Il caffè all’irlandese, ovvero l’Irish Coffee

Queste fredde sere d’inverno, mi hanno fatto ripensare alla vacanza di qualche anno fa trascorsa in Irlanda. Immerso nei ricordi di Dublino, del St. Patrick ‘s day, della fantastica Guinness, del delizioso Irish stew e le altre bontà della cucina irlandese mi sono riempito di calore. Tra le abitudini locali, con i miei compagni di viaggio avevamo subito fatta nostra quella dell’ Irish Coffee. Questo splendido cocktail a base di caffè e whiskey, che viene preparato con maestria dai barman irlandesi.

Dopo un paio di giorni per ambientarci nella verde Irlanda, avevamo capito che non c’era modo migliore di ristorarsi dopo le lunghe passeggiate della giornata, sotto la dolce pioggia dei cieli d’Irlanda, che rinchiudersi al calore di un pub e sedersi a sorseggiare un caldo e corroborate Irish Coffee.

Qualche tempo dopo, sono venuto a sapere, che la sensazioni di ristoro che ci portava la calda bevanda al caffè, fu proprio il motivo scatenante per cui fu inventato questo cocktail. Dovete sapere, infatti, che la nascita dell’Irish Coffee si deve al barista Sheridan, capo barman del bar dell’aeroporto di Shannon.

Festa del Torrone a San Marco dei Cavoti: dal 6 al 21 dicembre

Nei week-and tra il 6-8, 13 – 14  e  20 – 21  Dicembre 2008 si svolgerà l´ottava edizione della Festa del Torrone a San Marco dei Cavoti, incantevole borgo dell´Alta Valle del Fortore-Tammaro che vanta una dei centri storici più suggestivi grazie all´opera di ristrutturazione e valorizzazione delle più antiche tradizioni dei suoi fondatori.

Il protagonista di questa manifestazione sarà il torrone nelle sue varianti classiche come il Croccantino, fatto con mandorle, nocciole tostate, zucchero e cacao, prodotto tradizionale disponibile nelle sue numerosi e gustosissime varianti.

Alimenti equi e solidali

 

Sentiamo sempre più parlare di prodotti equi e solidali e molti di noi vedono immediatamente il caffè del Costa Rica o il thè rosso dall’Africa, venduti insieme a tanti piccoli artifici coloratissimi provenienti da tutto il mondo e presentati a noi in botteguccie specializzate in commercio equo. Pensiamo subito a fare un atto di ‘beneficienza’, a comprare una cosetta tanto per fare la nostra opera di bene, sapendo che dietro ad ogni oggetto, dietro ad ogni pacchetto di caffè c’è un bambino in più che va a scuola, una donna in più che riesce a sfamare i suoi piccoli, un uomo in più che ritrova la sua dignità. Certo tutto questo è vero, ma quello che tendiamo a dimenticare è che pure noi tiriamo vantaggio da questo commercio. Si è vero che il caffè o il thè costano talvolta più cari che non al supermercato, è vero che magari il sapore è diverso da quello al quale siamo abituati, ma il nostro vantaggio non è solo nello sperimentare sapori e conoscere culture nuove. La maggioranza di questi prodotti vengono coltivati e prodotti in piccola scala, nel rispetto dei valori umani dei lavoratori certo, ma anche nel rispetto dei consumatori.

Se avessimo la scelta di comprare prodotti organici, coltivati e preparati come lo si faceva prima dell’industrializzazione delle campagne, prima delle multinazionali, prima dei prodotti chimici, prima dell’inquinamento massiccio che abbiamo causato… se avessimo questa scelta non la faremmo forse? So già cosa pensate, il prezzo, purtroppo, è un elemento deterrente, tanto forte da farci sacrificare pure la nostra salute e quella degli esseri che più ci sono preziosi.
Ma nessuna rivoluzione è mai arrivata senza sacrifici ed i visionisti dietro ai vari movimenti equi e solidali lo sanno bene. Ci tengo a citarli, perchè tutti intraprendono la stessa battaglia anche se in zone diverse: Fair Trade, Altro Mercato, Altro Consumo, Slow Food…. e senza contare gli innumerevoli, piccolissimi Gruppi d’Acquisto Solidale (GAS) sparsi per il territorio italiano. In fondo, che differenza c’è tra il contadino nostrano che fatica a produrre articoli di qualità (che le grosse centrali d’aquisto valuteranno ben al di sotto del loro valore) e quelle famiglie nel centro dell’Africa che raccolgono le foglioline di thè? Perchè ci sentiamo bene dando dignità a gente lontana ed ignoriamo chi ci sta accanto? Le multinazionali hanno finito per toglierla questa dignità ai nostri produttori, li hanno forzati a lavorare secondo i loro requisiti, prediligendo la quantità e la rapidità alla genuinità del prodotto. E chi non si adegua è destinato a morire.

Ripieno per i tacos messicani con carne e formaggio

TEMPO: 30 minuti e 5 min di cottura | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

I tacos messicani sono una di quelle importazioni estere decisamente apprezzate da me e il mio compagno, un po’ diversi dalla classica piadina nostrana ma ugualmente buoni e appetitosi tanto da essere dei degni sostituti di un pasto. Gia in precedenza vi avevamo parlato delle molte varietà delle tortillas messicane e altrettante sono le possibilità di alternare ripieni differenti.

 Quest’oggi vi segnaliamo un ripieno a base di formaggio e carne: un’alternativa rispetto ai ripieni già proposti nei precedenti post. I tacos sono facilmente reperibili nei negozi di specialità alimentari e in alcuni supermercati. Potete comunque prepararli in casa utilizzando per 20 tacos (da cuocere come crespelle) 125gr di farina di mais, un pizzico di sale, 2 uova, 25 cl di latte e 30gr di burro fuso. Gustandoli in compagnia vi sembrerà di sentire in sottofondo l’allegra musica di una banda di “mariachi“.


Tacos messicani alla carne e formaggio

Ingredienti per 6 persone:

1 cipolla | 1 spicchio d’aglio | 1 peperoncino dolce | 2 cucchiai d’olio d’arachide | 150gr di carne di manzo tritata | 25cl di salsa di pomodoro |sale e pepe | 1 petto di pollo | 1 peperone | 150gr di fagioli messicani cotti | prezzemolo | 2 pomodori | 2 avocados | 1 lime | 2 tacos | salsa chili | 100gr di formaggio (tipo fontina, asiago fresco, olandese)

Vin Santo a Montefollonico dal 6 all’8 dicembre

“Lo gradireste un goccio di Vin Santo?”. E’ questo  il titolo dell’imperdibile manifestazione dedicata al vino liquoroso dal colore ambrato – da sempre accompagnamento privilegiato dei famosissimi Cantuccini –  che si svolgerà a Montefollonico, caratteristico borgo in provincia di Siena, da sabato 6 a lunedì 8 dicembre, con l’obiettivo di esaltare la tradizionale produzione domestica del Vino Santo che, in passato, veniva offerto dai contadini agli ospiti in segno di accoglienza.

La tre-giorni sarà caratterizzata da un mix di arte, spettacoli, degustazioni dei migliori Vin Santi artigianali e dei prodotti tipici della zona, ma anche da momenti di confronto e approfondimento.

Zuppa di lenticchie all’indiana

 
TEMPO: Tempo di ammollo delle lenticchie: 12 h, tempo di preparazione: 10′
Tempo di cottura: 3h 30
| COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La zuppa di lenticchie all’indiana, caratteristico appunto della cucina indiana, di solito si prepara con zenzero fresco, da noi difficile da trovare ed eventualmente sostituibile con quello in polvere in bustina. Per questa ricetta sono molto adatte le lenticchie usate in India, ossia quelle molto piccole e di colore rosso. Si accompagna con riso bollito, servito caldo a parte.


Zuppa di lenticchie all’indiana

Ingredienti per 4 persone:

250 g di lenticchie |½ cucchiaino di peperoncino rosso in polvere |1 spicchio d’aglio finemente tritato |70gr di burro | 2 peperoncini verdi freschi finemente tritati| 1 bustina di zenzero in polvere |1 cucchiaio di sale grosso

 

Ricette invernali: il Minestrone ai peperoni

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La scorsa mattina, sono rientrato a casa dopo un inizio di giornata passato a sbrigare diverse faccende sotto la pioggia. Quando ho messo piede in casa ero zuppo ed infreddolito, e per giunta affamato. Era comprensibile visto che era ora di pranzo. Allora ho deciso di preparare un classico minestrone, caldo e rilassante.

Eh si, preparare il minestrone è proprio rilassante, dopo aver preparato le verdure non si deve far altro che lasciarle cuocere nel brodo, stando seduti nel tepore della cucina, a sentire il ribollire dell’acqua sul fuoco e controllando ogni tanto la pentola. Ma visto che il minestrone si fa con le verdure, ed esistono molti tipi di verdure, esistono altresì molte ricette di minestroni. Ebbene, questa è una di quelle che io faccio spesso: il Minestrone ai peperoni.

Il tortellino di castagna a Carpineti nel week end del 6 e 7 dicembre

Nell’incantevole cornice del Parco Matilde a Carpineti si svolgerà il 6 e 7  dicembre 2008 la VI° edizione del trofeo “Il tortellino di castagna”, una delle più importanti manifestazioni invernali che segna l’inizio delle festività natalizie.

L’evento avrà luogo per la prima volta nel parco, tra alberi e prati alla riscoperta della natura  incontaminata che caratterizza il paesaggio invernale, scenario reso ancora più suggestivo dall’allestimento di mercatini di Natale con esposizione di prodotti  artigianali.

Contorno per la vigilia di Natale: i Carciofi farciti

TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La vigilia di natale è tradizione preparare il cenone, rigorosamente di magro come usiamo dire noi a Roma. In particolar modo è gettonatissimo il pesce con contorni che, detto tra noi, di magro hanno poco e niente. A dimostrazione di ciò lo è la ricetta che vi presento quest’oggi: i carciofi farciti. I carciofi sono una di quelle verdure molto diffuse a nord di Roma, vuoi perché è diffusa la coltivazione del famoso carciofo romanesco ma anche perché sono delle verdure di stagione. A questo proposito impazzano sia nella vigilia di Natale che durante i pranzi del 25 carciofi cucinati in vari modi: dai classici carciofi fritti, ai carciofi alla giudia (o per meglio dire fritti alla maniera giudaico – romanesco) ai carciofi farciti in vari modi. Preparateli come ve li suggerisco io, sono davvero eccezionali.


Carciofi farciti

Ingredienti per 4 persone:

8 Carciofi interi | un limone | 50gr di burro | 100gr di salsiccia | 2 cucchiai di pane grattato | 2 cucchiai di grana grattugiato | 50gr di olive verdi | un ciuffo di prezzemolo | un uovo |2 o 3 cucchiai di olio | uno spicchio di aglio | sale e pepe

Cena rapida con la Torta rustica con cavolfiore e salsiccia

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Delle ottime soluzioni per delle cene semplici e veloci sono le torte rustiche o salate. Hanno molti vantaggi: si preparano con pochi ingredienti ed in poco tempo, e sono un piatto unico, che con un po’ di fantasia, si può realizzare in mille modi diversi. Alcune proposte sono venute fuori dal nostro blog, come la torta al radicchio o quella agli spinaci e crescenza.

Se ricordate abbiamo descritto anche una ricetta di una sorta di torta rustica della cucina russa, la Koulebiak. Oggi parleremo, invece, di una ricetta che prende spunto da diverse cucine italiane, visto che il connubio cavolfiore, salsiccia è tipico sia della cucina romanesca che della cucina siciliana ed anche della cucina campana, e sicuramente di tante altre regioni. Vi presento la ricetta della: Torta rustica con cavolfiore e salsiccia.

Breganze tra vino e violino, gastronomia e musica

La cantina Beato Bartolomeo organizza il 4 dicembre  una serata dal titolo: “Come nasce un violino, come nasce un grande vino”, un evento che fonde la tradizione eno-gastronomica  con quella artigianale, che si terrà a Breganze in provincia di Vicenza a partire dalle ore 21 con la partecipazione straordinaria del rinomato liutaio Fabio Della Costa.

La serata si aprirà con la spiegazione, passo per passo di come si arriva a produrre il vino Torcolato da parte dell’agronomo ospitante Alberto Brazzale, mentre il  maestro Della Costa mostrerà le fasi di lavorazione che portano alla creazione del  violino Torcolato.

Il carrello dei bolliti: una tradizione per il Natale

Il Carrello dei Bolliti è uno degli emblemi del Natale, il cameriere o chi per lui, porta verso la tavola un carrello fumante con dentro una numerosa varietà di carni, almeno 7 accompagnate da colorate e variopinte salse. Il profumo che accompagna il bollito misto è uno dei ricordi più antichi che forse ognuno di noi ha, infatti é uno dei cibi evocativi per eccellenza. Chi di noi sin da piccolo non ha mangiato durante le feste natalizie il tradizionale piatto di carni lesse accompagnate da mostarde e salsa verde? Ma facendo alcune considerazioni storiche si scopre che il bollito è un piatto tipico dell’Europa continentale, viene servito tanto in Francia, con le salsicce di Albì e l’oca di Guascogna, che in Austria dove viene addirittura proposto dall’Hotel Sacher di Vienna, e per la cronaca era uno dei piatti preferiti dall’Imperatore Francesco Giuseppe.

Ma venendo al nostro paese, l’Italia per l’appunto, il bollito misto é un insieme di carni cotte separatamente e prevedeva al suo interno: culatta, petto di bue, gallina, cappone, testina di vitello, poi in  Emilia  anche i cotechini e gli zamponi, ma ogni regione si sa aveva ed ha le sue varianti.

Fagiano ai funghi

 
TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Il fagiano ai funghi rappresenta una variate del pollo ai funghi; il fagiano si cuoce come un pollo, con la differenza che la sua carne, tendente ad essere asciutta, ha bisogno di essere arricchita. E’ bene metterlo all’interno di una casseruola insieme con un pò di rosmarino e salvia, anche un bel pezzo di burro, mentre fuori fasciarlo con fette di pancetta da legare con filo sottile. Va annaffiato con un pò di vino e servito. Il fagiano ai funghi inoltre consente di presentare la selvaggina conferendole una nota di sapore in più senza appesantirlo in maniera calorica.


Fagiano ai funghi

Ingredienti per 4 persone:

1 fagiano | 100gr di pancetta a fette sottili | 50gr di burro | 300gr di cipolline | 300gr di funghi Champignons | un bicchiere di vino rosso | sale e pepe |

Contorno senza glutine: le Patate ripiene

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


L’altra sera ho avuto degli ospiti a cena, alcuni conoscenti ed altri invitati che invece vedevo per la prima volta. Avevo preparato dei piatti semplici, niente di troppo complesso, a parte un contorno un po’ particolare, ma non difficile da preparare: le Patate ripiene. Proprio su questo piatto, una variante delle barchette di patate, si è aperta una discussione, per sapere se le patate contengono glutine o no.

A quanto pare le patate, quelle fresche ovviamente, non contengono glutine, quindi sono un alimento adatto ai celiaci. Spero che le informazioni che mi hanno dato siano esatte, anche perché ho segnato questa ricetta come ricetta senza glutine. Se qualche nostro lettore vuole darmi qualche altra informazione a riguardo sarei ben lieto di saperne di più. Per adesso ecco a voi la ricetta delle Patate ripiene.