un piatto remotamente somigliante al sukiyaki giapponese composto da spaghetti di riso, maiale e salsa “sukiyaki” fino a un piatto in cui vengono cucinati vari tipi di carne e vegetali insieme nella stessa pentola. Ma ora bando alle chiacchiere vi presentiamo la ricetta:
Sukiyaki (ingredienti per 4 persone)
  • 300gr di filetto di manzo molto magro
  • 250gr di riso
  • 150gr di spaghetti di riso
  • 8 funghi cinesi secchi
  • 40gr di strutto
  • 2 cipolle
  • 2 porri
  • un pezzetto di cavolo bianco (circa 200gr)
  • 200gr di spinaci a foglie piccole e tenerissime
  • 200gr di germogli di bambù
  • 200gr di fagioli di soia in scatola o salsa di soia
  • 4 cucchiai di vino di riso (o di sherry)
  • un pizzico di zucchero
  • 4 tuorli
  • sale

Tagliatelle alla fontina, la pasta fresca incontra il formaggio

Potete divertirvi a farle come vi pare, ma restano sempre uno dei piatti più buoni e, forse, più caratteristici della cucina italiana: le tagliatelle!

Tradizione vuole che la città della pasta fresca sia Bologna, ed è proprio in questa città che le tagliatelle vedono i loro natali, il loro nome derivava dal particolare modo in cui si ricava questo formato di pasta, tagliando una sottile sfoglia di pasta all’uovo, ripiegata su se stessa.

L’allegro Tocai: un bianco dal sapore deciso

Il cronista veneziano Marin Sanudo nel lontano 1500 scriveva che in Friuli si fanno i vini migliori d’Italia. Anche Napoleone, durante le soste in alta Italia, gradiva bere qualche bicchiere «di quello buono» scovato nelle cantine dei contadini friulani. La tradizione non si è mai spenta: anche oggi in Friuli si produce vino di prim’ordine, e se ne consuma molto. Dicono che vi siano più osterie in Friuli che chiese in tutto il paese. Il più diffuso tra i vini bianchi friulani è il Tocai.

Esiste anche un vino ungherese con lo stesso nome (ma si scrive Tokaji) ed è un passito da dessert, quindi dolce, senza nessuna parentela col Tocai italiano secco e fragrante. Oggi in Friuli vi sono sei zone vinicole protette dal DOC (cioè dalla Denominazione di Origine Controllata) che garantisce la massima autenticità del Tocai: Collio, Colli orientali, Grave, lsonzo, Aquileia, Latisana.

Zucchine alla scapece e melanzane a funghetti

Zucchine e Melanzane

Quando arriva la bella stagione, di sera per cena piuttosto che preparare un unico piatto mi diverto a fare più di un assaggio di diverse cose. Mi piace profittare delle belle verdure di questa stagione per organizzare una cena a base di contorni.

Peperoni, melanzane, zucchine, pomodori, insalata verde, patate. Tutto può essere preparato in maniera gustosa e veloce. Senza appesantire troppo si lascia la scelta alla tavola di offrire ciò che più si desidera. O almeno facendo così di solito accontento tutti, sia chi è a dieta o chi invece preferisce mangiare un pò di più.

E’ chiaro che il mio segreto è avere della verdura buonissima. Il mio compagno ha un’azienda agricola, e ne tratta una buona parte. Lo so quando si ha il vantaggio di giocare in casa tutto può sembrare facile, ma basta saper fare una buona spesa e la cena a base di contorni sarà superba. Sono cresciuta in una casa dove c’è sempre stato un culto delle verdure, preparate secondo criterio di stagione sono un piatto che sulla mia tavola non manca mai.

Menu per un fine settimana. Agnello, peperoni e syllabub

 

Quando si parla di cucinare del cibo nel week-end in realtà non si parla di avere più tempo per prepararlo, ma semplicemente di avere più tempo per gustarlo. A me piace invitare gente nel fine settimana e proporre un menu che mi permetta di fare tutto con comodo, in modo da potermi godere la casa e al tempo stesso invitare gli amici per un pranzo senza dover fare tutto dalla mattina. Per cui ho intenzione di proporvi tre piatti come idea di base, sui cui volendo potrete lavorare di fantasia, per godervi un lunch di tutto rispetto con i vostri amici divertendovi e, soprattutto, senza passare tutta la mattinata nella vostra adorata cucina!

 

  • Insalata d’agnello, menta e pinoli
  • Peperoni alla griglia con feta e mandorle
  • Syllabub ai frutti rossi

Il cannonau: il più sardo dei vini

Mentre prima di Cristo Greci e Romani, nell’arco del Mediterraneo, conoscevano il vino, in Sardegna si beveva latte di capra. Ma attorno all’Anno Mille i vigneti approdarono nell’isola insieme ai conquistatori marinari e pare che il merito debba essere diviso tra Pisani e Genovesi. Ma il risveglio enologico della Sardegna viene infatti localizzato dagli storici nel XIV secolo. Non si sa bene quale tipo di vino i sardi producessero. Ma si pensa che, almeno i rossi, assomigliassero agli attuali Campidano di Terralba, Carignano del Sulcis, Girò di Cagliari, Monica di Cagliari.

Fra tutti il più noto, il più bevuto, il più sardo dei vini rossi è oggi il Cannonau. Il suo vitigno è stato importato dalla Spagna più di cinquecento anni fa e si è adattato a tutti i terreni possibili dell’isola, in particolare a quelli del Campidano (Cagliari), dell’Ogliastra e dell’Oliena (Nuoro). Per causa (o per merito) di questa diffusione molto ampia, esistono diversi tipi di Cannonau in quanto la maturazione delle sue uve risente delle condizioni ambientali locali e la vinificazione varia da luogo a luogo: si potrebbe dire che è un vino multiforme.