Contorni per carne: la ricetta delle Patate alla paprika

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Avete iniziato a preparare succulenti piatti a base di carne? Arrosti che cucinano nel grasso che trasudano e bistecche dal vivissimo color rosso sangue, o ancora stufati immersi nel loro sughetto di cottura. Ebbene, con i piatti a base di carne è necessario accoppiare qualche buon contorno! E cos’è che si sposa meglio con la carne se non le patate?

Vi propongo una ricetta di ispirazione ungherese che ho provato qualche giorno fa per accompagnare un buonissimo piatto di involtini di pollo: le Patate alla paprika. La ricetta delle Patate alla paprika è molto semplice, è può essere fatta in diverse occasioni, ad esempio potrete proporle come secondo per una cena in stile vegetariano.

Sagra della polenta dolce a Faltona di Talla: l’8 dicembre tutti attorno al camino

Faltona di Talla, paese in provincia di Arezzo, è una bella scoperta: bellissimo borgo medievale, rinomato per il Castello che attira ogni anno turisti e curiosi da ogni dove, ad un tiro di schioppo dalla città, di cui non ha ancora assimilato ritmi e frenesia. Qui, sebbene da un comune dell’entroterra toscano ci si aspetti ben altre specialità culinarie, ogni anno si svolge la tradizionale Sagra della polenta dolce, questa volta programmata per il prossimo 8 dicembre.

Farfalle verdi con asparagi e ricotta

TEMPO: 20 minuti + 40 minuti di cottura | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Stavo riguardando le molte ricette che vi propongo ogni giorno e mi sono accorta che ho scarseggiato in primi piatti; così ho pensato di proporvi le farfalle verdi con asparagi e ricotta, una variante della più comune pasta con la ricotta. Quest’ ultima è infatti quasi un’ abitudine di casa mia: quando mia madre non sa cosa cucinare ecco che ti appioppa la pasta in bianco e ci mette in mezzo la ricotta! In realtà fatta come la fa lei, devo essere sincera, non mi ha mai appassionato, diversamente se la ricotta viene accompagnata con delle verdure il piatto acquista delle note veramente squisite!

Non se ne voglia la mia mamma ma, in fondo, non sono mai stata molto generosa di complimenti nei sui confronti …..scherzo! Ma ora, come dice spesso mammazan, bando alle ciance e via ai fornelli a preparare le farfalle verdi con asparagi e ricotta! Ah dimenticavo: se non avete le farfalle verdi non succede nulla, provatela anche con altri formati di pasta semplice e vedrete, sarà sempre molto gustosa!

Spaghetti aglio, olio e peperoncino

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Il piatto più veloce della storia, e sicuramente più famoso nel nostro Belpaese sono gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino. Un classico di sempre che accompagna momenti indimenticabili della vita di tutti, dalle nottate in compagnia alle finali dei mondiali di calcio.

Gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino sono un piatto che si fa sempre apprezzare, si riscoprono nei momenti più critici, quando il frigo è vuoto e non si sa che cucinare o quando arrivano degli attacchi di fame improvvisi e non si vuole passare troppo tempo tra i fornelli. Vi propongo la ricetta degli Spaghetti aglio, olio e peperoncino così come li preparo io.

Metodi di cottura: come fare le Verdure alla greca

TEMPO: 1 ora e 10 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Un ricco contorno adattissimo ai nostri amici vegetariani, carico di verdure ed aromi che rendono questo piatto, estremamente semplice nel suo genere, assolutamente particolare. Oggi si cucinano le Verdure alla greca.

Nella cucina greca si usano molto le verdure di ogni tipo, ma la ricetta delle Verdure alla greca, deve il suo nome al singolare metodo di cottura, che si utilizza per preparare questo piatto. La cottura alla greca, è, infatti, una metodologia di preparazione delle verdure adottata ormai a livello internazionale. Questa tecnica prevede la preparazione di un fondo di cottura a base di: vino bianco, olio, pepe in grani, aromi vari ed alloro nel quale si lasciano riposare le verdure a fine cottura. Molto semplice e molto gustoso.

La Nimalàada a Solarolo Monasterolo: il 30 novembre c’è maiale a volontà

Il viaggio alla ricerca di sapori genuini e tradizionali ci porta a Solarolo Monasterolo, piccolo centro inprovincia di Cremona, dove il prossimo 30 novembre è prevista la tanto attesa iniziativa organizzata dalla Pro Loco locale “I Corvi” e denominata “La Nimalàada”. Nel paese lombardo, sorto – come lascia ben intendere il nome – intorno ad un monastero, sarà possibile assistere alla lavorazione artigianale del maiale e alla preparazione di insaccati – prosciutti dolci e speziati, salami di differenti dimensioni, cotechini e salamelle crude o cotte alla brace; degustare ottimi ciccioli – dialettalmente detti gratòon – e la particolarissima torta di sangue, preparata con latte, uova, olio e sangue di maiale a cui aggiungere a propria discrezione una quantità a scelta di mele. Il pranzo è a base di abbuffata di maiale e vino di cognac appositamente servito in scodelle di legno.

Crostata di uvetta e noci

TEMPO: 1 ora + il tempo di riposo | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

E’ tempo di frutta secca e quindi di noci, nocciole, mandorle e uva passa perciò è anche il tempo di dolci un po’ calorici ma che ci piacciono tanto. La crostata di uvetta e noci è adattissima alla prima colazione, fornisce una sferzata di energia e piace tanto sia ai bambini ma soprattutto ai grandi. E’ una crostata ricca di fibre adatta però non solo alla colazione ma anche ad una merenda piacevole; consiglio di servire la crostata di uvetta e noci con una deliziosa cioccolata calda oppure con un tè nero tipo Keemun.


Crostata di uvetta e noci

Ingredienti per 6 persone:

Per la pasta:150 g di farina | 70gr di burro | 1 tuorlo | 1 pizzico di sale | per il ripieno: 30gr di burro | 50gr di zucchero | 3 uova | 200gr di uvetta sultanina | 120gr di gherigli | 1 bustina di vanillina | 20gr di zucchero a velo

Rollini speziati

TEMPO: 40 minuti | COSTObasso | DIFFICOLTA’bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTENO | GLUTINESI | BAMBINI: SI


Il mondo dei foodblogger è variegato.

Ci sono quelli gestiti in modo corretto e cioè l’autrice o l’autore propongono delle ricette dopo averle personalmente preparate, testate con il valido aiuto di cavie volenterose, e quindi i risultati, documentati da foto più o meno belli, pubblicati.

Poi ci sono altri blog in cui, a volte, vengono proposte preparazioni copiate da altri blog e l’etica impone di citare la provenienza della ricetta e questo viene regolarmente fatto.

Dieta delle banane dal Giappone, ecco la Morning Banana Diet

Morning Banana Diet. Occuparsi di diete in un Blog di cucina può essere singolare se vogliamo. Ma è notizia di queste ore che una banana-mania sia letteralmente esplosa in Usa e in Giappone, dove per l’appunto questa miracolosa Dieta delle banane è stata lanciata.

Andiamo per gradi: Arrivata dal Giappone qualche settimana prima della vittoria del neopresidente Barack Obama, le principali agenzie di informazione internazionali la indicano come causa della incredibile scarsità di banane che si registra in quel paese, la Banana Diet è stata subito accolta con un grande entusiasmo. Sopratutto dai più giovani che, nel clima di rinnovamento che si respira nel paese dall’elezione del nuovo presidente, non esitano a sostituirla alle diete a base di Zantrex rese famose da moltissimi divi come Britney Spears.

Il settimanale Time ha dedicato a questa MORNING BANANA DIET una serie di storie sensazionalistiche. Anche l’emittente televisiva CBS cercando di cavalcare il trend. e ha trasmesso un servizio (che pubblichiamo in questo articolo) con tanto di dimostrazione pubblica con dietista in una piazza centrale di New York. Il quotidiano StarTribune di Minneapolis addirittura l’ha fatta analizzare da un nutrizionista e tabloid come il New York Daily New e il Post l’hanno sbattuta in prima pagina con titoli a sei colonne. Anche il seriosissimo ed ultraliberale Huffington Post se n’è interessato.

Festa del vino novello a Tuturano il 22 novembre per celebrarne il boom di consumo (+ 300%)

Grande festa del vino novello in Puglia dove, a Tuturano piccolo centro del brindisino da sempre legato con doppio filo alla produzione di vino e ai prodotti della terra, è prevista per sabato 22 novembre la Festa del vino novello: organizzata alla grande, quest’anno l’iniziativa prevede la presenza congiunta dei produttori locali e di svariati promotori provenienti da tutta Europa.

Ricette di natale: spezzatino con marroni

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

In un menù tradizionale il secondo piatto fa da padrone. Per questo è bene prepararlo con cura, scegliendo la ricetta giusta per ogni occasione. Ma attenzione: un ricco secondo a base di carne richiede anche un contorno adeguato. In questi giorni non mancheremo di fornirvi idee e soluzioni originali per le festività natalizie. Lo spezzatino con i marroni rappresenta di certo un secondo importante che potrete realizzare anche in una domenica e non necessariamente durante le feste.

Come alcuni sapranno seguendoci da un po’ sono di Roma e dalle mie parti c’è stata sempre l’usanza di farcire cacciagione e pollame con le castagne. Lo spezzatico con i marroni poi, a parere mio, è sicuramente un modo alternativo per cucinare lo spezzatino di maiale.

 Ricordo a quanti non lo rammentassero la differenza tra le castagne e i marroni (perché ovviamente non sono la stessa cosa!): le prime sono piu’ piccole, con un lato schiacciato e l’altro leggermente bombato e la buccia marrone scuro. Un riccio ne puo’ contenere anche tre. I marroni, invece sono piu’ grossi e ogni riccio ne contiene uno solo. E’ comunque sottinteso che per la preparazione di questa ricetta se anche non trovate i marroni , si può fare anche con le castagne.

Una ricetta per una … Frittura stuzzicante

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Nel fine settimana trascorso mi è capitato di andare a cena da amici, ed in questa occasione ho assaggiato un antipasto veramente delizioso, di cui mi sono fatto dare la ricetta, perché ho pensato che dovevo proprio descriverla ai nostri lettori!

Si tratta di una frittura di vari ingredienti, dal pollo ad alcuni tipi di frutta, dalle verdure al limone. Io l’ho soprannominata Frittura stuzzicante, ma è una specie di frittura “normale” con gli ingredienti avvolti da della pastella, come la tempura. La particolarità della Frittura stuzzicante sta nel tipo di pastella e nella scelta degli ingredienti da friggere. Assaggiate e fatemi sapere!

Maialata in tavola a Quarantoli di Mirandola: domenica 23 novembre 2008

Una valida politica in difesa delle tradizioni locali ha permesso a Modena e ai territori limitrofi di conservare un ottimo rapporto con i piatti e i vini provenienti dalla cucina locale. Non solo terra di insaccati, inutile ricordare la bontà e la raffinatezza dello zampone e del prosciutto che – assemblati in un piatto unico – danno vita al “cotechino in galera”, e non solo località di dolci di prim’ordine – amaretti di San Geminiano e colomba di Pavullo -: Modena e dintorni possono giocarsela a testa alta con qualunque altra località italiana anche in fatto di primi piatti e di secondi, soprattutto se di carne.

I Cappellacci: una ricetta per Natale

 

 

I Cappellacci di zucca (Caplaz) fanno parte della cucina storica non solo Emiliana in generale ma Ferrarese in particolare. La corte rinascimentale disponendo di un nutrito numero di cuochi, li proponeva nelle diverse feste e banchetti, ed oramai sono diventati forse il piatto tradizionale per eccellenza della tavola Ferrarese. I primi cenni ai Cappellacci di Zucca Ferraresi si ritrovano proprio nei ricettari rinascimentali degli scalchi al servizio della famiglia d’Este di Ferrara. Nel 1584 viene pubblicato “Dello Scalco”, da parte del cuoco Giovan Battista Rossetti dove si ritrovano i primi cenni ai tortelli di zucca con il butirro e la cosa straordinaria è che gli ingredienti sono rimasti gli stessi della ricetta attuale, tranne che per l’utilizzo di qualche spezia come lo zenzero che all’epoca era piuttosto diffuso in cucina. I Cappellacci di zucca si differenziano dai cappelletti non solo per il ripieno ma anche per le dimensioni maggiori della forma, da qui l’origine del termine dialettale Caplaz.