Il carrello dei bolliti: una tradizione per il Natale

Il Carrello dei Bolliti è uno degli emblemi del Natale, il cameriere o chi per lui, porta verso la tavola un carrello fumante con dentro una numerosa varietà di carni, almeno 7 accompagnate da colorate e variopinte salse. Il profumo che accompagna il bollito misto è uno dei ricordi più antichi che forse ognuno di noi ha, infatti é uno dei cibi evocativi per eccellenza. Chi di noi sin da piccolo non ha mangiato durante le feste natalizie il tradizionale piatto di carni lesse accompagnate da mostarde e salsa verde? Ma facendo alcune considerazioni storiche si scopre che il bollito è un piatto tipico dell’Europa continentale, viene servito tanto in Francia, con le salsicce di Albì e l’oca di Guascogna, che in Austria dove viene addirittura proposto dall’Hotel Sacher di Vienna, e per la cronaca era uno dei piatti preferiti dall’Imperatore Francesco Giuseppe.

Ma venendo al nostro paese, l’Italia per l’appunto, il bollito misto é un insieme di carni cotte separatamente e prevedeva al suo interno: culatta, petto di bue, gallina, cappone, testina di vitello, poi in  Emilia  anche i cotechini e gli zamponi, ma ogni regione si sa aveva ed ha le sue varianti.

Fagiano ai funghi

 
TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Il fagiano ai funghi rappresenta una variate del pollo ai funghi; il fagiano si cuoce come un pollo, con la differenza che la sua carne, tendente ad essere asciutta, ha bisogno di essere arricchita. E’ bene metterlo all’interno di una casseruola insieme con un pò di rosmarino e salvia, anche un bel pezzo di burro, mentre fuori fasciarlo con fette di pancetta da legare con filo sottile. Va annaffiato con un pò di vino e servito. Il fagiano ai funghi inoltre consente di presentare la selvaggina conferendole una nota di sapore in più senza appesantirlo in maniera calorica.


Fagiano ai funghi

Ingredienti per 4 persone:

1 fagiano | 100gr di pancetta a fette sottili | 50gr di burro | 300gr di cipolline | 300gr di funghi Champignons | un bicchiere di vino rosso | sale e pepe |

Contorno senza glutine: le Patate ripiene

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


L’altra sera ho avuto degli ospiti a cena, alcuni conoscenti ed altri invitati che invece vedevo per la prima volta. Avevo preparato dei piatti semplici, niente di troppo complesso, a parte un contorno un po’ particolare, ma non difficile da preparare: le Patate ripiene. Proprio su questo piatto, una variante delle barchette di patate, si è aperta una discussione, per sapere se le patate contengono glutine o no.

A quanto pare le patate, quelle fresche ovviamente, non contengono glutine, quindi sono un alimento adatto ai celiaci. Spero che le informazioni che mi hanno dato siano esatte, anche perché ho segnato questa ricetta come ricetta senza glutine. Se qualche nostro lettore vuole darmi qualche altra informazione a riguardo sarei ben lieto di saperne di più. Per adesso ecco a voi la ricetta delle Patate ripiene.

Pollo farcito alle zucchine

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Che ne direste di un bel secondo completo, con verdure e molto saporito? Quella che vi propongo oggi è una ricetta di questo tipo. Il Pollo farcito alle zucchine, è una ricetta che si potrebbe definire “a sorpresa”. Infatti, le zucchine ci sono, ma non si vedono subito!

Tra le altre ricette a base di pollo, ne abbiamo già descritte alcune come ad esempio i Petti di pollo farciti con peperoni ed olive o i Polletti farciti, che nascondono un cuore di verdure. La ricetta del Pollo farcito alle zucchine è una ricetta abbastanza veloce che potrete preparare senza grosse difficoltà.

Sagra del pane e dell’olio a Triggiano di Bari

Il nostro viaggio alla scoperta  dei sapori popolari ci porta oggi nella suggestiva atmosfera del centro storico di Triggiano in provincia di Bari dove si svolge la V edizione della sagra del pane e dell’olio. L’evento, promosso da Cmp Eventi in collaborazione con l’Assessorato alla cultura, il Comitato a tutela del pane e la Oleovinicola coop.

Coldiretti di Triggiano, rappresenta un’occasione unica per conoscere una terra ricca di storia e tradizioni popolari che sono tutt’oggi radicati nella cultura locale e che si esprimono nei cittadini come orgoglio della loro storia gastronomica e artistica e, a livello nazionale, come riconoscimento dell’effettiva valenza di un così ampio patrimonio culturale, come testimoniato dalla esportazione delle tradizioni pugliesi in tutte le aree del centro-sud Italia.

Ricetta del filetto in crosta saporito

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Proprio l’altra sera eravamo indecisi su cosa preparare ed ecco che mi è venuta l’idea: prepariamo un bel filetto in crosta. Facile da preparare, soprattutto se in casa avete già della pasta sfoglia di quelle già pronte, si presta inoltre ad una cucina decisamente leggera. Tuttavia come qualsiasi piatto che si rispetti, dalle preparazioni più semplici a quelle più complesse, anche il filetto in crosta richiede qualche suggerimento.

  1. Tagliate il filetto solo poco prima del momento di metterlo in forno, per evitare che perda gli umori interni.
  2.  Anche se il tempo indicato non è trascorso, togliete comunque il filetto dal forno, se la sfoglia diventa troppo scura.
  3. Se volete cuocere di più il filetto, spennellate con del tuorlo d’uovo la sfoglia, prima di infornare, per evitare che bruci. In alternativa, potete tenerlo di più in padella.
  4. Se avete un forno a gas, tenete la teglia su un ripiano più alto.
  5. Come variante, prima di arrotolare il filetto nella crosta, potete spalmarlo di pasta di olive, crema di funghi, senape o avvolgerlo in prosciutto crudo.

 Ora dopo avervi dato le basi, ecco a voi la ricetta del filetto in crosta come lo preparo io.

La rassegna gastronomica del lodigiano è una delizia di sapori locali

Prosegue la 20esima Rassegna gastronomica del Lodigiano, il tradizionale appuntamento con i sapori e i profumi della cucina lodigiana. Ventisei ristoranti del territorio e più di 250 diversi piatti vi attendono per allietare i vostri palati. In programma nel corso del week end del 29 e 30 novembre, l’evento chiama a raccolta migliaia di turisti attratti dalle bontà eno-gastronomiche di cui è ricco il territorio limitrofo a Lodi.

Vasta gamma di scelta e possibilità di degustazioni ricche con menù a scelta davvero imbarazzanti per l’amalgama degli ingredienti: frittatine con cipolla e spinaci, cotechino casereccio, polenta al gratin con pancetta sudata, rape sott’aceto.

Ricette invernali: la Pasta e ceci

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio/basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


“10: Pasta e ceci“, per citare una frase di una canzone dei Latte e i suoi derivati, storico gruppo, forse poco conosciuto ai più, del duo comico Lillo e Greg. Si, proprio Pasta e ceci, perché sarà questo l’argomento di oggi! Non potevamo scordarci dei ceci, nella lunga lista dei condimenti delle minestre invernali. Dopo la Pasta con le patate e quella con le lenticchie, è arrivato il loro momento.

Ricordiamoci però che i legumi secchi, non si possono usare soltanto per preparare dei caldi piatti di pasta, ma grazie al loro lungo periodo di conservazione, possono essere consumati anche nella stagione estiva, per creare delle ricche e fresche insalate, come l’insalata di fagioli. Ma per adesso, visto che il clima lo permette, dedichiamoci alla Pasta e ceci.

Dolci di natale con le castagne: torta alla crema di castagne

Un Natale conviviale comincia già dal mattino presto, con una ricca prima colazione da gustare preferibilmente su una tavola addobbata con gusto. Il tono country non stona mai, ma se voleste qualcosa di più prezioso potete scegliere una tovaglia rossa (può anche essere di carta), tanti fotofiori scintillanti e centrotavola fioriti.

E per una nota di allegria provate a dipingere tazze e piattini con pois o scritte natalizie, oppure cimentatevi con la cartapesta e realizzate coloratissime e fantasiose coppette da riempire con biscotti o marmellatine di vari gusti e colori. Questa è solo una piccola idea a cui potrete accompagnare la torta alla crema di castagne di cui vi fornisco subito la ricetta.

 


Torta alla crema di castagne

Ingredienti per 4 persone:

200gr di farina | 200gr di zucchero | 2 cucchiaini di bicarbonato | 3 uova | 1,5 dl di olio di semi di mais | 500gr di crema di castagne | 1 bustina di vanillina | 1 bicchierino di brandy o Cognac | per la finitura: 150gr di marrons glacés | 1 cucchiaio di zucchero a velo | 80gr di cioccolato fondente | Per la tortiera: 30gr di burro | Attrezzatura: 1 tortiera a cerniera del diametro di 24 cm

Bentorrone a Benevento dal 28 al 30 novembre

Benevento punta forte su un prodotto tipico della tradizione locale – il torrone – per lanciare il turismo in città. In questa direzione va l’impegno dell’amministrazione comunale (Assessorato alle Attività Produttive in testa), che ha costruito un progetto ricettivo coinvolgendo alcuni enti della provincia, e forte di questa partnership si è presentata alla Fiera TTI (Travel Trade Italia) di Rimini per illustrare le iniziative in programma per “BenTorrone – Quarta Edizione”.

Piatto caldo: la Pasta con le lenticchie

TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Proseguiamo sulla scia delle ricette tipicamente invernali, calde e fumanti delizia per il palato e ristoro del corpo infreddolito. Dopo la Pasta con le patate, non si può non parlare della Pasta con le lenticchie, legumi tipici, insieme ai fagioli dei mesi più freddi dell’anno.

La Pasta con le lenticchie è un altro di quei piatti tipici della cucina tradizionale di quasi tutte le famiglie italiane, sia del Nord che del Sud della penisola. Quindi le ricette abbondano, e ognuno ha il suo tocco segreto. Per quanto mi riguarda, mi piace fare una Pasta con le lenticchie molto semplice, adatta ai vegetariani e senza troppi condimenti. Eccovi la ricetta.

Ciacci emiliani di castagne

TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Un piatto povero della tradizione montanara emiliana oggi riscoperto e molto apprezzato, i ciacci in molte regioni italiane sono conosciuti come “necci“. Il ciaccio è una sorta di piadina dal sapore delicato e vagamente dolce, che può poi essere condito a piacere con formaggio, panna, pancetta o ricotta.

Indispensabile per la prerazione dei ciacci è il ferro da cialde. Questo ferro, chiamato anche cialdiera, è uno strumento a tenaglia sul quale sono incernierate due placche rotonde o quadrate che si aprono come le valve di una conchiglia. Una volta deposta la pastella all’interno di una placca, il ferro viene chiuso e messo sul fuoco prima da un lato e poi dall’altro.


Ciacci di castagne

Ingredienti per 4 persone:

500gr di farina di castagne | acqua | sale

Festa della cicerchia a Serra de’ Conti dal 28 al 30 novembre

Serra de’ Conti, medievale borgo appenninico in provincia di Ancona, celebra nel week-end dal 28 al 30 novembre un piatto povero eppure ricco di storia come la cicerchia.

Questo legume (nome scientifico Lathyrus sativus), appartenente all’ordine delle febacee al pari di piselli arachidi e soia, ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento di “prodotto agroalimentare tradizionale” per essere stato a lungo alla base dell’alimentazione delle popolazioni dell’Italia centrale, che lo hanno apprezzato per l’elevato apporto nutrizionale e l’ottima resistenza alla siccità.