Il vino genuino bevuto in giusta dose non fa male e prima che venissero messe a punto troppe moderne medicine ed elisir, i saggi medici del passato riconoscevano al vino particolari azioni curative. Un buon vino, infatti, contiene calcio, potassio, magnesio, ferro, iodio, fluoro, sodio, manganese; elementi, dicevano, che danno vigore al nostro corpo, favoriscono la digestione, e hanno anche un’ azione ristoratrice ed euforica.
Vediamo brevemente di imparare a conoscere quei vini importanti come il Barolo, il Gattinara, l’Inferno, il vecchio Chianti, il Rosso Cònero. Vanno sempre serviti a temperatura ambiente, trasferendo la bottiglia dalla cantina alla casa qualche giorno prima, in modo che il vino raggiunga lentamente i 18-20 gradi. Come non si deve raffreddare il vino bianco mettendo del ghiaccio nei bicchieri, così per riscaldare il vino da arrosto non si dovranno mai avvicinare le preziose bottiglie al termosifone o, peggio, immergerle in acqua calda. L’incauta manovra potrebbe provocare la rottura del vino e comprometterne il sapore.