Una ricette per esordienti: i Rotolini di frittata con asparagi

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


In questi giorni mi sono ricordato delle mie prime esperienze in cucina. Dei piccoli disastri iniziali, macchie di sugo dappertutto, frittate che, nel tentativo di girarle, finivano a terra, pasta scotta e collosa e tante altre disavventure. Ma tra le mille peripezie di chi inizia a muoversi tra i fornelli, finalmente arrivarono i primi risultati.

Dal semplice uovo fritto, che riusciva finalmente con il tuorlo sano, bello tondo e arancione, ai primi piatti di pasta con il tonno, cottura al dente e giusta dose di condimento. Presa dimestichezza con pentole e padelle, mi sono gettato in una delle mie prime imprese gastronomiche, la preparazione dei Rotolini di frittata con asparagi. Ed è proprio di questa ricetta che voglio parlarvi oggi, dei Rotolini di frittata con asparagi, ricetta abbastanza semplice e dal tocco un po’ sofisticato.

Ricetta dei fagioli alla messicana

 

           TEMPO: 25 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO

Quest’oggi voglio parlarvi dei fagioli alla messicana. Passate le feste non sempre ho voglia di ritornare ad un menù triste, insipido e privo di sapori allegri. Un piatto che sicuramente non è molto calorico (soprattutto se considerato un piatto unico) sono sicuramente i fagioli alla messicana. Molte sono le versioni che impazzano in internet, la mia invece è caratteristica di una ristorante messicano che frequento quando abbiamo voglia di chili, tacos e altre delizie messicane. Serviti in questa stagione, ben caldi, sono un valido aiuto per contrastare sindromi influenzali e raffreddori. Potete poi provarli a fare sia nella versione base, con la salsiccia, sia in versione vegetariana con tanto peperoncino.


Fagioli alla messicana

Ingredienti per 8 persone:

800gr di fagioli scuri tipo borlotti | 1 spicchio di aglio schiacciato | 2 mestoli di salsa di pomodoro | 1/2 mestolo di olio extravergine d’oliva |sale | 1 cucchiaino di chili | 1 cucchiaino di curry | 10 gocce di tabasco | 4 salsicce 

Come fare il pan brioche: tanti utilizzi con un unico impasto

TEMPO: 2 ore circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Pan brioche.

Sapete quel pane morbidissimo, molto versatile, ideale sia per dolci che per ricette salate? Ebbene proprio quello, il Pan Brioche. Molte sono le ricette che ho provato ma quella che vi propongo quest’oggi, oltre ad essere stata sperimentata da me in persona (che è già una garanzia) è una delle versioni di pan brioche più morbide che abbia mai provato.

Molto importante è la forma che viene data al pan brioche: si può realizzare il classico panetto stile pane del Mulino Bianco, in questo caso vi potrebbe tornare utile la macchina per fare il pane, oppure a forma di treccia, oppure preparando tante palline ed infornandole si potrebbe preparare una squisita torta rustica. Ma le preparazioni sono davvero molte: panettoni salati, tramezzini, antipasti a base di mousse di prosciutto o foie gras, ecc.

Mangiare flexitariano: non una semplice dieta ma uno stile alimentare

Secondo Charles Stähler, co-direttore della Vegetarian Resource Group, una percentuale sostanziale della popolazione appoggia verso il vegetarianesimo, ma è disposto a mangiare carne, pesce o formaggio occasionalmente e in piccole quantità. E il termine flexitariano, coniato nei primi anni’90, è proprio questo: uno stile alimentare, non una dieta, che prevede un uso massiccio di frutta e verdure e sporadicamente una bella bistecca oppure un pesce arrosto che male non fa.

Quindi mangiare flexitariano significa essere flessibili in ciò che si mangia. Secondo una ricerca su Internet, la prima volta che si parlò di flexitarianesimo fu 17 ottobre 1992 da parte di Helga Morath per descrivere un menu eclettico salutista servito in Texas. E termine migliore non poteva essere usato: si stima infatti che le persone che fanno un uso regolare e quotidiano di carne, pesce e formaggio sia decisamente inferiore rispetto a coloro i quali hanno prediletto un menù più ricco di frutta e verdura ma che 1 volta alla settimana (ma anche meno) mangiano proteine animali.

Ricette pesce: Gamberetti e verdure alla cinese

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Non so voi, ma a me, per le feste, è capitato spesso di mangiare a base di carne, e ad essere sincero in questi giorni mi sono un po’ scocciato, ed il desiderio di assaporare del pesce, mi ha spinto ad acquistare dei gamberetti surgelati. Perché? Forse un po’ per pigrizia, visto che è facile trovare del pesce surgelato nel supermercato sotto casa; ed un po’ a causa del cattivo tempo che mi faceva sospettare di non trovare del pesce del tutto fresco al mercato.

Fatto sta che sono tornato a casa con la mia spesa di gamberetti surgelati e non avevo proprio idea di come poterli cucinare. I gamberetti surgelati, non hanno molto sapore quindi necessitava una ricetta che potesse supplire alle mancanze della materia prima. Inizialmente avevo pensato di fare delle frittelle di gamberetti, ma poi ho deciso di evitare la frittura. Infine mi sono ricordato che tra le ricette di pesce, che avevo messo da parte con lo scopo di provale un giorno o l’altro, cera quella dei Gamberetti e verdure alla cinese.

Fave cotte in bianco

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Le fave sono delle leguminose papiglionacee. Hanno origini molto antiche, ne sono stati infatti trovati i semi presso villaggi risalenti all’età del bronzo e alcune testimonianze confermano che gli Egiziani le coltivavano già tremila anni or sono. Apprezzato anche da Greci e Romani, questo legume conobbe la sua massima diffusione nel Medioevo, mentre oggi la sua coltivazione è limitata all’area mediterranea.

 Leguminosa annuale, è caratterizzata dai voluminosi baccelli, verdi e carnosi, che contengono grossi semi piatti, dall’unghia pronunciata. Per quanto riguarda l’utilizzo in cucina, i semi si consumano freschi e crudi, raccolti prima della loro maturazione, spesso assieme al pecorino, o lessati e conditi con olio e sale. Con i semi secchi, raccolti a maturazione avvenuta, si preparano varie minestre. La fava è un legume dall’elevato valore calorico, secondo solo a quello dei ceci, tuttavia contiene anche numerosi sali minerali ed è ricca di grassi insaturi.

 Le fave cotte appartengono ad una tradizione contadina oggi non più molto in uso, ma che, a parer mio, andrebbe davvero riscoperta. Anticamente l’uso di cucinare fave cotte prevedeva una cottura molto lenta, in grandi pentole di terracotta, accompagnate solamente da una cipolla sbucciata e al termine un filo di olio extra-vergine. Sapete quanto ginger sia attenta a quelle che sono le tradizioni della nostra cucina e quest’oggi vogliamo invogliarvi a preparare questo piatto caldo ed invitante in giorni in cui le temperature sono scese parecchio.

Una proposta per il pranzo dell’Epifania: lo Spezzatino di manzo e spinaci alla Siriana

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Avete pensato a cosa potrete preparare per il pranzo dell’Epifania? Niente di troppo impegnativo ovviamente, reduci da Natale e Capodanno sarà sufficiente un piatto un po’ più originale del solito, ma ricco di gusto e sapore. Pochi ingredienti e poca difficoltà per cucinare lo Spezzatino di manzo e spinaci alla siriana.

Chiamarlo spezzatino in realtà è un po’ illusorio, infatti, nello Spezzatino di manzo e spinaci alla siriana, lo spezzatino c’è ma non si vede perché nascosto all’interno di foglie di spinaci. Visto che nello Spezzatino di manzo e spinaci alla siriana è compreso anche del riso, abbondando un po’ con le dosi potrete servirlo come piatto unico.

Come fare i supplì di riso: un po’ di scuola di cucina

TEMPO: 35 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Quando avanza del riso al pomodoro (oppure ne preparo apposta un po’di più) nell’idea che “non si butta mai niente” amo preparare i supplì. Vi racconto un aneddoto: prima delle festa natalizie mi è venuta a trovare una mia amica dalla Sicilia. Siamo andati a mangiare in una pizzeria presso piazza Navona (a Roma appunto) e come antipasto abbiamo preso i tipici fritti misti del Lazio: supplì, olive all’ascolana, crocchette di patate e fiori di zucca. Con mia grande sorpresa mi sono accorta che la mia amica confondeva quelli che sono i nostri suppli con i loro (anche’essi buonissimi ma diversi) arancini di riso. Per questo reputo necessario pubblicare la ricetta dei miei amatissimi supplì di riso.


Supplì di riso

Ingredienti per 4 persone:

300gr di riso (in alternativa risotto avanzato) | 4 uova | 40gr di parmigiano grattugiato | 50gr di mozzarella | farina q.b. | pangrattato q.b. | burro q.b. | 1lt di olio di semi di arachide | sale q.b. 

Torta di mele alsaziana: direttamente dalla maestra di cucina Maria Grazia Calò

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Le mele si trovano tutto l’anno, tuttavia la stagione prediletta dei dolci a base di mele è proprio l’inverno. In alcuni post precedenti vi abbiamo presentato la torta di mele con le noci, oppure la buonissima tarte tatin di Muriel e altre dolcissime specialità come lo strudel di mele e cannella .

 Quest’oggi però vi presentiamo la classicissima torta di mele impreziosita da qualche leccornia in più: aggiungeremo amaretti, della panna, del rum e della marmellata di albicocche. Ed ecco a voi la torta di mele alsaziana. Questa ricetta è della bravissima maestra di cucina Maria Grazia Calò, mia compaesana regionale.

Una ricetta veloce: le Polpette rapide di pollo

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Piccole e dorate, croccanti e stuzzicanti, una tira l’altra e non si finirebbe mai di mangiarle. Avete indovinato di cosa sto parlando? Ma delle polpette è ovvio! Quelle di cui parliamo oggi sono rapide da preparare e a base di pollo, ecco la ricetta delle Polpette rapide di pollo.

Da stuzzicare con le dita, in maniera finger food, o da sgranocchiare in compagnia dei propri amici o dei propri figli, le Polpette rapide di pollo, sono buone in più di un’occasione! Accompagnate le Polpette rapide di pollo con un’insalata d’arance alla siciliana e avrete un ottimo pasto completo.

Come fare i Carciofi ripieni

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Continuiamo a scrivere di ricetta a base di carciofi. Verdure dall’aspetto un po’ tenebroso, chiusi nella loro corazza di spine sembrerebbero duri e coriacei, ma in realtà sotto i vari strati di spine si nasconde un cuore tenero e dolce, da scoprire sfogliando le foglie del carciofo, come se fossero dei petali di rosa, una dopo l’altra.

L’ultima ricetta che vi ho descritto, a proposito dei carciofi, è stata quella delle tagliatelle al ragù di triglie e carciofi. Oggi vi propongo un piatto più semplice ma molto gustoso. Questo tipo di contorno è molto usato nella cucina siciliana, trattasi dei Carciofi ripieni, un contorno ideale per gli amici vegetariani. Ecco a voi la ricetta dei Carciofi ripieni.

Sacher Torte al Cioccolato Bianco.

TEMPO: 1 ora e 10 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Sono sempre convinta che chi non ami mangiare si precluda una grande fetta di felicità. Da golosa impenitente eccomi qui a presentarvi un’altra deliziosa torta al cioccolato, questa volta però bianco. Tempo fa vi abbiamo parlato della classica torta sacher, facendovi deliziare con il palato e con gli occhi. Quest’oggi invece vogliamo presentarvi una variante di questo antico dolce al cioccolato: la torta sacher al cioccolato bianco.

Per gli amanti dei sapori piuttosto dolci, la sacher in bianco, come mi piace chiamarla, è fatta apposta. Spero tuttavia che i tradizionalisti non me ne vogliano: questa è soltanto una variante, un’alternativa per una sacher diversa dal solito. La potrete preparare per un bel pomeriggio in casa con degli amici, cucinare per me spesso è una festa, pertanto: che la festa abbia inizio!


Torta sacher al cioccolato bianco

Ingredienti per 8/10 persone:

150gr di farina 00 | 200gr di cioccolato bianco | 10 tuorli | 2 uova | 125gr di zucchero semolato | 7 albumi | 200gr di burro | 150gr di confettura di castagne

Come usare le bacchette per mangiare cinese

“Come usare i bastoncini”, “Come usare le bacchette”, “Come fanno i cinesi a mangiare con i chopsticks”? Quante volte ci siamo fatti questa domanda? Anche chi di noi ostenta disinvoltura con le bacchettine, per l’assidua frequentazione del ristorante cinese sotto casa, se l’è domandato spesso. Chiedendosi se quello che aveva imparato “da autodidatta” corrispondesse al vero modo di mangiare “all’orientale”. Vogliamo togliervi una volta per tutte questa curiosità, illustrandovi con questa guida passo passo come potrete sfoggiare un’elegante disinvoltura usando le bacchette cinesi.

I Chopsticks (come si chiamano le bacchette in inglese) sono una coppia di bacchettine di legno di ugual misura. E sono usate come utensile tradizionale da cucina generalmente in Cina, Corea, Giappone, Taiwan e Vietnam. Probabilmente l’uso risale alla Cina antica e l’uso di bastoncini di legno è comune anche in alcune aree del Tibet e del Nepal, quelle più prossime all’etnia cinese Han.

Le bacchette sono comunemente di legno di bamboo o di plastica, ma ne esistono tipi in metallo, avorio, osso e diverse tipologie di legno. Tradizionalmente si reggono con una sola mano, tra il pollice e le dita, e vanno mosse per raccogliere pezzetti di cibo.

Il termine inglese “chopstick” sembra derivi dal Chinese Pidgin English, in cui la parola “chop chop” significa “veloce”. In cinese mandarino le bacchette si chiamano kuàizi 筷子. 筷 è una parola formata da una parte fonetica “快”, che significa veloce, e una parte semantica, 竹, che significa bamboo.