I cappelletti: una ricetta tipica del Natale

Un celebre autore di cucina Pellegrino Artusi disse “…quando incontrate la cucina emiliana fate una riverenza che se la merita”. L’Emilia Romagna si può effettivamente definire la culla del mangiar bene. Fra le creazioni più famose le paste all’uovo ripiene hanno un posto di grande rilievo, ma attenzione a dire che sono tutte uguali, ogni parte della regione offre infatti versioni differenti. Prendendo spunto dal libro del cuoco medievale degli Estensi Cristoforo Messisburgo andiamo a Ferrara, regno della corte Estense, e vediamo che in questa città ci sono diverse paste fresche ripiene tipiche: la prima che si usa come ricetta tipica per Natale sono i Cappelletti, la seconda che si propone ad ogni buona occasione, anche a Natale, sono i Cappellacci.

Cappelletti ferraresi

Ingredienti per il ripieno:

90 gr costata di manzo o altro taglio purché saporito | 70 gr di prosciutto fresco | 70 gr di filetto o polpa di maiale | 80 gr vitello | 70 gr pollo | noce moscata | grana grattuggiato | olio d’oliva | sale | 1 uovo | 1 cucchiaio di pane grattuggiato

Stuzzichini finger food: Frittelle di salmone alla scozzese

TEMPO: 50 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Poche parole per introdurre la ricetta di oggi: le Frittelle di salmone alla scozzese. Chi ci legge da più tempo ormai saprà che sono un appassionato di feste e riunioni con portate in stile finger food. Qualche piatto distribuito nel salotto con piccoli assaggi, come ad esempio delle crocchette al pesto o dei banderillos in stile spagnolo, due o tre bottiglie di vino, e la serata può trascorrere allegramente.

Ma per non riproporre le stesse pietanze occorre documentarsi e sperimentare nuove ricette. Gli ospiti, anche se amici di vecchia data, sono sempre intransigenti e bisogna cercare sempre di stupirli! L’ultima volta li ho sorpresi con le Frittelle di salmone alla scozzese, provateci anche voi!

Festa dell’Olio Nuovo: la celebrazione dell’extravergine. Nel Gargano dal 5 all’8 dicembre 2008.

Nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, per pochi giorni agli inizi di dicembre, si potrà respirare un’atmosfera antica, che avrà come protagonista quello che, soprattutto nel passato, era considerato l’”oro verde”, ovvero l’olio nuovo, l’extravergine. Dal 5 al 8 dicembre 2008 la Festa dell’Olio Nuovo presenterà ai visitatori, ai buongustai, agli addetti ai lavori e ai curiosi uno dei fondamentali prodotti tipici di qualità della Puglia: olio extravergine.

Ricetta del soufflè al limone e al cioccolato

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Quest’oggi torno a parlarvi del mitico soufflè: vi abbiamo insegnato le 10 regole d’oro per la riuscita di un buon soufflè, vi abbiamo suggerito alcuni modi per preparare questo piatto sia in versione salata che dolce. Tuttavia mi era sfuggito completamente di segnalarvi la ricetta del soufflè al limone e di quello al cioccolato: io li adoro. Ma appena ho rammentato la dimenticanza eccomi qui con le due delizie. Partiamo con la prima ricetta!

Soufflè al limone

Ingredienti per 6 persone:

buccia di 1 limone | pinoli g 50 | per la besciamella: 4 albumi | farina g 35 | 8 tuorli | latte g 230 | zucchero g 70 | sale | burro g 35 | burro e zucchero per gli stampini | stampini

LA PREPARAZIONE:

  1. Unite alla besciamella la buccia di limone grattugiata, i pinoli e lo zucchero; lasciatela raffreddare e incorporatevi i tuorli e gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.

  2. Distribuite il composto in 6 stampini monodose da soufflé, imburrati, spolverizzati di zucchero, e infornateli a 170° per 25′ circa.

Montalto Dora (TO): “XIII Sagra del Cavolo Verza” dal 21 al 26 novembre

La “Sagra del Cavolo Verza”, in svolgimento a Montalto Dora, località del canavese, dal 21 al 26 novembre è uno degli eventi più attesi e partecipati del calendario socio-culturale piemontese. Chi lo odia fin da piccolo, chi ne assapora solo la particolare varietà dei crauti che ottimamente si sposano con wurstel e senape, chi ne declama l’utilizzo tradizionale milanese sottoforma di cassoeula – piatto unico invernale legato al culto di sant’Antonio, essendo il 17 gennaio momento convenzionale della fine della macellazione dei maiali, e a base di verza e parti meno pregiate del maiale -, una cosa è certa: il cavolo rimanda in maniera evidente alla vita agreste dei ceti meno abbienti e legati indissolubilmente ai prodotti della terra.

Straccetti alla soia

TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Gli straccetti alla soia sono una preparazione molto orientaleggiante dei classici straccetti con rughetta all’italiana. L’idea di provarli è nata un po’ per caso: in casa eravamo stufi di preparare gli straccetti di manzo alla solita maniera così abbiamo provato questa alternativa, con la salsa di soia appunto! La variante è stata accettata con entusiasmo dai membri della mia famiglia così ho pensato di offrirla in maniera molto garbata anche ai gentili ospiti del blog di gingerandtomato.


STRACCETTI ALLA SOIA

Ingredienti per 4 persone:

manzo tagliato a fettine sottilissime g 500|Porto 0,5lt |salsa di soia lt 0,5 |un cucchiaio di fecola | 3 cucchiai di olio d’oliva extravergine |sale e pepe

Plum cake all’arancia

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Spesso tutti i dolci che presentano una forma allungata vengono definiti plum cake.

Altrettanto spesso la scatola di pasta frolla variamente preparata e farcita viene catalogata come crostata.

Le varianti in ambedue i casi sono infinite!!!

14,15 e 16 novembre: la “V Sagra degli antichi sapori” a Montemaggiore Belsito (Pa)

Palermo e i sapori di una volta: il capoluogo siciliano celebra nei prossimi giorni la tradizione gastronomica tradizionale con un evento appostamente dedicato a quei cibi che fanno ormai parte del bagaglio culturale italiano. E’ prevista per i prossimi 14,15 e 16 novembre a Montemaggiore Belsito la “V Sagra degli antichi sapori”, in programma negli spazi adiacenti a piazza Roma. Un modo per dare il giusto spazio alla cultura locale, valorizzandone le peculiarità gastronomiche dell’entroterra.

Gnocchi al vino bianco

TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO

Un modo diverso per preparare gli gnocchi? Al vino bianco. La ricetta degli gnocchi al vino bianco l’ho trovata su una rivista nella sezione menù rapidi, l’ho vista e sono andata subito a provarli; risultato: eccellente. Solo 15 minuti di tempo per la preparazione e il sapore è davvero gustoso. Magari poco adatto ai bambini ma, per loro, molte sono le ricette che consigliamo quasi quotidianamente.


Gnocchi al vino bianco

Ingredienti per 4 persone:

farina g 150 |pangrattato g 100 | parmigiano grattugiato g 50 |burro g 20 |un uovo |un tuorlo |vino bianco secco dl 0,5 |2 spicchi d’aglio | 6 foglie di salvia|cannella in polvere | sale e pepe

Vitello del gendarme, una ricetta per l’arrosto

TEMPO: 2 ore e 15 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Finalmente è arrivato il clima ideale per preparare dei bei piatti di carne, molto calorici e con il giusto contenuto di grassi, che aiutano a vincere il freddo. Quando il clima si fa più rigido, fa piacere trovare in tavola un buon piatto d’arrosto, di stufato o di brasato, piatti che ben si lasciano accompagnare da un robusto bicchiere di vino rosso.

Visto che di stufati abbiamo già parlato, e vi abbiamo dato anche un ottima ricetta per preparare l’Arrosto di maiale con le prugne, oggi vi proponiamo un arrosto di vitello, per meglio dire il Vitello del gendarme. Una ricetta abbastanza semplice che non necessita di troppi ingredienti e che possiamo definire completa, poiché compresa anche delle verdure di contorno. Ecco a voi la ricetta del Vitello del gendarme.

Talamello celebra la caciotta il 16 novembre alla XXIII Fiera del formaggio di Fossa

Siamo nella provincia di Pesaro e Urbino, dove, prospiciente al monte Princio, si estende il comune di Talamello, rinomato per il buon cibo e per la storia di lunghe tradizioni – paesello medievale tipico dell’area posta al centro Italia. Castagne dal sapore prelibato, in auge in questi mesi a cavallo tra autunno e inverno, ma anche la squisitezza del formaggio di fossa, celebrato in diverse fiere paesane tra le quali spicca quella del prossimo 16 novembre: “XXIII Fiera del formaggio di Fossa, l’Ambra di Talamello” che fa della ridente cittadina marchigiana la capitale di questo succulento pregio alimentare.

Costruito come un borgo dirimpetto alla collina, il paese si trasforma nella circostanza in una terrazza all’aperto lungo la quale sarà possibile gustare la caciotta infossata casereccia nelle sue molteplici sfaccettature. Sapori unici, colori ricchi di fascino, negli stand gestiti dall’Associazione Culturale “Talamello in festa” sarà possibile assaggiare il formaggio nelle differenti varianti in cui verrà proposto. Affiancato a primi piatti e secondi di carne, accompagnato da verdure fresche e da frutti di stagione, l’alimento garantirà una vasta gamma di piatti apprezzabilissimi.

Il pranzo della domenica? Un rito per 8 milioni di italiani

Vent’anni di sperimentazioni e mode alimentari non sono riusciti a intaccare il tradizionalissimo pranzo della domenica.  Un rito che continua ad essere celebrato, ogni settimana, da otto milioni di famiglie (52% degli italiani), riproponendo lo stesso menù portato in tavola 50 anni fa: antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele.

 A farci riscoprire il tradizionalismo degli italiani, è una ricerca realizzata dal Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina: una ricerca sul campo che ha toccato tutte le regioni producendo ben 1.834 questionari. Ed è il Sud il presidio del pranzo della domenica.

La polenta istantanea 2 ricette per gustarla:Purea di polenta con maiale, Polenta grigliata con funghi

La polenta istantanea è un grande jolly da tenere in cucina a disposizione delle diverse esigenze; si dice che una donna dovrebbe sempre avere nell’armadio almeno una camicetta bianca ed un paio di pantaloni neri allo stesso modo dico che in ogni cucina, in autunno, dovrebbe sempre esserci una confezione di polenta istantanea ed una di funghi, secchi o surgelati che siano. Io personalmente li tengo tutti e due, ma come dicono le mie amiche io sono maniacale in cucina. Comunque vi propongo due idee per preparare una cena e un antipasto veloce, se avete ospiti all’ultimo minuto o se semplicemente avete avuto una giornata super impegnata e non avete granché voglia di star lì a cucinare: Purea di polenta con bistecchine di collo di maiale e funghi, Polenta grigliata con funghi.

Eccovi gli ingredienti per il primo piatto: 

4 bistecchine di collo | 2 pleutoros freschi o una confezione di misto funghi | 2 cucchiaini di senape | 1 mazzetto di erbe aromatiche -timo e rosmarino- | 700 ml di brodo di pollo | 170 gr di polenta istantanea | 50 gr di mascarpone | 40 gr di burro | sale e pepe nero.

Preparazione: mettere il burro in un tegame e far fondere, aggiungere il mazzetto di erbe aromatiche, tutto il brodo tranne una tazzina e portare ad ebollizione. Aggiungere gradatamente la polenta e girare, far cuocere per circa 4 minuti. Togliere la pentola dal fuoco, aggiungere il mascarpone, aggiustare di sale e pepe e servire nei piatti accompagndo con le bistecchine di collo cosparse di senape che avrete cotto in una padella bollente e la salsa di funghi a parte.

Per la salsa fate ridurre il fondo di cottura dei funghi con dello scalogno un cucchiaino di burro, due cucchaini di farina ed un poco di brodo.