Talamello celebra la caciotta il 16 novembre alla XXIII Fiera del formaggio di Fossa

Siamo nella provincia di Pesaro e Urbino, dove, prospiciente al monte Princio, si estende il comune di Talamello, rinomato per il buon cibo e per la storia di lunghe tradizioni – paesello medievale tipico dell’area posta al centro Italia. Castagne dal sapore prelibato, in auge in questi mesi a cavallo tra autunno e inverno, ma anche la squisitezza del formaggio di fossa, celebrato in diverse fiere paesane tra le quali spicca quella del prossimo 16 novembre: “XXIII Fiera del formaggio di Fossa, l’Ambra di Talamello” che fa della ridente cittadina marchigiana la capitale di questo succulento pregio alimentare.

Costruito come un borgo dirimpetto alla collina, il paese si trasforma nella circostanza in una terrazza all’aperto lungo la quale sarà possibile gustare la caciotta infossata casereccia nelle sue molteplici sfaccettature. Sapori unici, colori ricchi di fascino, negli stand gestiti dall’Associazione Culturale “Talamello in festa” sarà possibile assaggiare il formaggio nelle differenti varianti in cui verrà proposto. Affiancato a primi piatti e secondi di carne, accompagnato da verdure fresche e da frutti di stagione, l’alimento garantirà una vasta gamma di piatti apprezzabilissimi.

Il pranzo della domenica? Un rito per 8 milioni di italiani

Vent’anni di sperimentazioni e mode alimentari non sono riusciti a intaccare il tradizionalissimo pranzo della domenica.  Un rito che continua ad essere celebrato, ogni settimana, da otto milioni di famiglie (52% degli italiani), riproponendo lo stesso menù portato in tavola 50 anni fa: antipasto di salumi misti, pasta asciutta o ripiena, arrosto, patate e torta di mele.

 A farci riscoprire il tradizionalismo degli italiani, è una ricerca realizzata dal Centro Studi dell’Accademia Italiana della Cucina: una ricerca sul campo che ha toccato tutte le regioni producendo ben 1.834 questionari. Ed è il Sud il presidio del pranzo della domenica.

La polenta istantanea 2 ricette per gustarla:Purea di polenta con maiale, Polenta grigliata con funghi

La polenta istantanea è un grande jolly da tenere in cucina a disposizione delle diverse esigenze; si dice che una donna dovrebbe sempre avere nell’armadio almeno una camicetta bianca ed un paio di pantaloni neri allo stesso modo dico che in ogni cucina, in autunno, dovrebbe sempre esserci una confezione di polenta istantanea ed una di funghi, secchi o surgelati che siano. Io personalmente li tengo tutti e due, ma come dicono le mie amiche io sono maniacale in cucina. Comunque vi propongo due idee per preparare una cena e un antipasto veloce, se avete ospiti all’ultimo minuto o se semplicemente avete avuto una giornata super impegnata e non avete granché voglia di star lì a cucinare: Purea di polenta con bistecchine di collo di maiale e funghi, Polenta grigliata con funghi.

Eccovi gli ingredienti per il primo piatto: 

4 bistecchine di collo | 2 pleutoros freschi o una confezione di misto funghi | 2 cucchiaini di senape | 1 mazzetto di erbe aromatiche -timo e rosmarino- | 700 ml di brodo di pollo | 170 gr di polenta istantanea | 50 gr di mascarpone | 40 gr di burro | sale e pepe nero.

Preparazione: mettere il burro in un tegame e far fondere, aggiungere il mazzetto di erbe aromatiche, tutto il brodo tranne una tazzina e portare ad ebollizione. Aggiungere gradatamente la polenta e girare, far cuocere per circa 4 minuti. Togliere la pentola dal fuoco, aggiungere il mascarpone, aggiustare di sale e pepe e servire nei piatti accompagndo con le bistecchine di collo cosparse di senape che avrete cotto in una padella bollente e la salsa di funghi a parte.

Per la salsa fate ridurre il fondo di cottura dei funghi con dello scalogno un cucchiaino di burro, due cucchaini di farina ed un poco di brodo.

Maccheroni alla caprese, una gustosa ricetta anti-spreco

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Cari amici, volete sapere come poter riutilizzare i maccheroni che avete cotto in eccesso rispetto al numero di persone che sono in tavola? Nessun problema, ho trovato una ricetta molto semplice e veloce, dal gusto mediterraneo che vi permetterà di evitare gli sprechi e preparare un piatto davvero saporito.

Una versione molto semplice e meno elaborata della pasta al forno, dove il sapore fresco del pomodoro si lega alla morbidezza della mozzarella filante: i Maccheroni alla caprese. Riprendendo la ricetta della celebre insalata alla caprese, ed unendola ai maccheroni, avanzati o preparati per l’occasione, si può cucinare questa ricetta anti-spreco, provate i Maccheroni alla caprese.

Ricette regionali di Natale per il cenone e la vigilia

Manca poco più di un mese al Natale e proprio in questi giorni stanno cominciando i vari tormentoni pubblicitari in tivù ispirati alle feste di fine anno. Alcuni di noi, dicono, si rendono davvero conto dell’avvicinarsi del Natale e delle feste – e cominciano quindi a tirare fuori gli addobbi per l’albero dalla naftalina – solo quando cominciano a vedere pandoro, panettone, panforte e altri classici dolci natalizi invadere le loro case sponsorizzati da questo o quel marchio alimentare.

Ma quanti di noi tra tanta insistenza pubblicitaria ricordano davvero i vari piatti regionali del Natale e delle feste di fine anno? Sapreste davvero cucinare un pranzo o una cena di Natale come si faceva una volta? Perchè non non provare allora a rispolverare i piatti della tradizione natalizia per stupire i vostri ospiti con un perfetto menu delle feste?

Certo, il tempo passa, i nostri nonni invecchiano, c’è sempre meno tempo da dedicare alla cucina, ma non credo che nessuno voglia intenzionalmente mandar perdute certe tradizioni. In questo articolo, facciamo un omaggio alle varie regioni italiane, illustrandovi le pietanze tipiche dei giorni di festa e in particolare del Natale, in modo che possiate organizzarvi in tempo per preparare piatti degni della antiche tradizioni della vostra terra o ispirandovi alle ricette delle feste tipiche di altre regioni d’Italia.

Coppe alla banana: in poco tempo e buone

TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Non so a voi ma a me ogni volta che compro le banane non finiscono mai e prima che si anneriscano di brutto divenendo un ricettacolo di insetti preparo queste coppe alla banana molto buone e gradevoli alla vista. Basta che abbiate a disposizione un paio di banane, una ventina di minuti di tempo per prepararle e tanta fantasia!


Coppe alla banana

Ingredienti per 4 persone:

2 banane | | zucchero di canna g 25 | panna dl 2,5 |amido di mais g 20 | un tuorlo | uno bustina di vanillina |un cucchiaio di cacao amaro in polvere

La ricetta del Riso al curry e cavolfiore

TEMPO: 1 ora e 10 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Questa stagione dell’anno oltre ed essere la stagione delle castagne, del vino Novello e della zucca è anche la stagione del cavolfiore. Il cavolfiore è una verdura molto apprezzata in cucina, ma al momento della cottura non tutti i cuochi, provetti e non, sono entusiasti dell’odore che emana.

Ma per evitare la propagazione del forte odore del cavolfiore potrete usare alcuni accorgimenti: o, come suggerisce Liulai, mettere della mollica di pane imbevuta di aceto nella pentola in cui si cuoce il cavolfiore; oppure usare semplicemente un tozzo di pane secco. In ogni caso non mi sembra opportuno dover rinunciare al cavolfiore a causa del suo olezzo, durante la cottura si può sempre far arieggiare la cucina. Come usare il cavolfiore? Provate la ricetta del Riso al curry e cavolfiore.

Asti “all’asta” il 9 novembre: il tartufo della solidarietà giunge alla X edizione

Una delle più pregiate eccellenze alimentari di cui può vantarsi la penisola: il tartufo. Etimologicamente significante di “escrescenza della terra”, le prime notizie certe rispetto al suo utilizzo alimentare risalgono addirittura a Plutarco e Plinio il Vecchio: quest’ultimo in particolare ne parlò nella famosa opera Historia Naturalis. Accostato a Giove per un’antica leggenda secondo la quale nacque in seguito ad un fulmine scagliato dal Dio dell’Olimpo in prossimità di un albero, il tartufo viene da sempre considerato cibo altamente afrodisiaco, capace di risvegliare gli appetiti sessuali più sopiti. Famoso quello piemontese, a cui vennero riconosciute qualità e sapori fuori dal comune fin dal Settecento, e addirittura venerato il tartufo bianco di Asti e di Alba, ora il tartufo viene prestato al servizio della solidarietà: l’appuntamento è per domenica 9 novembre nel castello di Grinzane Cavour, situato nella bellissima provincia di Cuneo, maniero di origine duecentesca tra i più conosciuti delle Langhe e del Roero che ospitò lo stesso conte Camillo Benso di Cavour.

Zuppa al forno

TEMPO: 1 ora | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Avete mai preparato una zuppa al forno? No, beh allora seguite la ricetta che sto per darvi e poi ne riparleremo! La zuppa al forno si presenta dal sapore simile a quello di una zuppa preparata sul fornello ma di consistenza più cremosa: il forno infatti asciuga maggiormente i liquidi, favorendo l’evaporazione; avremo quindi sui nostri piatti una zuppa decisamente più cremosa e dal sapore inconfondibile. Tra l’altro non è certo una ricetta così innovativa: pensate che i miei nonni, in Sardegna, avevano un forno a legna nel quale oltre al buonissimo pane e pizza ci cuocevano deliziose zuppe. Un metodo di cottura molto antico dunque!


Zuppa al forno

Ingredienti per 4 persone:

500 gr di polpa di pomodoro|250 gr di pane raffermo|100 gr di pecorino sardo fresco|40 gr di pecorino sardo stagionato|1 cipolla grossa|1 dado|2 spicchi di aglio|6 foglie di basilico|Olio d’oliva|sale, pepe

Novembre mese di Vino Novello, impariamo a conoscerlo [2]


Dopo aver parlato di come si fa il vino novello, possiamo passare ad osservarlo come dire … nel suo aspetto fisico. La particolarità che colpisce subito l’occhio, non appena si versa il primo goccio di vino novello nel bicchiere, è il colore molto particolare di questa tipologia di vino. Nel bicchiere, il vino, appare con un colore particolarmente vivo e brillante di tonalità porpora con riflessi violacei, che preannuncia profumi freschi ed intensi.

Dopo aver ammirato lo splendido colore del Novello, accostando il bicchiere al naso potremo cogliere dei profumi molti spiccati di frutti di bosco, di lamponi ed in generale dei piccoli frutti rossi. In bocca il vino novello rinnova le sensazioni che aveva dato all’olfatto, prevalgono, infatti, sapori fruttati e freschi, dosati ad una buona acidità.

La torta di pane

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Un’amica mi diceva:” Il frigo è la tomba dei miei avanzi!”.

Io posso aggiungere che spesso anche la dispensa lo può diventare.

Piccoli cartocci con rimasugli di farina (con il risultato di vedere la cucina allietata dallo sfarfallio di camole uscite dai sacchetti relativi), pacchettini con qualche cucchiai di pasta, avanzi di frutta secca e uva passa che languono completamente dimenticati dalla massaia.