Gamberoni con salsa agli asparagi

Se d’estate quando siete in vacanza non si organizzano cene a base di pesce vuol dire che non vi trovate nel posto giusto.

Va bene fare tante braciate, organizzare falò e magari farsi anche una cantatina a suon di chitarra e vecchi pezzi anni 70, ma per me il mare e sinonimo di piatti di pesce. Di freschezza e leggerezza di pietanze cucinate in modo veloce, di vino bianco che accompagna il pasto scorrendo veloce tra una calice e l’altro, rendendo la serata ancor più allegra. Perchè, senza dover andare al lavoro il giorno dopo, ci si può permettere quel bicchiere in più, ricordando sempre poi di non mettersi alla guida.

Mi piace molto preparare una cena a base di pesce, anche se ho già detto più volte che non so cucinarlo benissimo, ho come al solito un paio di ricette da parte che sfodero al momento giusto. I miei gamberoni con salsa agli asparagi è una di queste. Provateli e poi mi direte.

Vini Buoni d’Italia TCI 2009: le corone alla Toscana del vino, Brunello di Montalcino, Montepulciano e Supertuscans

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Si sono conclusi sabato i lavori nel Parco di Roccamonfina per la commissione TCI dei Vini Buoni d’Italia 2009 ed ecco i verdetti per la regione che vi posso raccontare meglio di tutte, la Toscana:
A Montalcino:
Il Marroneto Brunello di Montalcino Docg Selez. Madonna delle Grazie 2003
La Cerbaiola Brunello di Montalcino Docg 2003
La Cerbaiona Brunello di Montalcino Docg Cerbaiona 2003
Poggio di Sotto Brunello di Montalcino Docg 2003
Poggio di Sotto Rosso di Montalcino Doc 2005
San Giuseppe Rosso di Montalcino Doc Stella di Campalto 2006

Annata difficile per il Brunello sia per il 2003 caldissimo ma soprattuto per un 2008 di polemiche ancora vive sui presunti taroccamenti del vino con uve NON Sangiovese. Ecco su questi vini la presenza di altro rispetto al sangiovese è fuori discussione! Mio personale preferito La Cerbaiona, affascinante, caldo e rotondo come mai ma con una forza tannica sempre impressionante. TRa i Rossi, tenete d’occhio la Stella di Campalto che è una azienda che farà parlare di sè, specie perchè sta meditando di uscire dal consorzio del Brunello!

Zuppa di pomodoro agro piccante e gamberi: un po’ di cucina esotica

Quando ero bambina e dovevo starmene a letto con il raffreddore o l’influenza, mia zia, che è cresciuta in India, mi preparava sempre una tradizionale zuppa dell’India del Sud chiamata rasam. Ne esistono diverse varianti, alcune con il limone, altre con il cumino, oppure con le lenticchie o l’aglio. Questa zuppa mi è sempre piaciuta moltissimo, ma ero convinta che mancasse di un pizzico di sostanza per i palati occidentali, e così ho realizzato questa particolare variante con i gamberi. Quando non mi sento troppo bene per cucinarmi una cena completa, aggiungo degli spaghetti di riso.

Il delizioso profumo del coriandolo, del cumino e del tamarindo libera la testa ed elimina i vari malanni della stagione invernale. Ma è una zuppa sufficientemente leggera da poter essere servita anche in primavera e in estate. Ha pochissime calorie, è povera di carboidrati e ricca di proteine. Ci sono alcuni ingredienti – semi di fienogreco, polvere di assafetida, jaggery (zucchero grezzo usato in India) e semi di senape nera che probabilmente non avrete nella dispensa. Potete comunque comperarli in qualsiasi negozio di specialità asiatiche o indiane a meno di 10 euro. Vi assicuro che vale davvero la pena fare un piccolo sforzo per trovare questi ingredientí, e ottenere il gusto particolare di questa zuppa.
Zuppa di pomodoro agro piccante e gamberi (ingredienti per 4/6 persone)
  • 2 palline (grandi come una pallina da golf) di polpa di tamarindo
  • 12 gamberi sgusciati e puliti
  • il succo di 1 limone
  • sale
  • 1 cucchiaio e 1/2 di olio vegetale
  • 3/4 di cucchiaino di semi di senape nera
  • 1/4 di cucchiaino di semi di fienogreco
  • 1/2 cucchiaino di semi di cumino
  • 20 foglie dì curry fresco
  • 3 spicchi d’aglio a fettine
  • 1/2 cucchiaino di polvere di assafetida
  • 2 tazze di pomodorini ciliegia
  • 1 o 2 peperoncini verdi freschi tritati
  • 1/2 cucchiaino di polvere curry sambar (o curry Madras)
  • un pezzetto (1 cm circa) di jaggery (zucchero di canna o zucchero di palma)
  • 1 cucchiaio di salsa di pesce thai
  • 1/4 di tazza di coriandolo fresco tritato

Riso con salsa di aragosta, semplice sapore di mare

L’altro giorno, mentre ero a far la spesa per i mercati della mia città, sui banconi di una pescheria mi vedo lei, con la sua scorza dura rugosa che assomiglia all’armatura di un cavaliere medievale, dal colore arancione acceso, lei con le sue chele minacciose … sua maestà l’aragosta!

Lei, il più nobile dei crostacei, mi osservava dalla sua postazione d’onore sul banco del pescivendolo, è stato amore a prima vista! Non ho potuto fare a meno di portarla a casa con me. Ho pensato che per una volta è lecito fare una pazzia e ho pagato il mio conto salato.

Ovviamente, visto la spesa non prevista, ho finito di fare provviste e sono corso subito a casa a contemplare la mia amata aragosta. Dopo parecchi sguardi seducenti ho finalmente deciso quale era la sua sorte: Riso con salsa di aragosta.

Vini Buoni d’Italia 2009 Touring Club: le finali (e le corone) del Centro-Sud sul web

Nello scorso fine settimana in diretta web e sotto gli occhi di chiunque fosse interessato a verificare le modalità di svolgimento, sono state effettuate le selezioni per i Vini Buoni d’Italia 2009, la Guida del Touring Club Italiano che ogni anno selezione esclusivamente vini da vitigni autoctoni italiani. Ciò significa quindi che non appaiono in questa guida tutti quei vini (moltissimi e anche molto famosi) che in genere primeggiano e occupano gli spazi più importanti sulle altre guide del settore, ovvero i vari Sassicaia, Merlot in purezza, Cabernet, Syrah e quant’altro che abbia una provenienza estera.
Quindi la sfida è tutta in casa con la possibilità di assistere a delle selezioni in cui si assaggiano fino a 50 vini a base sangiovese prodotti da diversi terroir toscani, tutti in grado di dire la propria e leggere la propria zona di provenienza.

Ovetti al formaggio e maggiorana

Questi ovetti facili da preparare possono far parte del repertortio degli antipasti e visto che la Pasqua è vicina, possono essere serviti con successo.

Ho tratto ispirazione da una ricetta pubblicata da un altro blog, ma ho apportato alcune modifiche come ad esempio aumentare la quantità di farina e cambiare il tipo di “profumazione” da aggiungere. Con le dosi che darò di seguito si possono preparare 13 ovetti. Volendo si può dare anche una forma diversa a seconda della fantasia.

Ricciola al forno con patate novelle

La ricciola per me è stata una scoperta. Non amo molto il pesce con la lisca e di solito preferisco di gran lunga frutti di mare e crostacei.

Capirete quindi che qualsiasi altra forma di pesce non rientra nelle mie abitudini culinarie. L’unica eccezione che faccio è per pesce spada e tonno. Scoprire che la ricciola è un pesce d’alto mare che gli assomiglia molto è stata un’illuminazione. Anzi, aggiungo che, se acquistata fresca, ma davvero fresca, può risultare più buona e tenera dello stesso tonno.

Questa ricetta è per apprezzare la bontà della ricciola, è semplice e si fa al forno accompagnata dalle dolci patate novelle. Ideale come piatto unico, saporito per una serata tra amici, magari all’aperto, sotto un cielo stellato d’agosto.

La storia del gelato e la torta gelato ondina

Intorno al gelato sono nate moltissime storie vere e non che narrano la nascita di questo alimento così particolare e amato da tutti. Non si sa con esattezza quando sia nato il gelato. Si narra però che già nel 500 a.C., i cinesi avessero scoperto come conservare il ghiaccio invernale per poterlo utilizzare d’estate. In India, gli imperatori Moghul inviavano cavalieri sulle montagne dell’Hindukush per portare ghiaccio e neve a Delhi per i sorbetti di frutta di corte. Un’altra notizia interessante é che nei secoli più lontani, presso alcuni popoli come i Babilonesi, gli Egizi, gli Arabi e i Romani, c’era l’abitudine di refrigerare alcune sostanze dolci, come per esempio i succhi ottenuti spremendo la frutta. Persino gli Arabi in Sicilia erano soliti mescolare la neve dell’Etna ai succhi di frutta, creando quello che può essere considerato l’antenato del nostro gelato e che veniva chiamato Sherbeth.

Si narra che i veri inventori del gelato fossero degli italiani e furono proprio gli italiani a portare il gelato in Europa.Tra i gelatai dell’epoca spicca il siciliano Francesco Procopio de’ Coltelli che nel 1686 aprì a Parigi un locale che chiamò Café de Procope. Il ritrovo diventò ben presto punto di riferimento per i letterati dal tempo, anche nei secoli successivi: da Voltaire a Balzac a Victor Hugo. Tutti a gustare la ricetta originale di Procopio, che era riuscito a trovare il modo di rendere estremamente omogeneo l’insieme di frutta, miele ,zucchero e ghiaccio. Nello stesso periodo nacque anche l’usanza – ancora in voga oggi – di servire, a metà banchetto – il “sorbetto“, considerato un ottimo digestivo. Una ricetta per assaporare il tutta la bontà sua maestà il gelato?
Torta gelato ondina (ingredienti per 10 persone)

Per il gelato al cioccolato fondente:
  • 1/2lt di latte intero
  • 5 tuorli
  • 120gr di zucchero
  • 120gr di cioccolato fondente tritato
  • 1 baccello di vaniglia
Per il gelato al cioccolato bianco:
  • 2,5 dl di panna
  • 2,5 dl di latte intero
  • 100gr di zucchero
  • 50gr di cioccolato bianco tritato
  • 1 cucchiaio di Cognac
Per il budino:
  • 1/2lt di latte
  • 3 uova intere
  • 2 tuorli
  • 150 g di,zucchero
  • 1 bustina di vanillina

La Pitta piccante al pomodoro, la sorella calabrese della pizza

La pitta è una specie di pizza o di schiacciata, in base alle regioni in cui è fatta, che può esser condita in differenti modi. A prima vista sembrerebbe una pizza, ma pitta e pizza non sono fatte della stessa pasta!

Nell’impasto della pitta si utilizza dello strutto, che rende la pasta più sostanziosa, da un punto di vista nutrizionale, e meno asciutta rispetto alla pasta della pizza, la pasta della pitta risulta più grassa e più gustosa, certamente non si può considerare un piatto light!

La proposta di oggi è una Pitta piccante al pomodoro, una ricetta che sembrerebbe appartenere alla cucina calabrese, ma non sarei pronto a mettere la mano sul fuoco per affermarne l’origine! Poco importa la provenienza, l’importante e che la ricetta sia di nostro gradimento!

I gelati e una ricetta: biscotto arrotolato con gelato

A differenza del sorbetto, che può essere preparato ottimamente anche senza ricorrere all’utilizzo della gelatiera, la gelatiera è praticamente indispensabile per la perfetta riuscita di un gelato. Infatti, la gelatiera, con il suo movimento rotatorio, consente a tutte le parti del composto di congelare nello stesso momento, mentre il continuo movimento delle sue pale fa si che l’impasto risulti morbido e mantecato.

Tuttavia, se non si disponesse della gelatiera, si può procedere in questo modo: facendo innanzi tutto congelare il composto nello scomparto apposito del freezer, avendo poi cura di riprenderlo più volte, farlo ammorbidire e mescolarlo accuratamente e ripetutamente; il risultato è comunque inferiore a quello ottenuto con l’uso della gelatiera. Un’ ottima ricetta per gustare il gelato è quella che vi presentiamo di seguito!
Biscotto arrotolato con gelato (ingredienti per 6-8 persone)
  • 120gr di farina bianca
  • 150gr di zucchero
  • 6 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 20gr di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di Rum
Per il gelato:
  • 1/2 l di latte
  • 5 tuorli
  • 120gr di zucchero
  • 120gr di cioccolato fondente
  • 1 baccello di vaniglia

Pesce spada al salmoriglio, un condimento per carne e pesce

Un condimento molto utilizzato nelle regioni del Sud Italia è il saporitissimo salmoriglio, un intingolo a base di olio d’oliva, succo di limone e origano che impreziosisce i piatti.

Il salmoriglio, viene fatto in differenti modi, in cui vi sono delle piccole varianti, c’è chi aggiunge il prezzemolo, chi non utilizza l’aglio, chi invece lo fa semplicemente con olio limone e origano, ogni famiglia ha una sua ricetta per preparare questo magico intruglio!

Questo condimento viene usato principalmente per condire pesce arrostito, al forno o lesso, ma si utilizza anche per insaporire la carne rossa. Fondamentalmente si usa per condire le carni in genere cotte alla brace o arrostite, caratterizzate perciò dai forti sapori conferiti dal tipo di cottura.
Vi propongo l’accostamento più classico: il Pesce spada al salmoriglio.

La maionese: curiosità e tre gustosissime ricette

Le star della cucina estiva? Sono i piatti con la maionese: preparati con ingredienti freschi e leggeri, come le verdure o il pesce, e perfetti per portare in tavola una cena saporita. Il merito, ovviamente, è della salsa più amata dagli italiani: secondo l’istituto di ricerche Mass Market, quella confezionata è ospite fissa nella dispensa del 75% dei nostri connazionali. Conferma Lula Pedroni, fondatrice della scuola di cucina Mangiando e imparando di Milano

Agli effetti, esistono centinaia di ricette con la maionese. È un ottimo legante e costituisce la base di tante altre salse, dalla francese Ajoli, con l’aglio, all’aurora, con ketchup. Per ottenere il massimo dalle tue preparazioni a base di maionese non è difficile. Basta seguire alcuni consigli. Gli alimenti conditi con questa salsa dovrebbero essere cotti in maniera semplice, per esempio lessati o al vapore. L’abbinamento ideale? Con le verdure, il pesce e anche la carne, preferibilmente bianca.

Una volta pronti, i piatti vanno consumati in un paio di giorni perché con il caldo la maionese si deteriora facilmente. E intanto conservali in frigo, ad una temperatura non superiore ai 4 gradi, coperti con pellicola trasparente o fogli di alluminio. Adesso, non ti resta che provare. Magari cominciando con le ricette che ti proponiamo: facili, ma di sicuro effetto.

Vitello tonnato:
fai cuocere in due litri d’acqua una foglia d’alloro, un ciuffo di prezzemolo, 2 spicchi d’aglio, la scorza di un limone, una costa di sedano, una cipolla e una carota tagliate a tocchetti, sale e pepe. Quando il liquido bolle, aggiungi un pezzo di girello di vitello (conosciuto anche come magatello) di circa 800gr, fallo lessare per un’ora e mezza, poi lascialo raffreddare nel suo brodo. Intanto, frulla con il mixer 250gr di maionese, una scatoletta da 120gr di tonno sott’olio scolato e una manciata di capperi. Quando la carne è fredda tagliala a fette sottili, disponila su un piatto di portata e cospargila con la salsa. La dritta in più: se hai ospiti a cena, puoi preparare il piatto anche la sera prima, tenendolo in frigo fino al momento di servire.