Una storia alquanto curiosa si nasconde dietro la nascita dell’ormai conosciutissima Indivia o cicoria belga. La comodissima insalata che si pulisce e si prepara in pochissimo tempo, vede i suoi natali nel 1850, grazie ad un caso fortuito creato dal giardiniere Bréziers.
Bréziers, giardiniere capo della Società Orticola di Bruxelles, provò a coltivare della cicorianelle grotte in cui normalmente venivano allevati ifunghi Champignons. Dai cespi di cicoria, legati e cresciuti al buio e sviluppatisi sotto la sabbia, si formò l’insalata dalle foglie chiare e dalla forma allungata che conosciamo come Indivia belga.
Il Connemara si trova sulla costa occidentale dell’Irlanda. Gli agnelli allevati in questa regione pascolano sulle colline e si nutrono di erba salata, erbette e fiori selvatici – questo conferisce alla carne di agnello proveniente da questa regione un gusto unico.
L’agnello viene arrostito aromatizzandolo semplicemente con rosmarino ed aglio e viene servito con una salsa tradizionale di menta. La chef irlandese Clodagh McKenna, di nuovo protagonista di questa “decodifica” della memoria gastronomica irlandese.
Coscia di Agnello arrosto Ingredienti per 8 persone:
1 coscia di agnello (2 Kg)
6 spicchi di aglio
1 mazzo di rosmarino fresco
15g di burro ammorbidito
Sale e pepe
Preparazione:
Fare delle piccole incisioni di circa due cm sull’agnello ed inserire i rametti di rosmarino e gli spicchi d’aglio. Spalmare il burro ammorbidito sull’agnello, insaporire con sale e pepe e mettere in forno, pre-riscaldato a 220°C per 1 ora (15 minuti per ogni 450g per una cottura al sangue e 20 minuti per una cottura media), girare l’agnello sull’altro lato. Rimuovere l’agnello dal forno ed insaporire nuovamente con sale e pepe. Lasciar riposare prima di servire.
I popoli di fede islamica una volta l’anno celebrano la festività del “RAMADAN”, che impone un ritmo alla giornata molto particolare. Vi propongo una ricetta tipica mediorientale, che chi lo pratica potrà gustare solamente dopo il tramonto. Si tratta di un piatto del Levante, il Baba ghanoush è un antipasto/stuzzichino composto principalmente da una purea di melanzane. Siria e Libano sono i paesi dove è maggiormente diffuso.
Esiste anche un piatto simile chiamato mutabbal. In Israele, la versione corrente è fatta con melanzane grigliate passate con tahina spezie. Qualche volta la tahini è sostituita dalla maionese e prende il nome di “סלט חצילים” (letteralmente insalata di melanzane).
Nell’India del nord, in particolare nella provincia del Punjab province, Baingan Bartha è ancora un piatto simile, che viene servito con i tipici pani del posto come Paratha, Roti, Kulcha, ecc.
Questo plum cake è nato stamattina dalla necessità di far “fuori” degli avanzi. Ricordo ancora, qualche anno fa, che un amico di mio figlio vinse alla lotteria un uovo di Pasqua del peso di 8 kg. Non sapendo come utilizzarlo ne diede una parte a Simone, appunto mio figlio, che arrivò a casa con questo sacchettone di pezzi di cioccolato.
Per curiosità lo pesai, perchè mi sembrava veramente tanto: erano 3 chili e mezzo. Così, per tutto l’inverno feci dei plum cakes al cioccolato, dandone diverse fette a mia figlia. Infatti quasi ogni mattina andava in treno a Torino per frequentare i suoi corsi all’Università e viaggiava con un’amica che, se il dolce non era stato fatto da me non lo mangiava – vero Margot? -.
Avevo un sacchetto di farina autolievitante – oddio funzionerà ancora? – e una tavoletta di Cioccoblocco da far fuori. delle uova da consumare, perchè di lì a due giorni la mia amica Fiorella me ne avrebbe regalato delle altre (adoro Fiorella. le sue uova e le sue galline), dei gherigli di noci, avanzate da altre preparazioni (lo strudel di frutta secca) e il muesli della Cameo che consumo avidamente da una settimana e ho visto usato in un’altra torta.
E allora perchè non fare una cosa non dico nuova : il plum cake è il pklum cake, ma con qualche aggiunta anche un pò insolita può diventare un dolce molto gradevole. E a basso costo e a bassa difficoltà. Il che non guasta mai.
L’aringa è l’alimento di base nella cucina del nord Europa sin dal 3000 A.C. e, secondo le regioni, viene consumata cruda, fermentata, marinata o messa sotto sale. È una varietà di pesceparticolarmente ricca in benefici acidi grassi Omega-3, sia in EPA che in DHA, oltre ad essere una fonte importante di vitamina D, il che la rende molto interessante dal punto di vista alimentare. Bisogna pero’ tener presente che le grandi aringhe dell’atlantico spesso eccedono i limiti concessi di PCB e di diossina, anche se non sufficientemente da ridurre gli effetti altamente benefici e anticancerogeni degli acidi grassi che contengno. Siccome il contenuto di fattori contaminanti aumenta con la crescita delle aringhe, si consiglia dunque di scegliere aringhe più piccole, sotto i 17 cm, che possono essere mangiate liberamente senza nessun rischio.
La ricetta che vi propongo è un classico nelle famiglie svedesi ed è un piatto completo molto gustoso, perfetto da servire accompagnato da una bella insalatina mista. E se proprio le aringhe non sono il vostro forte, provate questa ricetta usando i filetti di sgombro…
La cucina irlandese e il paese di San Patrizio ci ha sempre affascinato. Grazie ad Anna Orlando, dello Bord Bia (Irish Food Board) vi inviteremo a scoprire un menu di ricette tradizionali proposte dalla chef irlandese Clodagh McKenna. Una scelta di ingredienti e preparazioni tra antiche memorie gastronomiche e nuove interpretazioni di gusto.
Pancetta e cavolo è il piatto più tradizionale d’Irlanda. Gli ingredienti principali sono reinterpretati da Clodagh in una zuppa che rappresenta l’ultima svolta nella cucina tradizionale irlandese. La pancetta affumicata proviene da una bellissima fattoria nel West Cork chiamata Gubbeen, dove i maiali sono allevati biologicamente.
Le patate con formaggio e finocchi rappresentano un validissimo piatto unico da poter essere gustato sia freddo che caldo. Se durante l’estate abbiamo trasgredito un pochino con qualche gelato e dolcetto in più e adesso sentiamo la voglia di rimetterci in forma senza rinunciare a piatti invitanti, la ricetta di oggi fa al caso nostro!
Un piatto unico è formato da un mix sano ed equilibrato di carboidrati, verdure e proteine, capaci di fornire al nostro organismo quegli elementi indispensabili per affrontare al meglio le nostre giornate di lavoro. In questa ricetta troviamo i carboidrati con le patate, le proteine fornite dal formaggio e dalle uova e la verdura con i finocchi. Patate con formaggio e finocchi (ingredienti per 4 persone)
Mamme di tutto il mondo, chiamate pure a raccolta i vostri bambini perché oggi è un giorno davvero speciale: è il compleanno di Topolino e lui vuole una torta fatta proprio dai vostri pargoli. Ok, potrebbe anche non essere verosimile, ma il mio sveglissimo nipotino ci ha creduto e questo ha salvato il mio videoregistratore dall’essere farcito di biscotti come un tacchino a Natale, quindi potrete conservare questa piccola bugia per i tempi duri.
– Bambini 2 -6 anni:
Come saprete, i bambini a quest’età non hanno pazienza. Perciò sarà consigliabile tirare fuori una torta margherita doc – preparata di nascosto – dal forno, una torta margherita normale dalla scatola della pasticceria o se proprio il tempo stringe e la disperazione avanza, un pan di spagna già tagliato a strati dalla confezione della GS. A voi decidere se usare la crema pasticcera/al cioccolato pronta Cameo (una polverina ambigua che dopo qualche minuto di frusta o cucchiaio diventa una crema dal profumo molto intenso) o prepararla in casa, eventualmente ipnotizzando il bambino con lo zucchero a velo e il colino (funziona, ma a seconda del tempo che impiegherete sarà difficile individuare la torta sotto lo zucchero). Un’ottima idea sarebbe coinvolgere i bambini nella preparazione di biscottini semplici e d’effetto per guarnire. PS: conquistateli facendogli aprire le uova!
Cinnamon Rolls: ecco un dolce che ho dovuto imparare a fare in casa molto in fretta, vista la passione dei miei figli per questi rotolini alla cannella, una specie di briosche ripiena e arrotolata su se stessa come uno strudel. Sono molto popolari qui a Montreal, si vendono a peso d’oro… o quasi!
E pensare che io non amo particolarmente la cannella, ma devo ammettere che in questo dolce, specialmente se si aggiungono delle mele cotte nel ripieno (invece di uvetta e noci), la cannella ci sta proprio bene.
La cucina provenzale si differenzia in maniera abbastanza netta da quella del resto della Francia. Una gastronomia in cui l’aglio e l’olio d’oliva sono il motivo ricorrente e della quale le numerose “erbe di Provenza” rappresentano lo spirito. In un certo senso potremmo affermare che la gastronomia provenzale riflette lo stile di vita degli abitanti di questa regione che mescola la “territorialità” mediterranea al tradizionale “savoir vivre“.
Molte sono le varianti per cucinare le melanzane alla provenzale, ma tra tutte quelle che ho potuto esaminare, solamente quella che vi presento oggi si avvicina al gusto e allo stile della provenza. Aromi, riso e pomodoro sono ingredienti principali all’interno di una cucina che ha saputo unire in maniera sapiente il gusto e la specificità di realtà differenti come l’area mediterranea e la Francia. Melanzane alla provenzale (ingredienti per 4 persone)
2 melanzane grosse
2 cucchiai di olio d’oliva
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
2 fettine di pancetta affumicata
90gr di pomodori pelati
1 cucchiaino di timo
1 uovo
60gr di pangrattato
120gr di riso lessato
60gr di grana grattugiato
sale
La ricetta che vi propongo oggi è il piatto preferito di un personaggio letterario creato dalla penna dello scrittore italiano Antonio Tabucchi. Il personaggio di cui parlo è il Sig. Pereira, protagonista del romanzo Sostiene Pereira, che ha una passione viscerale per le omelette ed in particolare per l’Omelette alle erbe aromatiche.
Un mazzetto tradizionale di erbe aromatiche, come citato da più autori, è composto da prezzemolo, dragoncello, cerfoglio ed erba cipollina tutte in dosi uguali. Nella cucina Italiana, tradizionalmente, le erbette aromatiche erano basilico, mentuccia e poco rosmarino perché in passato era più difficile trovare il dragoncello ed il cerfoglio. Oggi che si possono trovare quasi tutte le varietà di erbe aromatiche, procuratevi quelle indicate tra gli ingredienti e provate l’Omelette alle erbe aromatiche.
Siamo sempre alla ricerca di variazioni per cucinare le verdure, accompagnate magari da salsine saporite e stuzzicanti. Nella fattispecie i fagiolini, quelli teneri e privi di filamenti laterali, sono i migliori da accompagnare a questa gustosa salsa di pomodoro alle noci. Anche se non è una ricetta propriamente estiva, viste le temperature ancora torride per me siamo ancora in piena estate, potete sempre conservarla e riproporla appena le temperature calano un pochino. Fagiolini verdi in salsa di pomodoro alle noci (ingredienti per 6/8 persone)
1kg di fagiolini verdi freschi
425gr di pomodori pelati in scatola
1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine
2 spicchi d’aglio, schiacciati
2 cucchiaini di cumino in polvere
2 cucchiaini di coriandolo in polvere
1/4 di cucchiaino di pepe di Cayenna
90gr di noci tritate, tostate
1/2 tazza di foglie di coriandolo fresche
1 cucchiaino di zucchero
1 piccolo peperone rosso (150 gr)
1 piccolo peperone giallo (150 gr)
Le carni bianche e delicate di sapore, come lo sono i petti pollo, si apprestano bene ad essere insaporiti in maniera sostenuta. La farcitura è un metodo a duplice effetto: insaporisce la carne dall’interno e nello stesso tempo è gradevole alla vista.
La preparazione dei petti di pollo farcitinon è complicata come sembra e spero che le mie spiegazioni su come prepararli vi tolgano ogni esitazione, se ne aveste. Questa è una delle mie iarciture preferite, ma cimentatevi pure a creare le vostre, oppure sbizzarritevi con quanto trovate nel fondo del vostro frigorifero: vi rimangono due cucchiaiate di caponata? Tre fettine di zucchine grigliate? Allungate gli avanzi spezzettati con un po’ di pangrattato insaporito con aglio e prezzemolo o basilico, un pezzetto di formaggio… e via!
Mai visto delle giornate di settembre così calde ed afose. Sembra ancora di essere in piena estate! Con la calura di questi giorni trovare dei piatti che si fanno mangiare facilmente è sempre un po’ difficile, le alte temperature fanno chiudere sempre un po’ lo stomaco.
Per mangiare qualcosa di buono e di completo che non richiede troppo impegno tra i fuochi della cucina si ricorre alle insalate, ma dopo i due mesi d’estate, in cui le insalate sono state il piatto che ha accompagnato quasi tutti i nostri pranzi, le idee scarseggiano. Beh, siamo qui per questo, per darvi una mano e proporvi nuove soluzioni. Provate l’ Insalata con maionese.
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